sabato 7 gennaio 2012

IL GOVERNATORE LOMBARDO VANTA LE SUE RIFORME, ANCHE SE SI TRATTA DI OPERAZIONI INACCETTABILI

"Quello che abbiamo fatto sul piano delle riforme, con il sostegno del PD, è senza eguali nella storia della Sicilia. Riforme e scelte che definire rivoluzionarie è poco".
Questa è una dichiarazione recente del presidente della Regione Raffaele Lombardo, che ho estrapolato  dall'ultimo post del suo blog.
Mi serve per capire fino a che punto possa arrivare la mistificazione di certi nostri uomini politici.
A quali riforme si riferisce, il governatore Lombardo? 
Non certamente a quella degli ATO, che sulla carta figura partorita un paio d'anni fa  e tuttora resta inefficiente, perchè non realizzata. Infatti ancora dobbiamo sopportare i vecchi Ambiti territoriali, agonizzanti e, chissà per quanto tempo ancora, in attesa di morte.
Oppure si riferisce alla riforma dei tagli sanitari, che gli ha consentito di farsi bello di fronte al governo nazionale e di manifestarsi però mostruoso  nei confronti della necessaria assistenza ospedaliera.
Considerarto che, con l'avallo di un suo assessore tecnico che, pure essendo esperto nel campo della Giustizia, giusto non appare nella salvaguardia dei diritti sanitari della popolazione, ha attuato e continua ad apportare  tagli indiscriminati, come quelli che stanno riducendo a semplice ambulatorio uno dei più grandi e attrezzati ospedali della nostra provincia.
Dopo un assillante stillicidio depauperante, effettuato nei confronti del Cutroni-Zodda, con la riduzione di posti letto, i trasferimenti di reparti e servizi in altri ospedali e la chiusura d'intere corsie, adesso si toglie addirittura a questo ospedale - analogamente a quello di Mistretta - la prerogativa di fare nascere i futuri barcellonesi nella loro città.
Sì, perché stando a notizie attendibili, l'ospedale di Barcellona non avrà più la facoltà di fare parte dei cosiddetti punti nascita della nostra Isola.
Non voglio credere che sia esatto ciò che si va dicendo: che cioè si tratti di una questione ad personam, perché se così fosse sarebbe davvero ridicolo.
Le "ragioni" sarebbero altre, più recondite forse?
Qui non metto lingua. Dirò soltanto che mi sembra strano il comportamento vessatorio nei confronti della nostra città, e penso che ormai dovrebbe essere giunta l'ora per un effettivo chiarimento sulle cause di tale severità gestionale, che ha comportato e continua a comportare il "depauperamento" d'una struttura ospedaliera, nata per crescere -  esistono parti ancora allo stato rustico - e bloccata durante la sua attività.
Quel che si sta facendo  nei nostri confronti non è certamente benefico, e quindi non si può considerare benefattore il nostro Governatore, a differenza di quanto lui intende farci credere,  vantando le sue riforme. 
"I re che governano sui loro popoli - disse una volta il Migliore degli Uomini ai suoi discepoli - e quelli che hanno il potere si fanno chiamare benefattori. Voi però non agite così; ma chi tra voi è il più grande diventi come il più piccolo e chi governa diventi come quello che serve".
Ma queste sono parole di duemila anni fa. 
Riusciranno ad assimilarle i nostri governanti?

"OLTRE IL DOPO" SARA' LA NUOVA "PERSONALE" DEL PITTORE FILIPPO MINOLFI


Sabato 14 Gennaio 2012, alle ore 18.30, nel foyer al primo piano del Palazzo della Cultura “Antonello da Messina” di  Messina (Viale Boccetta), si terrà l’inaugurazione della mostra personale di pittura “Oltre il dopo” di Filippo Minolfi.
La mostra, patrocinata dal comune di Messina, vedrà esposti circa trenta quadri, e sarà visitabile dal 14 al 31 Gennaio, con orari 10-13; 17-21. La presentazione in catalogo della mostra è di Sergio Palumbo; uno scritto monografico sull’attività di Minolfi è di Andrea Italiano.
Sono presenti lavori soprattutto dell’ultima produzione. In merito, Palumbo scrive: “Minolfi continua con coerenza a riproporre i suoi oggetti fluttuanti che s’incrociano e duellano come in una simbolica danza delle spade di Khaciaturian”.
Filippo Minolfi è nato a Barcellona P.G. nel 1930. Vive a Messina dal 1960. Ha esposto in mostre con Guttuso, Dova, Migneco, Schifano, Rotella. Il suo stile è una personale visione surreale del mondo, dove però non manca l’impegno intellettuale e sociale. Suo è il grande affresco nel Duomo barcellonese. Ultima mostra messinese di Minolfi si è tenuta alla Galleria Astrolabio alcuni anni orsono.

venerdì 6 gennaio 2012

LA BEFANA PORTERA' QUALCOSA DI NUOVO PER RISOLLEVARE BARCELLONA POZZO DI GOTTO?

 LO CHIEDIAMO AI POLITICI E AI TECNICI DEL PROFESSORE MONTI?

Oggi, giorno dell'Epifania (per la Chiesa cattolica) della Befana (per il volgo), ciò che si "manifesta" agli occhi del barcellonese, dopo quanto è successo il 22 novembre , è un panorama talmente sconfortevole da indurre a considerazioni purtroppo amare, che non sono certamente in sintonia con l'iniziale voglia dei giovani nostri concittadini di creare, a Barcellona, un'atmosfera nuova, di rinascita.
Questa considerazione trae spunto da alcuni commenti apparsi stamani su Facebook, in riferimento al post pubblicato ieri su questo blog.

"Un grazie di cuore ai volontari.. - scrive una barcellonese che vive lontano dalla nostra città - .ma per il resto, da fuori, non si parla più dell'alluvione di Barcellona!"
Basterebbero questo due righe, per far capire l'amarezza di chi, da fuori, s'accorge di quanto poco sia rispettata questa nostra terra martoriata.

Ma c'è di più,

 "IL GIORNO DOPO L'ALLUVIONE - commenta un altro amico - HANNO FATTO PASSERELLA, IL GOVERNATORE LOMBARDO, SENATORI,DEPUTATI, IL VESCOVO PROMETTENDO UN IMPEGNO A 360 GRADI, DOPO 45 GIORNI IL SILENZIO ASSOLUTO, ANCHE DOPO CHE IL GOVERNO DECIDESSE DI NON INTERVENIRE NEI CONFRONTI DEI COMUNI MESSINESI COLPITI DALL'ALLUVIONE DEL 22/11/2011. ........... E POI I GIOVANI BARCELLONESI CHE DICHIARAVANO DI RIPOPOLARE LA PIAZZA DOVE SONO? .........NATURALMENTE CONTINUANO A FREQUENTARE MILAZZO, CAPO D'ORLANDO, MESSINA ETC.ETC. E BARCELLONA STA MORENDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ....MAH!!!!!!!!"

Io spero che le considerazioni pessimistiche provocate dal comportamento mediatico dei personaggi sopra menzionati possano essere smentite dai fatti, anche se sinceramente non posso negare che esistono elementi scoraggianti.
Per rendersene conto basta constatare quanto si sta implorando per fare capire ai governanti che il nostro territorio è "sconquassato".

C'è chi non intende demordere e scrive:
"RAGAZZI, domenica il Presidente Monti sarà ospite della trasmissione di Fabio Fazio "che tempo che fa".
Scriviamo a Fazio affinchè, in diretta, chieda lumi a Monti sull'esclusione delle zone alluvionate della nostra Provincia dal decreto (nome beffardo) "salva Italia".
raitre.chetempochefa@rai.it
oggetto: Posta per Fazio".

Quindi, c'è chi ancora spera di fare sentire la voce di questa città abbandonata, e nessuno può dargli torto: visto che la speranza è l'ultima a morire.

Anche se il detto potrebbe essere dimensionato dal comportamento di chi dovrebbe interessarsi della nostra città finora rivelatosi irresponsabile: un vizio imperdonabile proprio dei nostri politici, che potrebbe avere influito  sulla caduta di entusiasmo dei giovani,  sfiduciati dall'esistenza di questa triste genìa, che promette e dimentica di mantenere.

giovedì 5 gennaio 2012

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: IL FANGO SULLA CITTA' DI CUI C'E' CHI NON S'ACCORGE

Ho una brutta sensazione: che, nonostante tutte le proteste e tutte le lettere di raccomandazione o di supplica, nei confronti di questa città, sia calato il gelido sipario dell'indifferenza.
E potremo - come già abbiamo fatto insistentemente - continuare a reclamare il rispetto di diritti inviolabili, senza che nessuno, nemmeno chi ha avuto i voti a palate da questa popolazione, sappia o voglia tenerne conto.
Di Barcellona Pozzo di Gotto, purtroppo, se si deve o si vuole parlare male, possiamo star certi che lo si farà con gran clamore e plauso da chi prova piacere ad etichettare questa città come malavitosa.
Anche coloro che sostengono di volere bene a questa terra, spesso insistono sul tasto nero, dimenticando però che esistono quelli bianchi, e che in realtà sono essi i tasti prevalenti.
La grandissima, generosa prestazione dei giovani che con pale e badili hanno liberato dal fango strade, vicoli e cantinati, rischia di vanificarsi se non si smetterà d'infangare Barcellona con il putrido limo della mafiosità.
Fango che, se simbolicamente può essere spalato dalle braccia dei giovani, tocca in realtà alla Legge individuare e togliere.

mercoledì 4 gennaio 2012

LETTERA ALLE AUTORITA' PERCHE' NON TRALASCINO D'INTERESSARSI DELLE ESIGENZE DEL TERRITORIO MESSINESE MASSACRATO DALL'ALLUVIONE

In merito all'inconcepibile dimenticanza delle autorità statali e regionali nei confronti del gravissimo disagio provocato nel Mesinese e particolarmente nella nostra città, si registra un intervento epistolare del giovane concittadino Tindaro Di Pasquale, coordinatore regionale dei circoli della cultura e dell'ambiente rurale. 
La lettera è indirizzata:
Al Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano

Al Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’ Economia e delle Finanze Sen.Prof. Mario Monti

Al Ministro dell’ Interno Dott.ssa Anna Maria Cancellieri

Al Presidente della Camera Dei Deputati On. Gianfranco Fini

Al Presidente del Senato della Repubblica On. Renato Schifani

Al Presidente della Regione Siciliana  Raffaele Lombardo

A tutti i Deputati della Regione Siciliana

Al Prefetto di Messina  Dott . Francesco Alecci

"Da coordinatore regionale dei Circoli dell’ Ambiente in Sicilia - scrive Di Pasquale - mi trovo a scrivere questa lettera per invitare ancora una volta tutti gli organi competenti a riflettere sul significato di “Disagio” che le popolazioni messinesi, hanno ben inteso, in seguito agli accadimenti alluvionali verificatisi lo scorso 22 novembre .
Mi duole ricordare come ancora una volta il sud Italia viene penalizzato, dimenticato, da quelle Istituzioni, poste ai vertici dello Stato e per le quali i cittadini hanno grande rispetto, ma che evidentemente ritengono di non dover predisporre un Decreto, come invece si è verificato per la Liguria, il Veneto, o il terremoto de L’Aquila, che possa contribuire ad alleviare le sofferenze di coloro i quali sono stati colpiti dall’ alluvione .
È davvero difficile pensare che l’ alluvione di Genova ha visto lo Stato , il Governo , impegnati in prima persona, mentre l’ alluvione di Messina ha visti impegnati due sindaci, quello di Barcellona Pozzo di Gotto e quello di Saponara, dove per altro ricordo tristemente, vi sono state tre vittime, tra cui un bambino di appena dieci anni.“Purtroppo” la gente ha bisogno di voi, organi dello Stato che dovrebbero vigilare, non solo con commissioni antimafia, ma anche con una presenza sul territorio che va oltre i semplici fatti di Mafia;il sud di questo Paese, è fatto di gente che in questo momento chiede il vostro intervento, ed io scrivo in forza di una reale necessità da parte di questi cittadini, molti dei quali hanno perso tutto, dalla casa sino all’ auto , ma che, puntualmente, a fine mese dovranno andare a pagare il mutuo!
Cito l’ art.3 comma 2 della Costituzione
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Di fatto la Costituzione forse è stata messa da parte , poiché nessuno , sottolineo nessuno , è intervenuto affinchè venissero sospese le entrate tributarie, nessuno è intervenuto affinchè quelle famiglie che necessitavano del sostegno concreto dello Stato venissero appagate.Mi chiedo se i cittadini del sud Italia non servano solo all’ atto delle elezioni! Confidando in una risposta non a questa lettera, ma alle migliaia di cittadini che chiedono il vostro intervento, porgo i miei saluti .
.Tindaro Di Pasquale
Coordinatore regionale dei circoli dell’ ambiente e della cultura rurale"

DONNA AMERICANA SUPERA LA FOBIA DEI CONTATTI ESTERNI GRAZIE A FACEBOOK

A volte Facebook riesce ad avere effetti salutari.
Una donna americana di 51 anni, che da anni non usciva di casa perché sofferente di agorafobia, è riuscita a mitigare e persino superare la paura che l'attanagliava al solo pensiero di trovarsi all'aperto.
Ciò grazie al social network che, frequentandolo, le aveva dato modo di mettersi a contatto e socializzare con oltre 300 amici virtuali.
Arlynn Presser, residente a Wilmette, Illinois (USA), spinta dal desiderio di conoscere de visu le persone contattate tramite Facebook, ma anche desiderosa di sfidare la malattia che la sacrificava in casa, sforzandosi di superare il panico, un bel giorno, ha deciso di affrontare il mondo esterno e le altre persone, andando a trovare gli "amici" contattati via internet. 
Per un anno intero ha girato il mondo, dall'America, all'Europa, all'Asia, all'Australia, per incontrare le persone con le quali aveva fatto conoscenza via web.
La sfida al panico è stata dura, anche perché non sono mancati gli attacchi di panico, durante l'avventuroso viaggio, ma alla fine le condizioni di salute della donna sono talmente migliorate da consentirle di sentirsi "felice per il risultato della sua singolare terapia".
Intervistata dalla tv americana Abc, ha parlato della sua tenace esperienza, il cui effetto adesso le consente di gestire meglio gli attacchi di panico che, a volte, l'assalgono.

BARCELLONA P.G. = DOPO L'ALLUVIONE, LO STATO COSA INTENDE FARE PER NORMALIZZARE LA SITUAZIONE?

LA RISPOSTA SPETTA AI NOSTRI "RAPPRESENTANTI" POLITICI CHE DICONO D'AVERE A CUORE LE SORTI DELLA CITTA'

E' proprio vero: al peggio non c'è fine.
Credevamo che fosse giunto il momento in cui  Barcellona stesse superando "il peggio del peggio" dell'emergenza rifiuti, quando sventuratamente è sopravvenuta la sciagura dell'esondazione dei nostri torrenti e saie, che ha messo a soqquadro la nostra città.
E peggio di così non poteva andare.
Nonostante tutta la generosa partecipazione di volontari e istituzioni  che al primo impatto hanno fatto di tutto per liberare strade, edifici, campi dalla melma che li aveva invaso, oggi - ad oltre un mese dalla deleteria alluvione - non si può dire che la critica situazione sia stata superata.
Resta ancora molto da fare per potere credere che la normalità sia stata restituita nell'intero territorio cittadino.
S'è tolto come si suol dire  "u summu summu", e ciò non basta per tranquillizzarci.
Per più di un motivo.
Intanto, sul piano igienico sanitario, rimane ancora molto terriccio ai bordi di decine e decine di strade, dove finora s'è creduto di potersi proteggere dalla diffusione della polvere grazie a qualche spruzzata di pioggia gentilmente concessa dal cielo.
Sul piano della sicurezza, resta parecchio lavoro meccanico da operare all'interno del torrente Longano e negli altri corsi d'acqua che, durante l'alluvione, hanno straripato.
Ma non è dato sapere se ci sarà la disponibilità, dato che finora non s'è potuta ottenere nessuna assicurazione finanziaria che possa consentire il prosiequo delle operazioni avviate e la progettazione di lavori di riattazione.
Mentre per le strutture a valle si "reclamano" urgenti interventi di riparazione strutturale e, nel caso del ponte di Calderà, di ricostruzione, nel territorio a monte ci si angoscia per il persistente rischio di cedimenti.
Tutte realtà costatate e condivise subito dopo il dramma del 22 novembre ed ora rimaste accantonate, se non addirittura dimenticate.
A questo punto resterebbe soltanto da fare un'amara constatazione: che cioè  siamo stati lasciati soli  a piangere sui nostri guai e - quel che peggio - a recriminare sulla fiducia concessa a chi adesso sta eludendo le legittime attese di questa città..







martedì 3 gennaio 2012

SI SCURDARU DEI COMUNI MESSINESI INTERESSATI DALLA RECENTE ALLUVIONE… MA NON DI QUELLI LIGURI E TOSCANI


LA SEGRETERIA MESSINESE DEL FNS INTERVIENE SULLO
“SGARBO” PERPETRATO DAL GOVERNO CENTRALE NEI
CONFRONTI DELLE POPOLAZIONI SICILIANE DEL MESSINESE
INTERESSATE DALLA RECENTE, TERRIBILE ALLUVIONE
La Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu –
“Sicilia Indipinnenti” interviene per stigmatizzare le scelte del Governo
Romano che ha “dimenticato” nel recente decreto “Milleproroghe” le popolazioni
siciliane del messinese interessate dalla recente, terribile alluvione.
Aver negato alle cittadine, ai cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, Saponara e
degli altri 19 comuni che hanno subito l’inondazione una serie di aiuti e
provvidenze come invece è stato fatto per quelli di Toscana e Liguria può e deve
indurre queste popolazioni e tutti i Siciliani ad alcune necessarie riflessioni.
I Siciliani sono trattati, al modo di troppe volte è successo in passato, come dei
cittadini di “serie B”.
Fa bene dunque a scandalizzarsi il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto,
Candeloro NANIA.
Il Primo Cittadino della Città del Longano si lamenta che questo atteggiamento
assunto dal Governo Centrale, e dice citiamo testualmente: “Una vergogna e
un’offesa a quell’identità nazionale a cui fa riferimento - continua NANIA – il
Presidente della Repubblica […]”.
Ha ragione il Sindaco È UNA VERGOGNA e bene fa a fare notare quanto pro
forma e verbalistici, messi alla prova dei fatti, siano gli appelli all’unità nazionale
che dovrebbero comprendere anche la solidarietà nazionale (italiana).
Beh, caro Sindaco, se ne faccia una ragione siamo considerati, alla prova dei
fatti, poco più che alla stregua di una colonia.
E ciò, anzitutto, certo per colpa del Governo Centrale ma anche per
l’atteggiamento succubo, passivo dei nostri, attuali “Rappresentanti” politici che
sono espressione di “centrali” politiche italiane in Sicilia.
E non si illuda Caro Sindaco, non illudetevi Cari Cittadini Siciliani, che l’attuale
Governo Regionale pesi di più o sappia controbilanciare, in vostro, nostro favore
la situazione.
Fa fede di ciò la pessima quanto paradigmatica “figura” in cui è incorso
l’“autonomista” Presidente della Regione Siciliana, che aveva provato con la sua
“mediazione” a rassicurare le popolazioni interessate.
Fanno poi semmai ancor più rabbia le dichiarazioni dei vari “Rappresentanti”
politici Siciliani ora che la “frittata” e fatta, a parole si mostrano offesi e pronti alla
lotta.
DOVE ERAVATE? DOVE ERANO I VOSTRI COSIDDETTI PARTITI?
Ecco perché gli Indipendentisti Messinesi del F.N.S. sono solidali con i
cittadini che compresa l’incapacità’ di tutti costoro a difenderli e rappresentarli
hanno deciso, nello specifico, di autorganizzarsi in comitati di lotta.
Probabilmente adesso il Governo “Tecnico” Romano (che però fa scelte
politiche in perfetta continuità con il passato) compresa l’enormità della cosa
proverà, in qualche maniera, a “sistemare”o temperare il “pasticcio”.
Resta però a nostro avviso come Segreteria Provinciale di Messina del Frunti
Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” la necessità di non cedere più alle
sirene illusorie di una politica oggi lontana dagli interessi e dai bisogni comunitari
della Sicilia e dei Siciliani.
CAMBIARE È POSSIBILE, CAMBIARE E’ NECESSARIO!

IL SEGRETARIO PROVINCIALE
DI MESSINA DEL F.N.S.
( Prof. Fabio CANNIZZARO)
suggerimenti e/o sproni.

MEMORANDUM ALLUVIONE BARCELLONA PER GLI SMEMORATI GOVERNATIVI

 Dimenticare quanto è accaduto a Barcellona Pozzo di Gotto il 22 novembre 2011 è umanamente impossibile.
Eppure c'è gente che, pur essendosi impressionata al primo impatto con lo sconvolgimento causato dall'alluvione, pure avendo espresso cordoglio e promesso interventi riparatori, adesso sembra avere perso la memoria.
Ed è così che la città disastrata è costretta a lambiccarsi  per trovare una mano che la risollevi.
Per rinfrescare la memoria di chi con tanta facilità se l'è offuscata, riproponiamo qualche immagine registrata.

 CLICCA
 

Inps manda 450 mila lettere a pensionati "Stop pagamenti in contanti oltre 1.000 euro"

In base alla legge sulla tracciabilità, approvata il 22 dicembre, l'Inps non potrà più elargire contanti per i sussidi mensili. La comunicazione di modalità alternative di riscossione deve arrivare entro febbraio....


  • E a che pro? Per fare perdere tempo ai pensionati e fare guadagnare soldi alle banche?
    E un pensionato che non è in grado - fisicamennte - di utilizzare il bancomat, lo affiderà all'eventuale badante? Complichiamolo questo residuo di vita: così prima finisce e meglio è per lo Stato.
    Ah, in chiesa il sacrestano passerà con la "buca" ed io infilerò la scheda del bancomat per dargli il mio euro? 
     E se voglio fare un'elemosina, farò lo stesso? 
    Oppure userò qualche spicciolo raggranellato, e nel consegnarlo al questuante gli dirò di rilasciarmi uno scontrino, una ricevuta firmata a mano, o qualche indizio del suo...ricavato?
    No, facciamo così:
    il pensionato apre un proprio conto corrente, e poi va avanti a via di assegni ( qualcuno ricorderà i famosi assegni-pizzini degli anni settanta, inventati dalle banche e dai centri commerciali?); 
    oppure va in banca o all'ufficio postale e preleva denaro dal cc, per usarlo normalmente.
    O no? 
    ODDIO che modo serio hanno inventato i tecnici  per rintracciare gli evasori!
    Saremo ovviamente sospettabili tutti, se titolari di una pensione di mille e un euro.
    www.repubblica.it
    .

lunedì 2 gennaio 2012

QUESTA E' UNA STORIA VISSUTA DELL' ESENTICKET FANTASMA

E così i soliti ignoti ( e chi li conosce i "signorotti" che dovrebbero aiutare questa città?) continuano la politica dello scaricabarile, accollando ad altri, e questi ancora ad altri, il compito di riconoscere i diritti e le spettanze di coloro che, in questa città e nel resto del messinese, hanno subito lo shock dell'alluvione.
L'esenticket per gli alluvionati?
E cos'è mai questa novità, se non l'invenzione della stampa e della televisione.
Negli uffici del Comune ormai hanno le scatole piene della favola del medicinale gratuito, che tanti - presentandosi - raccontano, con la pretesa di avere rilasciato un certificato d'attestazione. 
Attestare che cosa? 
Che chi chiede il certificato è un alluvionato doc? Cioè uno di quelli veramente disastrati?
Ma si tratta d'un'operazione troppo complicata, troppo lavoro per gli accertamenti, troppa responsabilità
E poi, il Comune non ha ricevuto nessuna direttiva, che riguardi un fantomatico decreto dell'assessore regionale alla salute.
  E allora? 
Un cittadino che ha avuto il fango in casa, l'ascensore e due automobili resi inservibili e tanto disagio in  corpo deve  inghiottire anche questa smentita?!?
D'altra parte, cosa può fare un ignaro impiegato? 
Tutt'al più potrà accompagnare il richiedente fino alla porta dell'ufficio e sussurragli nell'orecchio: "Vada in farmacia, si faccia dare il medicinale prescritto dal medico e...si premuri di pagare il ticket, prima che la Regione lo aumenti".



ADESSO C'E' PURE LA TASSA SULLA TASSA

Quando, un giorno, passando davanti a un botteghino del Lotto, sentii dire ad un amico che era con me :"Vedi, qui dentro si paga la tassa dei coglioni", mi misi a ridere perchè capii che quella colorita espressione dipingeva esattamente la figura dei giocatori d'azzardo che credono di potere superare le proprie diffcoltà finanziarie ricorrendo al gratta e vinci e/o a tutti gli altri giochi e lotterie di Stato
Solo un "babbione" ovvero "coglione" può essere talmente sprovveduto da cimentarsi con un tale ingordo avversario.
Il quale è talmente insaziabile da imporre persino, come sta facendo dal 1 gennaio 2012, un'ulteriore tassa sulla tassa dei coglioni.
Sì, proprio così: ed eccone la prova, annunziata dai media:
"Con l’arrivo del nuovo anno, ieri è arrivata puntualmente con gli auguri anche una nuova tassa sulle vincite alle lotterie che non farà granché piacere al mondo vastissimo degli amanti del Superenalotto, del Lotto e del Gratta e Vinci. Si tratta della tassazione del 6%   sulle vincite e i giochi al di sopra dei 500 euro. La tassa viene applicata alle riscossioni a partire dall’1 gennaio, il che implica che ha effetti retroattivi anche sulle vincite antecedenti la sua entrata in vigore, ma non ancora riscosse. L’aliquota del 6% applicata ai giochi e alle scommesse consentirà allo Stato di ottenere un gettito aggiuntivo di un miliardo all’anno, che diventa 1,5 miliardi, se si aggiungono gli altri 500 milioni di introiti previsti dall’aumento dei tabacchi, alla voce Monopoli di Stato".

PEGGIORA LA QUALITA' DELLA VITA IN ITALIA: IN SICILIA LA MAGLIA NERA 2011

disegno tratto da Tradizione libertaria

COME PRIMA PIU' DI PRIMA SI STA...MALE

La nostra miseria è il prezzo per il lusso di altri

Le recenti statistiche indicano un deteroramento in Italia della qualità della vita.
Secondo un monitoraggio effetuato da Italia-Oggi-La Sapienza, nell'anno testè trascorso, sulle centotrè province analizzate "si riscontra un arretramento dei valori presi a parametro per la rilevazione. Nel 2011 sono 45 (erano 55 lo scorso anno) le province nelle quali si vive in modo buono o accettabile. Diventano maggioranza le province (58 contro le 48 del 2010) in cui la qualità della vita risulta scarsa o addirittura insufficiente".

"L'Italia meridionale-insulare  resta confinata negli ultimi posti. A chiudere la classifica, fanalino di coda è per il 2011 Trapani (terz’ultima nella precedente indagine). La città siciliana è preceduta da Napoli che sale di un gradino, attestandosi al penultimo posto dopo la maglia nera delle ultime due precedenti edizioni del rapporto"
.
Tra le regioni che hanno fatto registrare un miglioramento della vita, figurano quelle autonome dell'Italia nord-orientale.
Escluse quindi la Sicilia e la Sardegna, nonostante la loro "inveterata" autonomia.

domenica 1 gennaio 2012

L'AUGURIO DI UN POETA E' UN VATICINIO




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IL DUEMILADODICI E LA CRISI


ENTRIAMO NEL 2012 E VEDIAMO COSA CI PORTA.
C'è chi dice: "Ma perché questo capostazione, se le ferrovie non funzionano?"
C'è chi dice che lui ci porterà lontano, ma con grandi sacrifici.
C'è chi dice che i sacrifici ci salveranno.
C'è chi chiama "utile idiota" chi crede in queste fandonie  perché i sacrifici li fanno fare ai soliti noti.
C'è chi dice che non vale la pena sacrificare i ricchi, perchè sono soltanto il 10 per cento della popolazione.
C'è chi dice che non vale fare distinzioni tra ricchi e poveri, perché tutti andremo a finire nello stesso posto.
 Insomma si dice ma non si fa. e questo dovrebbe farci seccare.



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barcellona pg, messina, Italy
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