sabato 13 ottobre 2007

I MISTERI D'UN OSPEDALE SENZA FINE






Così, a conclusione della riunione tenutasi a Palazzo Longano, per difendere la salute di Barcellona e del suo hinterland salvaguardando la funzionalità e la capienza del Cutroni-Zodda, si è stabilito d'istituire un comitato, composto da rappresentanti delle forze politico-sindacali e da personale medico, che dovrebbe contattare il direttore generale dell'Asl 5 e l'assessore regionale alla Sanità, per prospettare il diritto di sopravvivenza del nostro ospedale in condizioni di dignità ed efficienza sanitaria.
Il sindaco Camdeloro Nania è stato delegato a formulare un documento contenente l'attuale situazione ospedaliera e le richieste ritenute indispensabili per una corretta rimodulazione, adeguata alle esigenze della comunità.
In genere le proposte dovrebbero puntare su una priorità: la salvaguardia e il rafforzamento dei reparti in grado di garantire gli interventi urgenti e d'emergenza, con a cardini la terapia intensiva, la cardiologia, la traumatologia.
Su questo tasto, in particolare, hanno insistito i sindacati Cgil, Cisl, Uil e i rappresentanti dell'opposizione, che in un documento congiunto sostengono che l'ospedale di S. Andrea necessita d'un pronto soccorso adeguato, supportato da servizi di rianimazione, cardiologia e traumatologia con adeguato numero di posti letto, nonchè delle unità operative di base che devono esistere in qualsiasi ospedale, degno di tale nome. Sarebbe inoltre indispensabile creare un posto per l'Osservazione breve intensiva (Obi) con autonomo personale medico e paramedico, eliminare la carenza dei posti letto e i ricoveri impropri. «Una volta salvaguardata la vita del paziente e garantita l'urgenza - sostengono i sindacati - si può discutere sulla ubicazione delle unità operative specialistiche che non rientrano nell'ottica dell'emergenza, rendendo l'ospedale di Barcellona complementare agli ospedali viciniori nella convinzione che lo stesso non debba essere ridimensionato o subordinato o di fatto soppresso». Comunque, tutti si sono preoccupati della rimodulazione dei servizi, senza però ricordarsi che, nel nuovo "Cutroni.Zodda", c'è un altro grosso problema, che può non apparire pioritario e che invece è anch'esso prevalente. Parlo, e sempre insisterò, delle strutture rimaste incomplete, allo stato rustico, perchè nessuno degli amministratori cittadini si è ricordato o è stato capace di sollecitare un finanziamento già richiesto allo Stato, corredato delle necessarie documentazioni progettuali e riconosciuto di diritto soltanto a promesse.
E farebbe veramente specie se fosse vero che tale operazione risalerebbe ai tempi di uno dei "Governi Berlusconi", tanto che si sarebbe sperato sull'efficacia del cosiddetto "feeling Comune-Provincia-Regione-Stato", insistentemente declamato alla vigilia di ogni elezione e quindi dimenticato a "pane fatto".
foto// Ospedale : parte completa e parte rustica

Francesco Cilona

venerdì 12 ottobre 2007

NOTIZIE IN BREVE

L'Associazione Italiana Arbitri ( AIA) di Barcellona Pozzo di Gotto, organizza un corso per giovani arbitri, al quale possono partecipare giovani dai 15 ai 25anni d'età.


La Polisportiva Barcellona '95 organizza un corso di Pallavolo per ragazzi dai 5 ai 14 anni. Il corso pratico si svolgerà nella palestra comunale di Aia Scarpaci.

I NUOVI SEGGI PER LE PRIMARIE



A causa delle disposizioni del Ministro alla Pubblica Istruzione che, all'ultimo momento, hanno vietato l'utilizzo delle scuole per l'ubicazione dei seggi in occasione delle "primarie" di domenica 14 ottobre, per la città di Barcellona Pozzo di Gotto è stato deciso di sistemare i seggi nelle due seguenti sedi:
1) CIRCOLO DELLA MARGHERITA, IN VIA ROMA 258;
2) ASSOCIAZIONE AGORA' ORETO, VIA GARIBALDI 502.
Nel seggio di via Roma, voteranno gli elettori che nelle normali consultazioni votano nelle sezioni: 1,2,3,4,5,6.7,8,9,10,11,12,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49.
Nel seggio di via Garibaldi voteranno gli elettori che normalmente votano nelle sezioni: 13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29.
Si vota domenica dalle 7 alle 20. I candidati di Barcellona Pozzo di Gotto sono: Pietra Nevoso e Vito Siracusa.

POVERO "CUTRONI-ZODDA"


La telenovela degli ospedali della Piana, continua e chi sa quando si concluderà questa scocciante soap-opera.
Ieri nell'antisalone dell'aula consiliare si sono riuniti , assieme al sindaco, i responsabili sindacali e politici locali, per procedere ad un'altra "puntata" sullo spinoso argomento della sorte del Cutroni Zodda. E il Sindaco Nania, immediatamente ha parlato chiaro a quanti si aspettavano che si potesse procedere, nell'azione di salvataggio del decoro e della funzione dei due ospedali di Villa Grazia e S.Andrea, in armonia con gli amministratori del Comune di Milazzo. "Il sindaco di Milazzo - ha riferito Nania -non s'è detto contrario a formulare insieme un piano di proposte, purchè le cose restino come sono attualmente". In altri termini, Milazzo si accontenta di come stanno le cose. Evidentemente capisce di essere in posizione di privilegio nei confronti della città del Longano. E questo non è andato giù al sindaco di Barcellona, per cui non ha potuto fare altro che reagire, cercando di raccogliere le fila dei "preoccupati" per la sorte del Cutroni-Zodda e sollecitarli ad ingaggiare insieme, senza supporti esterni, la lotta per la sopravvivenza della "nostra" sanità.
Evidentemente è soltanto il nostro nosocomio che sta rischiando troppo, di fronte allo stillicidio del depauperamento e alla indifferenza con cui si accolgono da parte degli amministratori della Regione e dell'Azienda Usl 5 le sue emergenze e l'esigenza di completamento edilizio della importante struttura.
Sì, bisogna anche parlare dello sconcio che ormai da anni si protrae, in quasi metà della moderna costruzione, lasciata allo stato rustico e, per un'ala che doveva essere riservata per il reparto di psichiatrico, addirittura in un vero e proprio abbandono.
Molti miliardi di lire spesi, molti milioni di euro richiesti, stanziati e male spesi, e ancora soldi da dovere impiegare per completamenti che tardano sempre a venire.
Forse perchè diventerebbe un controsenso allargare gli spazi rifinendo l'intera struttura per poi ridurre reparti, servizi e posti letto al lumicino.
FOTO: Cutroni-Zodda ancora da completare
Francesco Cilona

giovedì 11 ottobre 2007

BARCELLONA E LA PUBBLICA ASSISTENZA





C'erano una volta le IPAB, istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza, nate nel 1889, con la legge Crispi. Grazie a lasciti e fondi pubblici, per oltre cent'anni, s'erano prodigate sul fronte sociale, sviluppando diverse attività, le più importanti delle quali riguardavano la gestione di strutture residenziali per anziani, minori e diversamente abili e quella di strutture scolastiche e prescolastiche. Il loro patrimonio complessivo, per tutta l'Italia, fino a qualche anno fa era stimato a quasi 20 miliardi di euro, in gran parte costituito da strutture immobili e proprietà terriere. Dicevamo c'erano, perchè recentemente , per decreto legislativo collegato alla riforma del welfare disegnata dalla legge quadro sull'assistenza, è stato deciso il loro riordino, secondo cui si devono trasformare in una delle seguenti organizzazioni: 1) AZIENDE PUBBLICHE DI SERVIZIO ALLA PERSONA (asp); 2) ONLUS e FONDAZIONI; 3) STRUTTURE AZIENDALI PRIVATE PROGRAMMATRICI SOCIO-SANITARIE. Gli istituti d'assistenza hanno due anni di tempo per trasformarsi. Trascorso invano tale termine saranno sottoposte a commissariamento. Le Ipab in Italia sono 4.226. Una di esse è quella di Barcellona che comprende i lasciti di quattro grandi famiglie: Nicolaci-Bonomo, Munafò, Perdichizzi, Picardi, prima gestiti da altrettante opere pie e successivamente conglobate appunto nell'Ipab, che per
amministrarli ha impiegato cinque dipendenti . Come tutte le altre Ipab, anche quella di Barcellona ha subìto, negli ultimi anni, una vera e propria crisi gestionale, e molti dei possedimenti sono stati lasciati in stato di semi abbandono .
Il decreto nazionale trasferisce alle Regioni il compito di provvedere al riassetto delle Ipab,
e la Regione Siciliana si sta muovendo, rivolgendosi in particolare ai Comuni perchè si prendano
carico del passaggio.
Recentemente il competente assessorato regionale ha inviato una comunicazione all'amministrazione di Palazzo Longano per specificare le direttive in proposito ed invitare il Consiglio Comunale a riunirsi per esprimere un proprio parere sulla eventualità di un passaggio del patrimonio Ipab al Comune.
Si tratta di un patrimonio immobiliare e terriero di notevole valore, ancorchè in condizioni parzialmente trascurate, non privo anche di qualche situazione debitoria, tra cui il tardato pagamento degli stipendi ai cinque impiegati. Secondo il collegio di revisione dei conti, intanto il Comune non eccelle in fatto di finanze e, non conoscendo la reale situazione debitoria dell'Ipab, l'esatto valore del pur ingente patrimonio, non facilmente potrebbe sostenere un'impresa di tale portata. Pertanto si chiederebbe tempo per un'esame ponderato dell'intera situazione patrimoniale dell'Ipab prima di potere dare una risposta decisiva all'invito della Regione.

LA MENSA SCOLASTICA ED IL SESSO DEGLI ANGELI


Mentre a Palazzo Longano si discute di "quandu fra Carru avia a rafriddatura", il che vuol dire che si argomenta dei progetti fantasma dell'Usl sul futuro dell'ospedale Cutroni-Zodda, in una sala gremita di consiglieri, variamente schierati, di sindacalisti , sindaco e altra gente preoccupata per la sorte della sanità a Barcellona, mentre si perde insomma tempo per conoscere il sesso degli angeli, non si riesce a trovarne per garantire con la giusta tempestività i servizi essenziali , utili alla popolazione.
Dico questo perchè ho nelle mani una lettera che, proprio oggi, i sindacati Cgil, Cisl, Uil hanno indirizzato al sindaco Candeloro Nania, per sollecitare l'avvio della refezione scolastica, un servizio appunto essenziale per l'infanzia, che in prospettiva non si sa ancora se potrà essere garantito con l'inizio dell'anno nuovo.
Gli scriventi - Salvatore Chiofalo, Roberto Isgrò e Lorenzo Gitto - avvertono il sindaco di avere recepito numerosi segni di malumore e di protesta per il mancato avvio della refezione nella scuola dell'obbligo. Le famiglie colpite da tale inadempienza subiscono un grave disagio, determinato dal fatto che devono fare più volte al giorno la spola tra casa e scuola, dovendo prendere i bambini per l'ora di pranzo e riportarli successivamente in classe.
Ai sindacalisti - secondo la lettera - risulta che si prevedono tempi lunghi per l'apertura della mensa scolastica, in quanto il bando di gara non è stato organizzato nel tempo debito.
Dovendosi ancora affrontare i termini relativi alla presentazione delle offerte e i giorni necessari alla commissione per l'esame delle proposte e per l'aggiudicazione del servizio,
nonchè i tempi di pubblicazione degli atti e della successiva stipula del contratto , è ragionevole
prevedere che il servizio non potrà essere effettuato che dopo le vacanze di Natale e Capodanno. Eppure, l'Amministrazione Comunale, sapeva benissimo della necessità di esperire la gara d'appalto in tempi ragionevoli, perchè non si giungesse con tanto ritardo e con il fiato ai denti alla data d'apertura della refezione. La lettera conclude invitando il sindaco a intervenire per sollecitare il più possibile l'iter della gara.

CIFRA

mercoledì 10 ottobre 2007

DAI DEFUNTI A SANTA LUCIA Quarantuno giorni di vuoto


Il vice sindaco dimissionario, Filippo Floramo, che in quel tormentato periodo di "vacanza" stava badando all'ordinaria amministrazione, di fronte al complicarsi della situazione , volendosi ancora evitare l'imposizione della Regione per la immediata convocazione del Consiglio, inviò all'assessore agli Enti Locali una lettera per informarlo che gli era stata notificata l'esistenza d'un ricorso al Tar contro la decisione del Coreco e la stessa intimazione di Ordile. Poichè tale notifica - a suo giudizio - costituiva un fatto nuovo, il vice sindaco riteneva opportuno e necessario informarsi presso lo stesso assessorato come comportarsi. Mentre Floramo restava in attesa d'istruzioni, ovviamente veniva scavalcato il termine di cinque giorni perentoriamente imposto per la convocazione del Consiglio. Come avrebbe reagito la Regione, all'evidente escamotage architettato per prendere tempo?
Ce lo dice il Giornale di Sicilia, la mattina dell'11 dicembre,informandoci che "a sorpresa, ieri, è arrivato al Comune il commissario Onofrio Zaccone, che ha subito disposto la convocazione d'urgenza del Consiglio Comunale". La seduta fu puntata per il giorno 13 dello stesso mese, festività di Santa Lucia.
Dal giorno dei defunti, quando era andata buca la riunione contestata, a quello di Santa Lucia, data della nuova convocazione, c'erano di mezzo ben quarantuno giorni, tutti a discapito della città di Barcellona Pozzo di Gotto.
La repentina risposta di Ordile, tagliando la testa al toro, rimetteva intanto in carreggiata Roberto Molino e gli restituiva la chance di accedere alla carica di sindaco per affrontare una situazione, che si prospettava non facile a gestirsi e neppure di lunga durata, visto che le elezioni comunali erano ormai vicine. Infatti erano previste per la prossima primavera.
Francesco Cilona

CADUTA...FORTUNATA


Cade dalla finestra (o dal balcone?).
Ancora non s’è chiarito, da dove e com'è precipitata.
Comunque, caduta dal terzo piano della palazzina in cui abita,
una ragazza quattordicenne, di Barcellona, finisce al suolo,
in un orto abbandonato, protetto da un alto muro.
Qualcosa ha attutito gli effetti del “volo”, tanto che l’adolescente
rimane a terra viva. Ammaccata e fortemente indolenzita, non riesce a muoversi.
Ha però ancora la forza di gridare e, fortemente spaventata, chiede aiuto a gran voce.
Viene sentita e qualcuno cerca di soccorrerla .
Una telefonata al 118, e il servizio d’emergenza arriva con prontezza.
Ma ecco che un grosso ostacolo mette in difficoltà i soccorritori: non è facile accedere in quel luogo incolto, altamente recintato, per porre su una barella la giovane infortunata e caricarla in ambulanza...

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Considerato il volo, da oltre nove metri d’altezza, la situazione appariva troppo delicata e sarebbe stato scorretto non ricorrere alla barella .
E infatti la "portantina" è stata usata. Ma per farla uscire da quel posto scomodo s'è dovuto chiedere un secondo intervento d’emergenza: quello dei vigili del fuoco di Milazzo che sono accorsi per togliere dall’imbarazzo i soccorritori, bloccati da un recinto troppo alto con ingresso troppo angusto e impraticabile.
Una situazione altamente drammatica , anche perché non si capiva fino a che punto era stata fortunata la ragazzina, le cui generalità si preferisce tacere...


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Sembra, però, che la paurosa caduta non sia stata micidiale e che la fanciulla se la possa cavare, oltre che con tanto spavento, con un ricovero in corsia, nel reparto d’ortopedia del “Cutroni- Zodda", senza gravissime ripercussioni sul suo giovane fisico.
Dopo gli accertamenti radiologici, le sono state diagnosticate fratture ossee che, data l'età della paziente, non tarderanno a guarire.
Auguri, piccola, e stai più attenta , un’altra volta, se t’affacci alla finestra o al balcone.
Sei molto giovane ed hai davanti a te tanto da vivere e da apprendere.
Sii serena e felice d’essere stata acciuffata a volo dalla Fortuna.


Fra' Galdino

martedì 9 ottobre 2007

BARCELLONESI PER GENOVESE, NELLE LISTE PER IL PD

FOTO: in alto, un momento della presentazione-- sotto, Nevoso, Genovese, Siracusa.



Anche la città di Barcellona Pozzo di Gotto sarà parte attiva, sia come elettorato sia come candidature, nella consultazione per la formazione dell'assemblea costituente nazionale del nuovo Partito Democratico.
Domenica prossima, in tre diverse sedi, ubicate a Pozzo di Gotto , al centro e nel quartiere di Sant'Antonino, dalle 7 alle 20, si voterà per le cosiddette primarie, in base alle quali saranno scelti il Segretario nazionale, il segretario regionale e i delegati alle Assemblee nazionale e regionale.
Voteranno, oltre agli iscritti nei due partiti promotori (ds e Margherita) tutti i simpatizzanti che lo vorranno e che hanno almeno sedici anni. Per potere esprimere il voto, bisognerà presentarsi al seggio più vicino alla propria abitazione, muniti di carta d'identità e di certificato elettorale. Per i minorenni e gli stranieri , che ovviamente non posseggono il certificato elettorale, è sufficiente la tessera d'identità.
Per la zona compresa tra la via Madia e la periferia ovest della città, il seggio ha sede nella scuola madia Ugo Foscolo, per il centro urbano si voterà nella sede della Scuola elementare Luigi Capuana; per la zona di Pozzo di Gotto e frazioni limitrofe il seggio è ubicato nella scuola media D'Alcontres. In vista di questa consultazione, oggi, è stato a Barcellona , Francantonio Genovese, per presentare i due candidati concittadini Piera Nevoso e Vito Siracusa, presenti in due liste diverse entrambe collegate all'ex sindaco di Messina, candidato a segretario regionale del Partito Democratico.
L'avvocato Pietra Nevoso, 53 anni, di Barcellona, è stata dirigente dell'Ufficio di collocamento di Mazzarrà S. Andrea, vice dirigente della Sezione Circoscrizionale del Lavoro di Barcellona e dal 1988 svolge la professione forense, specializzata in Diritto minorile e Diritto del lavoro. E' candidata nella lista "Con Veltroni e Genovese" Ambiente, Innovazione, Lavoro.
L'altro candidato, che si presenta in una lista diversa di origine ds, la "Democratici con Genovese e Veltroni", è Vito Siracusa, diessino di 62 anni, abbastanza noto a Barcellona, già assessore comunale a Palazzo Longano, durante la sindacatura di Franco Speciale, dal 1970 al 1980 segretario della sezione comunista di Barcellona e consigliere comunale nello stesso periodo. Successivamene, nel quadriennio 90/94, è stato consigliere provinciale per il Pds.
Il Collegio di Barcellona, per le votazioni di Domenica 14 ottobre, comprende oltre al capofila Barcellona, i Comuni di Basicò, Brolo, Falcone, Ficarra, Furnari, Gioiosa Marea, Librizzi, Mazzarrà S.A., Montagnareale, Montalbano Elicona, Naso, Novara di Sicilia, Oliveri, Patti, Piraino, Rodì Milici, Sant'Angelo di Brolo, Sinagra, Terme Vigliatore, Tripi.
Nell'incontro di presentazione dei candidati, tenutosi a metà giornata, nella sede della Margherita, in via Roma, sono intrervenuti , oltre ai candidati regionale e locali, diverse personalità politiche, tra cui i deputati regionali Filippo Panarello e Franco Rinaldi, il dottore Nino Pantano, Pippo Biondo, l'avvocato Francesco Russo, che ha fatto gli onori di casa e introdotto gli ospiti candidati, ed altri.
Francesco Cilona

lunedì 8 ottobre 2007

LA CITTA' SENZA RE NE' REGNO

Il sindaco uscente Sen. Santalco




Era trascorso un mese dalla travagliata notte in cui il senatore Santalco aveva dovuto rendersi conto d’avere definitivamente perso il controllo sul consiglio comunale. E ancora si attendeva la soluzione al problema creato dalle sue dimissioni da sindaco. Lo scioglimento del massimo consesso cittadino, da lui voluto, era stato annullato dal Coreco, e così era pure avvenuto per l’anomala elezione del nuovo sindaco. Bisognava riconvocare l’assemblea e riprendere di sana pianta il dibattito, dal quale sarebbe dovuta scaturire la soluzione del dilemma:. Il compito di organizzare la nuova seduta spettava al sindaco dimissionario, che però, non essendo d’accordo, tardava ad adempierlo. Il 3 dicembre, stando così le cose, l’assessore regionale agli enti locali, considerata l’obbligatorietà di tale adempimento, decise d’inviare a Palazzo Longano, tramite fax, una diffida , perché entro cinque giorni si disponesse la convocazione di una seduta straordinaria ed urgente del Consiglio per la ricostituzione degli organi esecutivi del Comune.. In appendice si intimava di rispettare la puntualità, perché in caso contrario si sarebbe attivata la procedura sostitutiva , prevista dall’ex art. 24 della legge regionale n.44/912. In altri termini, in caso d’inadempienza , l’Assessore prospettava l’invio d’un commissario ad acta, affinchè procedesse alla convocazione del consiglio, in maniera da consentire la formazione degli organi amministrativi. Dai sostenitori della tesi santalchiana, il tenore di quel fax venne considerato il frutto di una strumentalizzazione politica intesa ad umiliare il senatore, “reo” soltanto “d’avere avuto la capacità di gestire correttamente la cosa pubblica per 37 anni”. “Ma il caso – dissero – non finisce qui”. La reazione non tardò a venire. Gli undici dc che erano rimasti a sostegno del senatore, continuando il braccio di ferro, impugnarono immediatamente sia la decisione del Coreco, sia l’intimazione dell’assesore Ordile, presentando ricorso al Tar di Catania e chiedendo la sospensione di quei due atti, secondo loro, pregiudizievoli per la conduzione amministrativa del Comune, che avrebbe coinvolto la giunta dimissionaria, pur essendo il consiglio sospeso “ope legis”. Ormai s'era giunti alla carta bollata, e nessuno della vecchia amministrazione intendeva riconvocare il Consiglio. La città era già senza re e senza regno.

Nella foto in basso:Filippo Floramo v. sindaco uscente


Francesco Cilona

NON BASTANO LE SMENTITE SULLA "BOZZA"

Nelle foto: La Galla, Nania, Cuffaro






Le smentite del presidente della Regione e dell'assessore alla sanita alle voci dell'avvenuta preparazione di un piano di riorganizzazione degli ospedali e delle Usl nell'Isola, non sono bastate per sedare lo stato di fibrillazione negli ambienti sanitari, politici e sindacali di Barcellona, dove si teme per il futuro dei due ospedali della Piana.
Ha voglia di dichiarare, Roberto La Galla, che non c'è alcun progetto di chiusura o apertura di ospedali e che si tratta di notizie pretestuose propalate dall'opposizione , che potrebbero preludere a un tentativo di far commissariare la Regione nel settore della sanità. A Barcellona, il minimizzare dei due esponenti regionali non è stato neppure recepito, e gli interessati al problema continuano a preccuparsi e a mantenere vivo il sospetto che, quanto prima, venga fuori la sorpresa che metta definitamente in ko i nostri servizi sanitari e i due unici presìdi ospedalieri esistenti nel nostro vasto comprensorio.
E' proprio di questi giorni, una petizione al sindaco Nania, sottoscritta da rappresentanti dei partiti, dei sindacati e di associazioni e movimenti politici, i quali dopo una cruda disamina dello stato di declino in cui versano i servizi sanitari ed ospedalieri di Barcellona, prendono atto della disponibilità dell'amministrazione comunale ad affrontare tale problematica e sottolineano che il piano di riordino della Sanità Provinciale penalizza fortemente i presìdi di Barcellona P.G. e di Milazzo, a tutto vantaggio di Messina, che può contare su un alto numero di presidi ospedalieri pubblici e privati". Dopo avere lamentato che "il piano previsto dall'assessorato alla sanità non colpisce i veri santuari dello spreco e della lievitazione della spesa sanitaria" , gli scriventi chiedono che tale stato d'emergenza venga affrontato in collaborazione dai rappresentanti politici e le amministrazioni comunali di Milazzo e Barcellona, al fine di evitare inutili e sterili campanilismi. A ciò aggiungono la proposta di "realizzare nel nostro comprensorio, nel medio e nel lungo periodo, servizi ospedalieri di qualità e di garantire a tutto il territorio la continuità e l'efficienza delle prestazioni sanitarie ed extraospedaliere". La petizione conclude formulando la richiesta di convocazione delle forze politiche di maggioranza e d'opposizione, per affrontare la delicata situazione e sottoporre una piattaforma comune su tale problematica alla competente amministrazione sanitaria e all'assessorato regionale alla sanità.
Fra' Galdino

I LAVORATORI ED IL REFERENDUM SULL'INTESA PER IL WELFARE


Dall'8 al 12 ottobre, nelle sedi sindacali CGIL, CISL, UIL, si vota il referendum sull'intesa con il Governo, sottoscritta il 23 luglio, dopo lungo negoziato risoltosi, secondo detti sindacati , in una risposta positiva alle richieste e ai contenuti della loro "piattaforma" del 5 febbraio 2007.
In un manifesto, Cgil, Cisl e Uil spiegano le "ragioni" per le quali bisogna partecipare in massa ed esprimere un "si".
L'accordo Governo- sindacati - a loro giudizio - assicura: la destinazione, nel prossimo decennio, di risorse consistenti per il miglioramento dello stato sociale e per il riconoscimento di nuovi diritti e tutele, per giovani, donne e anziani; nuove misure a sostegno della competitività; il riconoscimento della centralità del lavoro a tempo indeterminato. Riconosce l'importanza degli ammortizzatori sociali, ha consentito il superamento dello "scalone"e la rivalutazione di oltre tre milioni di pensioni basse, con l'impegno del Governo di istituire un tavolo permanente di confronto con le organizzazioni sindacali dei pensionati per la verifica di ulteriori rivalutazioni. Inoltre i tre sindacati si dicono soddisfatti per essere riusciti a fare introdurre una nuova disciplina per il riconoscimento dei requisiti relativi ai lavori usuranti.

IL PROGRAMMA DI STASERA

Si conclude la festa del Movimento SINISTRA DEMOCRATICA:
Ore 18 - apertura della festa.
ore 18,30 - dibattito con tutta l'opposizione, al Comune su "Urbanizzazione ed appalti, quale futuro per Barcellona P,G?"
Ore 20'30 - Musica live

domenica 7 ottobre 2007

SINISTRA DEMOCRATICA IN FESTA



Il movimento Sinistra Democratica, in attesa che "nasca il Santo", cioè quella forza di sinistra che dovrebbe occupare lo spazio abbandonato dai ds votati alla costituzione del PD, ha già organizzato la sua prima festa, in piccolo e sulla falsarica di quella che fu la festa dell'Unità. Musica, gastronomia e dibattiti hanno caratterizzato la serata, nonostante qualche scroscio di pioggia, e continueranno a "divertire" domani, lunedì, sempre all'oasi. Abbastanza confortante è apparso il numero dei partecipanti, soprattutto giovani, che si sono radunati negli spazi esterni della villa, mentre i più impegnati politicamente hanno seguito, nel salone a vetri, un interessante dibattito sull'importanza e l'esigenza di "una moderna ed unitaria Sinistra nel xxi secolo". Al tavolo, oltre all'ospite di rilievo, senatore Giovanni Battaglia, altri uomini politici fautori di un nuovo schieramento che, senza essere antagonista al costituendo Partito Democratico, , dovrebbe creare le premesse per la formazione di una solida forza di sinistra. Presentati dal dottor Nunziante Rosania, abile conduttore del dibattito, hanno preso la parola: il dottore Giuseppe Saija, ultimo segretario dei Ds di Barcellona, il coordinatore provinciale del Movimento Sinistra Democratica, Salvatore Chiofalo, il giovane Nino Novelli ed infine il coordinatore regionale senatore Battaglia. Dopo che Rosania ha focalizzato la delicata situazione politica del momento, nonostante la quale si è ancora in fase teorica su quanto si debba fare per uscire dalla tendenza alla frammentazione della sinistra, l'intervento di Saija ha cercato di far vedere il bicchiere mezzo pieno mostrando fiducia all'operazione di unificazione che si cerca d'avviare. D'altronde c'è urgenza che si passi alla fase propositiva per lasciare definitivamente alle spalle gli effetti deleteri registrati nell'ultima competizione amministrativa a Barcellona, a causa delle divisioni. Anche Chiofalo è apparso quasi ottimista, affermando che si sta procedendo discretamente e che un buon indizio è stato offerto stasera con la confortante partecpaziione della gente alla prima festa del movimento. Anche se, purtroppo, non mancano le contrarietà, come quella registrata recentemente a Messina, con l'annullamento delle ultime elezioni comunali.
Chiofalo ha concluso auspicando l'intensificarsi dell'impegno per far sì che si possano affrontare con successo le prossime elezioni messinesi e quelle provinciali, fissate per la primavera del 2008.
La voce dei giovani è stata fatta sentire per bocca di Nino Novelli, che, dopo avere espresso la propria opinione negativa sull'attuale modo di fare politica, ha affermato che loro - i giovani - credono nel progetto per l'unificazione delle sinistre, ed è convinto che saranno essi la "linfa vitale" di una nuova società politica. Dopo un intermezzo d'interessanti costruttivi interventi esterni (Franco Spanò, segretario provinciale Cgil, Filippo Giunta, Adolfo Parmaliana, Paolo Genovese ), ha concluso il senatore Battaglia, il quale intanto s'è mostrato scettico sulla valenza dell'operazione organizzativa del nuovo partito democratico, che nascerebbe dall'alto e non si sa se effettivamente coinvolgerà la base: "Mai partito in gestazione - ha detto il senatore - ha avuto tanto spazio mediatico, eppure la freddezza degli elettori non lascia presagire una grossa partecipazione alle prossime primarie. Intanto scompare il maggiore partito della sinistra italiana e con esso rischia di sparire l'intera sinistra.
Dopo avere negato che gli attuali problemi che assillano il governo Prodi non vanno imputati alla sinistra impropriamente detta radicale, ma ai vari Di Pietro, Mastella, Dini, Battaglia ha concluso sostenendo che bisogna mettercela tutta perchè il vuoto lasciato a sinistra venga colmato dalla effettiva raccolta di forze residue dei Ds associate a quelle dei restanti partiti, come Rifondazione comunista, Verdi ed altri, disposti ad occupare una posizione strategica propositiva , in grado di rispondere efficacemente alle esigenze del Paese e, soprattutto, dei più deboli.
foto:Un momento della festa, Chiofalo e il sen. Battaglia
Francesco Cilona

IL PERICOLO DIETRO L'ANGOLO

FOTO: Ospedale Cutroni-Zodda, Cuffaro, La Galla


Nei giorni scorsi, nei due comprensori di Milazzo e Barcellona, medici ospedalieri ed infermieri, direttori sanitari, sindaci e consiglieri, sindacalisti e quanti altri hanno a cuore "la salute dei cittadini" sembravano entrati, un po' tutti, in fibrillazione, per avere appreso che il Governo Regionale aveva pronto un piano per la riorganizzazione della sanità in Sicilia.
Dopo la pessima esperienza dei recenti tagli alla spesa, attuati mediante il massacrante aumento dei ticket sui medicinali salvavita, non poteva che destare preoccupazione l'annunzio che Cuffaro e La Galla avevano lavorato con l'intento di assestare una nuova "scoppola ristrutturante" a danno dei presidi medici e ospedalieri dell'Isola. Per cui , i nostri amministratori cittadini, giustamente allarmati, hanno cercato di muoversi, organizzando riunioni e tentativi d'intesa intercomunale, per la composizione d'un comitato da inviare presso l'Assessore alla Sanità La Galla ed informarlo della tensione locale per il rischio d'eventuali "manomissioni" nell'attuale nostra situazione ospedaliera, che, com'è noto, si basa sul funzionamento, bene o male accettabile, dei due nosocomi di Villa Grazia e di S. Andrea.
Ora si apprende che Totò Cuffaro e Roberto La Galla giurano che loro non hanno ancora
stilato alcun piano, ma hanno soltanto deciso di cominciare a parlare di Ausl e di ospedali, perchè si tratta di una materia complessa da approfondire sin da ora, se si vuole raggiungere l'obiettivo della riorganizzazione nel 2009.
E assicura che ancora non c'è nessun disegno di legge a riguardo.
Insomma La Galla e Cuffaro stanno ancora "ragionando" tra di loro e sembrano disposti "all'apertura a qualsiasi contributo, anche da parte dell'opposizione".
E' la prima volta che Cuffaro non ripete la solita solfa dello "Stiamo lavorando". I due stanno solo "ragionando" sul da farsi. Ecco tutto.
Intanto, se a questo ripiego i due amministratori siciliani sono dovuti ricorrere, certamente non è stato perchè abbiano avuto sentore delle fibrillazioni registrate dalle nostre parti, ma perchè, oltre alle aspre reazioni delle opposizioni alla Regione, hanno dovuto far fronte alla "guerra in famiglia", dove, soprattutto gli alleati berlusconiani, non hanno lesinato commenti sfavorevoli alla bozza di ristrutturazione "ragionata" da Cuffaro e La Galla.
"Il piano del riordino ospedaliero elaborato dai tecnici dell'assessorato regionale alla sanità - sostiene tra l'altro il capogruppo di F.I. a Sala d'Ercole, Franceco Cascio - non può essere condivisibile, soprattutto nella parte che prospetta la netta separazione tra ospedali e territorio". E qui, per i nostri due ospedali, un pericolo del genere potrebbe essere dietro l'uscio.


Francesco Cilona

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