sabato 6 giugno 2009

SAPREMO MAI SE CIO' CHE METTIAMO NEL PIATTO E' SEMPRE SALUTARE? Secondo Legambiente pare essersi allentato il controllo sui fitofarmaci in agricoltura



Come andiamo a pesticidi, nei nostri alimenti?
A tale proposito suonano campane diverse.
Un po' come avviene quando c'è una manifestazione di piazza: gli organizzatori dicono x e la polizia per lo Stato corregge: 1/10 di x.
Se si bada a quanto riferisce legambiente "I miglioramenti nel campo della lotta ai pesticidi nei prodotti ortofrutticoli e derivati sembrano essere un lontano ricordo". Perchè appunto, secondo il rapporto annuale di Legambiente sui residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia, "Pesticidi nel piatto 2009", presentato a Roma, sono percentualmente in aumento. La frutta si conferma quale categoria "più inquinata", con un aumento delle irregolarità, rispetto all'anno scorso. Su 3.507 campioni di frutta, 81, ovvero il 2,3%, secondo Legambiente, sono irregolari con residui al di sopra dei limiti di legge. Questi dati confermano il peggioramento rispetto all'anno scorso, con un incremento di residui pari allo 0,7%. Solo il 53,8% della frutta che viene consumata dagli italiani è priva di residui chimici.Persino le mele farebbero registrare un tasso di residui superiore al consentito.Preoccupante sarebbe anche il dato relativo agli agrumi.
Ma i risultati dell'indagine dell'associazione ecologista sono contestati da Agrofarma, il cartello delle imprese che producono farmaci usati in agricoltura.
In un comunicato, l'associazione afferma che le mele e gli agrumi, punti dolenti secondo Legambiente, sono assolutamente sicuri e che il trend riguardante la riduzione dei residui di pesticidi nei prodotti ortofrutticoli è positivo, e non negativo come sostenuto nel rapporto.
D'altronde l'ultimo rapporto ufficiale del Ministero del Welfare conferma che il 66,7% di frutta e verdura è totalmente privo di residui mentre il 32,2% presenta tracce sotto il limite di pericolosità. Solo l'1,1%, una delle percentuali più basse degli ultimi anni, presenta tracce sopra la soglia di legge, una soglia stabilita "per difetto" dalla comunità scientifica", si legge nel comunicato.
E allora, stando così le cose, a chi bisogna credere? Sono esatti i dati conferiti da Legambiente o quelli del Ministero che - guarda caso - coincidono con quelli dei produttori di fitofarmaci?

"CHE MICCICA VUOLE FARE QUESTO MICCICHE'? HA PARLATO COL CAPO SUPREMO PRIMA DI MUOVERSI? Sarebbero tali gli interrogativi dei gregari di Berlusconi


PDL: MICCICHE' "STO VIOLANDO REGOLE MA PROVO SOFFERENZA"
"Sono stanco e non mi va di continuare in questa diatriba all'interno del partito, che non e' Forza Italia, un partito per cui ho un grande amore, ma e' il Popolo delle Liberta' e ci dobbiamo ancora abituare al nome". Lo ha detto il sottosegretario Gianfranco Micciche', chiudendo a Villa Filippina, a Palermo, la campagna elettorale di Michele Cimino.
"Liberta', pero' - ha precisato Micciche' -, non significa fare tutto quello che si vuole, so bene che ci sono delle regole e che io all'interno del partito ne sto violando qualcuna ma mi pare che la mia sia una violazione minore rispetto a quella di chi tradisce la Sicilia". Una violazione, ha detto ancora Micciche', "che mi da' sofferenza" anche se "mi sono accorto che in questa campagna elettorale la mia sofferenza si e' trasformata in un grande consenso della gente: abbiamo seicento consiglieri e amministratori che si sono autosospesi", "seicento persone che vogliono cambiare questo partito che e' ancora in rodaggio, in garanzia".

MICCICHE' "NOSTRI RISULTATI FARANNO PAURA A QUALCUNO"

- "La nostra battaglia elettorale non e' solo contro la sinistra, che non esiste ma ha anche dei risvolti interni al partito. Dopo i risultati ci siederemo a discutere, perche' saranno risultati che faranno veramente paura a qualcuno".
Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza, Gianfranco Micciche', nel corso della manifestazione conclusiva, a Palermo, a villa Filippina, della campagna elettorale di Michele Cimino, candidato alle Europee.

MICCICHE' "IN SICILIA E' PARTITO GRANDE MA NON GRANDE PARTITO"

"In Sicilia abbiamo fatto un partito molto grande che pero' non e' ancora un grande partito, perche' per essere tale servono grandi uomini che lo reggano, che sappiano essere equilibrati, che sappiano sempre capire che un partito si gestisce tutto e non solo la parte che interessa". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza, Gianfranco Micciche', nel corso della manifestazione conclusiva, a Palermo, di Michele Cimino.
Tra di noi - ha continuato Micciche' - c'e' qualcuno che sta vendendo la Sicilia in cambio di un posto di coordinatore o di ministro. Io non ci sto. E posso dire questo - ha aggiunto - perche' sono inattaccabile. I miei nemici lo sanno e questo li fa impazzire".

MICCICHE' "LOMBARDO MEGLIO DI QUANTO NON IMMAGINASSI"

"Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e' molto meglio di quanto non immaginassi un anno fa. E' un uomo di coraggio che sta tagliando dei rami secchi.
L'anno scorso l'hanno voluto, adesso che ha messo mano alla sanita' e ai rifiuti e' diventato improvvisamente un cattivo presidente". Lo ha detto il sottosegretario Gianfranco Micciche', chiudendo a Villa Filippina, a Palermo, la campagna elettorale di Michele Cimino.
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PRESTIGIACOMO "SENTITO TONI ECCESSIVI, SOLIDARIETA' A SOSPESI"
"Ho pregato Gianfranco (ndr. Micciche') di usare toni bassi perche' questa campagna elettorale e' stata segnata da lacerazioni nel nostro partito che non ci piacciono.
Toni che mi hanno sinceramente e profondamente amareggiato". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a Palermo, per una manifestazione elettorale in sostegno di Michele Cimino, candidato alle Europee.
"Parole come 'espulsioni' - ha continuato il Ministro - tuonavano con arroganza. Come e' possibile che un uomo come Bufardeci che ha faticato tanto sul territorio possa sentirsi dire 'ti espelliamo' o 'ti sospendiamo' solo per una scelta diversa rispetto a quella del coordinamento regionale? Una scelta fatta non in solitudine perche' siamo in tantissimi a pensare che fosse da pazzi stare fuori dal governo della Regione".
"Non ho voluto replicare a chi minacciava espulsioni - ha proseguito il Ministro - ma do la mia solidarieta' ai sospesi e a chi si e' autosospeso. Non ho dato la mia autosospensione perche' tutto si risolvera' nelle prossime ore e non mi sembrava opportuno". "Berlusconi - ha concluso - si interessera' del problema e tutti noi non vediamo l'ora che accada".
(Tutte informazioni raccolte a PALERMO da ITALPRESS) -

venerdì 5 giugno 2009

C'E' CHI OPTA PER L'AEROPORTO DELLO STRETTO E C'E' CHI VUOLE L'AEROPORTO DEL MELA



Aeroporto del Mela o Aeroporto dello Stretto? A cui sta el busillis. O meglio "U businniss".
I signori del Pdl, tutti d'accordo per la costruzione del Ponte sullo Stretto, sono invece in netto disaccordo per quanto riguarda la struttura aeroportuale più opportuna per Messina e la sua fascia tirrenica.
Come si ricorderà, l'emerito presidente della Provincia, Salvatore Leonardi, prima di uscire definitivamente dal Palazzo dei Leoni, fece riunire più di una volta la terza Commissione provinciale per farsi avallare un suo pio desiderio: realizzare un progetto per la costruzione di un aeroporto nella piana di Milazzo e Barcellona, a suo giudizio indispensabile per incrementare e sostenere lo sviluppo turistico e commerciale nella nostra provincia. Oggi, il nuovo presidente della stessa Provincia Regionale, Nanni Ricevuto, risponde picchè a tale pio desiderio, e briga perchè sia un altro aeroporto a servire la città. Perchè per lui:"l’Aeroporto dello Stretto è una realtà forte del nostro territorio e va potenziato e reso davvero accessibile a qualunque ora ad ogni messinese con collegamenti frequenti e, perché no, mediante il check-in anche in città”.
Ad una domanda riguardante il progetto dell’aeroporto nella valle del Mela (nei pressi di Milazzo) di cui è già stato iniziato l’iter per la costruzione, con uno studio di fattibilità, Ricevuto risponde: “Se si dovesse realizzare sarebbe sicuramente utile, ma la situazione è ancora al primo stadio, allo studio di fattibilità. L’Aeroporto dello Stretto, invece è una realtà esistente che va soltanto potenziata”. E, in lingiuaggio politichese, ciò significa che un aeroporto in provincia di Messina, almeno per ora, resta nel libro dei sogni. Considerazione non condivisa da un altro personaggio politico, fresco di Pdl e ancora caldo di An: Mimmo Nania, che da sempre è schierato a favore di un aeroporto in prossimità di Milazzo, Barcellona e l'arcipelago eoliano. Appunto a favore dell'aeroporto del Mela. E a tale proposito il senatore "concittadino" sembra convinto dell'opportunità di un referendum popolare, in maniera che siano i cittadini a decidere sulla realizzazione di tale progetto.

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E AUTOVELOX IN QUARANTENA : COSA SI STA FACENDO PER RISPONDERE AGLI INQUIETANTI QUESITI?



Abbiamo parlato - recentemente e meno recentemente - di alcuni problemi che assillano la città e dei quali si sono interessati alcuni consiglieri bipartisan . Uno di questi è quello dell'inquinamento elettromagnetico provocato dalla sempre maggiore quantità di antenne telefoniche - quelle installate per la propagazione delle onde utilizzate per collegamenti telefonici wireless (senza fili) - un rischio crescente che mette in allarme molte famiglie che le stanno vedendo spuntare come funghi in prossimità delle loro abitazioni.
Un altro problema evidenziato dal consigliere di Alleanza x Barcellona, Pietro Mirabile, riguarda il mancato utilizzo di strumenti di controllo stradale - autovelox - da oltre quattro mesi acquistati e rimasti inattivi perchè - la scusante è proprio questa ?- mancherebbero i vigili necessari per il loro impiego.
Se risposte sono state date, non pare che abbiano convinto gli interroganti e sicuramente sono risultate non confacenti con la necessità di dare una soluzione pratica ad entrambe le questioni.
Le antenne sono cresciute di numero e nessuno s'è preoccupato per ottenere un monitoraggio sulla loro ubicazione e sugli effetti delle loro emanazioni magnetiche.
Gli autovelox sono rimasti "imballati" e neppure si sa - non essendo stato specificato all'interrogante - di che marca si tratta per rendersi conto della loro qualità.
Questo diciamo, sull'onda di talune preoccupazioni, nate dall'apprendimento di notizie sulle irrogolarità - a bizzefffe - scoperte dalla Guardia di Finanza in centinaia di apparecchiature per il controllo della velocità su strada dei veicoli. Con questo non si vuole assolutamente insinuare che gli autovelox di Barcellona rimangano "in custodia cautelare" per motivi diversi da quelli annunciati ufficialmente. Per carità, no. Ma un piccolo chiarimento sulla marca e sull'origine dell'acquisto forse non guasterebbe.

A suscitare preoccupazione basterebbe qualche notizia come questa:
"Sono più di 50 gli autovelox fuori legge sequestrati dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno) in una serie di perquisizioni effettuate nei giorni scorsi su ordine del procuratore capo Amato Barile. Gli apparecchi (computer, rilevatori ottici e fotografici) sono risultati essere clonati (con lo stesso numero di serie) e in alcuni casi anche rottamati o già sequestrati".
Comunque siamo propensi a credere che la nostra amministrazione non sia stata tanto ingenua da cadere in inganni di tale portata, e che potrebbe essere proprio la carenza di personale a far tenere chiusi nei loro imballaggi gli autovelox acquistati quattro mesi fa.
E allora provvediamo a rinforzare il Corpo dei VV.UU., o no?


fra' Galdino

giovedì 4 giugno 2009

IL SEI ROSSO SI', IL SEI POLITICO NO. NON TUTTI I GENITORI SONO D'ACCORDO PER IL ROSSO


Secondo la legge scolastica vigente - quella voluta dalla Gelmini - basta riportare un solo 5 in una qualsiasi materia per avere assicurata la bocciatura. E ciò vale per tutti gli alunni della scuola media inferiore, compresi quelli che sono meritevoli in tutte le altre materie.
Ora che si avvicina la fine dell'anno scolastico e che i docenti sono chiamati ad esprimere il giudizio conclusivo, ecco che il problema della linea ferrea prospettata dalla Gelmini si presenta con tutta la sua asprezza.
Tanto che presidi ed insegnanti - avvertendo l'allarme secondo cui, seguendo tale criterio, si verrebbe a dover bocciare quasi il 50% degli studenti - hanno creduto opportuno orientarsi verso qualche escamotage che potesse salvare capra e cavoli: evitare cioè la bocciatura, senza tuttavia regalare la promozione. Al fine di evitare che, all'atto del giudizio, la linea dura venga ammorbidita con la chiusura di più di un occhio per non fare perdere l'anno a tanti alunni, hanno inventato il cosiddetto 6 rosso, che praticamente diventerebbe cinque solo nel momento in cui, a settembre, il ragazzo non si presentasse a riparare.
Arrotondando per eccesso le insufficienze facendole diventare dei "finti" 6 gli studenti "in bilico" avrebbero la possibilità di passare l'anno con "riserva". E infatti, come assicurano i consigli scolastici, la promozione non sarà di certo regalata: il 5 diventerà un "6 rosso" ma la carenza dello studente verrà comunque segnalata alla famiglia e dovrà essere recuperarta prima dell'inizio dell'anno scolastico successivo. Chi non passerà il test di verifica potrà comunque iniziare l'anno successivo con un debito, a differenza che nelle scuole superiori dove l'ammissione all'anno successivo dipende invece dall'esito più o meno positivo delle prove di verifica sulle materie in cui si è insufficienti.
Per quanto generoso, questo ripiego non piace a moltissimi genitori, i quali paventano la necesità di dovere "sacrificare" denaro e vacanze per dare ai propri figli la possibilità di pagare "il debito" frequentando lezioni riparatorie.
Ma allora questi genitori, in definitiva, cosa vorrebbero, che si tornasse all'ormai remoto sei politico? Una commissione di classe tutt'al più può arrotondare qualche voto, e soltanto se lo studente ha acquisito una media decente, appunto perchè in questo caso la bocciatura sarebbe torppo severa ed iincongrua. Ma più di questo non dovrebbe fare.

fra'Galdino

ESCE DALLA SCUOLA DI DARIO BALLANTINI


HA PROVATO A FARE ANCHE L'IMITATORE

Il cucù di Putin.
Criticato per lo scherzo alla cancelliera tedesca Angela Merkel, Berlusconi rivela così l'origine del cucù. "Non è un'invenzione mia" spiega il presidente del Consiglio - me l'ha fatto una volta Putin a San Pietroburgo e io l'ho fatto alla Merkel".

TRICK, TRACK, IL COMMERCIANTE E IL PRATO VERDE





- Trick: Se si volesse rendere più bella la città, curandone i giardini a prato, ancorchè artificiale, nulla da ridire ci potrebbe essere.
-Track:Ma se di prato, ancorchè artificiale, si volessero tappezzare i marciapiedi, un pezzo qua un altro pezzo più in là, secondo la voglia, la possibilità o lo schiribizzo di questo o quel negoziante, qualcosa da ridire ci sarebbe.
- Un Commerciante:"Si, ma io lo faccio per coprire le vergogne di questo marciapiede, quindi dovrebbe il Comune farmi un elogio.
-Trick: Anche se - come è accaduto - di recente in via tal dei tali, dato lo spessore del tappeto, un'anziana signora, intruppicando, è caduta bocconi...
-Un Commerciante "Io non me ne sono accorto: evidentemente la signora si sarà rialzata senza danno, essendo caduta su un morbido prato verde: un po' come avviene coi giocatori di calcio..."
-Track: E gli amministratori cosa dicono? Se ne sono accorti di queste tappezzerie che "migliorano" l'estetica dei nostri marciapiedi?
-Trick:Probabilmente saranno stati consapevoli: non l'avranno autorizzato loro?
-Track: Forse: probabilmente sì!
-Trick: Già dev'esssere così: tanto sanno tutto sull'occupazione del suolo pubblico: usivo ed abusivo.

mercoledì 3 giugno 2009

CONTINUANO LE POLEMICHE SULLE CONSEGUENZE DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDO BIS

#####################FOTO: Lombardo e Miccichè====>

Continua il braccio di ferro, tra il sottosegretario GianfraNco Miccichè, favorevole allla seconda Giunta Lombardo, e i coordinatori del "PdL", che ligi agli ordini del presidente, si sono messi di traverso sospendendo dal partito Bufardeci, Cimino e Gentile, i fedelissimi di Miccichè che Raffaele Lombardo ha voluto nel suo nuovo esecutivo.

Come già riferito, la "scomunica" dei tre assessori ha scatenato, in Sicilia, un vero sommovimento tra gl'iscritti al partito, moltissimi dei quali - sindaci e amministratori locali - hanno deciso di autospendersi dal PdL, solidali alla linea di Miccichè.
Si parla di 150 autosospensioni, ma questo numero - secondo le dichiarazioni dello stesso Miccichè - sarebbe lontano dalla realtà...per difetto.
"Gli amministratori che si sono autosospesi in Sicila - sostiene il sotttosegretario ribelle - sono molti di più di quanti riportati dalla Stampa. Ne contiamo finora oltre seicento, tutti solidali agli amici che hanno accettato di partecipare alla nuova Giunta Regionale, a servizio della Sicilia e dei Siciliani".
Miccichè, nel rilanciare il significato della protesta, non rinuncia a scagliare frecciate nei confronti del Coordinamento siciliano, che praticamente sta facendo sentire il proprio influsso a Messina, dove il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, ligio alle direttive dei vertici del PdL, s'è già detto convinto dell'opportunità di estromettere dalla Giunta da lui retta gli assessori Daniela Bruno e Gaetano Duca, in quota Mpa.
"Gli assessori di una giunta - dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio -si mandano a casa solo se sono incapaci, non per ripicche politiche.”
C'è chi si chiede che cosa abbia potuto scatenare tutto questo contrasto, proprio alla vigilia delle elezioni di questo mese.
"E' stato sbagliato, a due mesi dal voto, andare alla sostituzione dei coordinatori Alfano e Miccichè che stavano cercando di guidare il partito". Lo ha sostenuto, intervenendo a Radio radicale, l'assessore Titti Bufardeci, uno dei tre sospesi dal coordinamento nazionale del Pdl.
Secondo l'assessore 'sospeso', in Sicilia c'è un problema di leadership."Non credo che la leadership possa essere 'calata' dall'alto. In questo caso - dice riferendosi alla nomina di Giuseppe Castiglione e Mimmo Nania - c'è stata una 'calata' dall'alto. Nulla di personale però nei confronti di entrambi gli esponenti".
Ma basta così poco per scatenare una ribellione di tale portata? Probabilmente no.
Anzi sicuramente no, per quanti da vicino hanno seguito il decorso delle relazioni nelle fazioni interne, facenti riferimento ad almeno tre personaggi siciliani con notevoli incarichi nel Governo e nel Parlamento nazionali..

martedì 2 giugno 2009

INCREDIBILE MA VERO....

Ma di chi mai stiamo parlando?

E' incredibile
, o semplicemente sintomatico, che larga parte dell'opinione pubblica, anche di parte non (consapevolmente) "sua", fornisca su un piatto d'argento l'alibi della privacy proprio all'uomo che ha distrutto i confini tra pubblico e privato fondando su questa commistione il suo successo politico e personale.

È, questo, un errore gravissimo. Significa che stiamo dando a questo personaggio sempre e comunque il maggior vantaggio possibile: prima gli permettiamo di confondere spudoratamente pubblico e privato, poi, quando è più conveniente per lui, gli concediamo di appellarsi alla privacy separando, solo per l'occasione e per il suo tornaconto, ciò che prima lui stesso aveva unito.

Se le cose stanno così, se lui ha il potere praticamente divino di legare e di sciogliere quando e come vuole, e se questo potere gli viene di fatto riconosciuto anche da settori dell'opinione pubblica tradizionalmente avversi, allora tanto vale che ci rassegniamo a tenercelo.

IL SISMA POLITICO INNESCATO DALL' ETNEO DON RAFFAELE SGRETOLA LE BASI D'UN'ALLEANZA FITTIZIA (mpa;udc;pdl)


Non accenna ad attenuarsi il terremoto politico che, ormai da giorni, mette a dura prova la solidità delle fondamenta del centrodestra siciliano.
Dopo l’azzeramento della Giunta regionale ad opera del presidente Raffaele Lombardo, nel Pdl si è scatenato il finimondo.
La corrente che fa riferimento al sottosegretario Gianfranco Miccichè ha annunciato autosospensioni in massa dal partito, in risposta alla scelta dei vertici romani e isolani di sanzionare i tre assessori - Bufardeci, Cimino e Gentile - che faranno parte del Lombardo-bis.
In provincia di Siracusa, gli esponenti politici "amici" di Titti Bufardeci, che hanno deciso di autosospendersi dal Pdl, sono addirittura una sessantina. Tra di loro figurano assessori, consiglieri comunali e provinciali. E persino il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, si è chiamato fuori dal partito.
Nell'Agrigentino hanno espresso piena solidarietà a Michele Cimino, autosospendendosi, il primo cittadino di Licata, quello di Burgo, quattro consiglieri del Comune capoluogo e due assessori provinciali.
Non inferiore la solidarietà dimostrata dai propri sostenitori a Luigi Gentile, il quale assieme a PippoScalia pare possa fare affidamento in una settantina di consiglieri comunali dei diversi centri della provincia. Capoluogo compreso.
Anche a Trapani si sono avvertite le scosse di questo sisma politico, che tanto danno si appresta a fare al'apparato del Pdl siciliano: Giulia Adamo e Toni Scilla, deputati all’Ars, hanno fatto sapere che usciranno ufficialmente dal partito dopo le elezioni europee.
Le onde sismiche si sono estese anche dalle nostre parti, ma sembra che qui ad essere investiti dalle "macerie" non siano elementi del Pdl, ma rappresentanti dell' MpA nei consigli della Provincia e del Comune di Messina.
A Barcellona, invece, tutto sembra restare come prima: regna l'ormai tradizionale tiepidezza politica, insufficiente a scaldare gli animi. Almeno per quanto riguarda la politica regionale.

UNA MELA D'ORO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO




S'è sempre detto :"Una mela al giorno toglie il medico di torno". E c'è chi ci crede e chi no. In dialetto chiamiamo - o per lo meno chiamavamo - la mela puma:
per cui a tradurre il detto avremmo detto:"na puma o jornu leva u dutturi di 'ntornu"
Ma adesso, col progresso, c'è qualcosa di più: la "puma" diventa d'oru e ci può salvare dall'infarto.


Ecco la notizia, fresca di stampa:

ROMA
-"A pumadoru" ci salverà. Dagli attacchi al cuore, dal grasso che si accumula nelle vene. Scienziati britannici hanno ridotto l'italianissimo frutto rosso in pillole per contrastare l'accumulo di grassi nelle arterie: è un integratore in compresse che avrà il nome di Ateronon e che, dicono, ha la proprietà di impedire al colesterolo cattivo di accumularsi nel sangue e causare infarti ed ictus. Ne basta una al giorno, per togliere l'infarto di torno.

lunedì 1 giugno 2009

IL FRONTE NAZIONALE SICILIANO BACCHETTA I SICILIANI GASPARRI E VIZZINI per avere proposto una legge antisiciliana

L'FNS ritiene provocatorio, antidemocratico, antisiciliano ed antiautonomista il contenuto del recentissimo Disegno di legge di riforma costituzionale presentato al Senato della Repubblica Italiana dal Capo Gruppo del Popolo della Libertà, Maurizio GASPARRI, dal Vice Presidente Vicario, Gaetano Quagliarello e dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali, Carlo Vizzini.
" Ed è, forse -si legge tra l'altro in una nota - da considerare, senza mezzi termini, una iniziativa, peraltro inopportuna, finalizzata a decidere le sorti della rissosità interna a questo o a quello schieramento politico. Ma che, in sostanza, tende a sottrarre al Presidente della Regione in carica quelle facoltà che il Popolo Siciliano, nell'eleggerlo,gli ha conferito, in forza della legge costituzionale del 2001. Una legge, questa, che, com'è noto, aveva "RIFORMATO", a sua volta, l'articolo 10 dello Statuto Siciliano."
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"A prescindere dalle riserve dell'FNS sulla non riformabilità dello Statuto Siciliano e dovendosi, comunque, tirare in ballo l'intero corpo legislativo vigente anche in Sicilia - si puntualizza nel documento - il nuovo Disegno di legge (che sarebbe bene definire anti-Lombardo) contraddice lo scopo principale della legge del 2001, che era, appunto, quello di dare risposta alla esigenza di assicurare governabilità alla Regione Siciliana, attraverso un presidente eletto democraticamente, liberamente e direttamente in tutta la Sicilia a da tutto il Popolo Siciliano".
L'FNS conclude dicendosi
"convinto della validità della propria scelta, che è quella di non essere nè "CON" LOMBARDO nè "CONTRO" LOMBARDO, ma all'esclusivo servizio del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Quel Popolo Siciliano che, se è necessario, sa anche ribellarsi alle prepotenze e alle prevaricazioni".

QUANTI SUGGERIMENTI....PURCHE' SIA VITTIMA:

"Se Berlusconi fosse gay, tutto sarebbe in ordine"
Scrive IL FOGLIO di Giuliano Ferrara

"Se Berlusconi fosse gay, se le sue feste avessero lo charme discreto di casa Armani o il sapore un po’ trasgressivo di una serata firmata Dolce & Gabbana, non staremmo qui a domandarci se e come si debba difendere il suo stile di vita da una serie di sospetti, di attacchi, di inquisizioni, di stupori planetari."...


"Potrebbe essere, la parte del gay ventilata dal buon Giuliano, un'opzione conveniente?....
" (BLOG)
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La Santanchè rivela a Libero
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«Veronica Lario ha un compagno»
«È il capo del servizio di sicurezza di Villa Macherio»
ROMA - «Il presidente non ha sfasciato nessuna famiglia, ma è Veronica Lario che da molto tempo ha un compagno». Il nome? Alberto Orlandi, 47 anni, capo del servizio di sicurezza di Villa Macherio. Lo afferma Daniela Santanchè in un'intervista a Libero. Secondo la leader del Movimento per l'Italia, Berlusconi «ha tentato di tutto per tenere ugualmente in piedi la famiglia. Ha rinunciato ad avere al fianco la sua donna, ha accettato che l'Italia non avesse una first lady, ha messo da parte il suo orgoglio di uomo. Con la moglie ha fatto un patto: andiamo avanti, non sfasciamo tutto, ha pensato ai figli, ai nipotini. Insomma, ha fatto quello che pochi uomini, soprattutto nelle sue condizioni, avrebbero il coraggio di fare. Ha accettato ciò che pochi uomini accettano. Cosa gli sarebbe costato divorziare e rifarsi una famiglia, un amore? Il battito di un ciglio e la questione era risolta. E invece nulla».
"O forse sarebbe più conveniente la parte imposta dalla Santanchè?...

In questo caso la bella delatrice meriterebbe d'essere riportata agli onori di qualche ministero. Ci sarebbe in vista quello della Salute Etccì.ì.ì"
(BLOG)


Intanto il Corriersera ci fa sapere:

"Ma chi è Alberto Orlandi
, la guardia del corpo che fino a sa­bato ha lavorato nel completo anonimato? Di lui si sa che ieri si è dedicato al lavoro, come sempre negli ultimi anni. Le voci però, quelle di una sua re­lazione con Veronica, gli erano arrivate all’orecchio già da tem­po. E lui, in passato, ha sempre ripetuto la stessa cosa, di sen­tirsi «amareggiato e dispiaciu­to per quei pettegolezzi, per le maldicenze che qualcuno met­te in giro». Battute che ha sem­pre liquidato così: «Tutte robe inventate».
Chi lo conosce, parla di Or­landi come di un professioni­sta «particolarmente serio e ri­servato». Non potrebbe essere altrimenti, visto che da sette an­ni è il responsabile della sicu­rezza per la (ex) moglie di Ber­lusconi. È lui a guidare il grup­po di bodyguard che sorveglia 24 ore su 24 la villa di Mache­rio e segue ogni movimento di Veronica Lario".

CLICCA,CLICCA e vedrai che faccia tosta***V***
Voli di Stato, Palazzo Chigi giustifica la presenza di ospiti: «È senza costi aggiuntivi»

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Viaggio in questione con Apicella --- Ma tra le foto di Villa Certosa ci sono scatti...

PROBLEMI SPICCIOLI, MA ANCHE SECCANTI: Sarà questa la ragione per cui vengono trascurati?


Vedete questa transenna?
E' stata collocata alla fine di aprile per "proteggere" quel buco formatosi nella via Cambria, in prossimità del supermarket Sigma di Militi.
Dicevo per proteggere il buco e non i passanti, perchè evitando che ci passino di sopra gli automezzi di transito, avvenga ciò che era accaduto qualche mese prima in via Madia: la creazione d'una voragine larga un metro, dove era sprofondata una macchina.
Si noti che ho scritto avvenga e non avvenisse, perchè ancora la transenna col relativo buco è là, nonostante sia trascorso più di un mese da quando il Comune è intervenuto per la "protezione" (incivile. è il caso di dirlo) sopra accennata. Questo per dire che, purtroppo, pur non mancando le segnalazioni, a Palazzo Longano sembra prevalga l'abitudine di dimenticare e quindi trascurare i problemi spiccioli, persino quando si rischia di farli diventare grossi, com'è avvenuto per il buco via Madia.
A proposito di buco, mi sovviene che percorrendo via Cambria, un po' più a monte di quello transennato, se n'è formato un altro, al centro della carreggiata, profondo come quelli già segnalati. Ciò pare sia determinato da un difetto esistente in queste strade: lungo il percorso della rete fognaria, sotto il manto della strada, in diversi punti a fianco della conduttura c'è il vuoto. Di ciò, i nostri tecnici comunali se ne saranno accorti, ed è probabile che stiano ancora studiando la "strategia" più adatta per intervenire. Dato il tempo impiegato in tali studi, sorge il sospetto che si tratti di problema difficile a risolversi... A meno che...

fra' Galdino

ED E' POLEMICA SULLA NOMINA DEGLI SCRUTATORI


Riceviamo questa lettera aperta da parte del dott. Pippo Biondo, che, come avevamo scritto giorni fa, ha preso a cuore il problema della scelta degli scrutatori per il referendum, avvenuta nel nostro Comune, tenendo conto delle nuove direttive che consentono la nomina su indicazione dei consiglieri, senza dare spazio alla discrezionalità che, come è avvenuto in altri Comuni, ha fatto optare per il sorteggio.
Riportiamo il contenuto della lettera integralmente: in attesa che, attraverso un possibile dibattito, si chiarisca fino in fondo la questione.

"Come già annunciato Sabato 30 Maggio c/o il Palazzo Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto si è proceduto alla "NOMINA" degli scrutatori per il referendum. Alla faccia di tutti coloro ( 4750!!!!) che, a suo tempo, si erano iscritti in apposito albo, i consiglieri comunali,- nella formalità la Commissione Elettorale composta dall'assessore Genovese e da 3 consiglieri 2 della maggioranza ed 1 dell'opposizione, ma è solo una distinzione anch'essa formale visto che hanno condiviso appieno il metodo,- hanno fatto le "loro" segnalazioni e così "nominato" questi benedetti scrutatori. Non è bastato il civile mio intervento che sottolineava come fosse assolutamente "DISCREZIONALE" la suddetta "NOMINA" e che così facendo chi non conosce un consigliere, un assessore, il sindaco o qualche funzionario, o chi li conosce ma non vuole svendersi per circa 100 euro di sicuro viene automaticamente escluso dalla nomina. Devo dire che tutti i membri della Commissione Elettorale si sono appellati alla legge che consente questo metodo ma che tuttavia non esclude il SORTEGGIO. Purtroppo, però, come dicevo, è stato tutto invano! Già i nomi erano stampati così come il verbale, forse il fuori programma sono stato proprio io.... E la stampa? Questa lettera la mando anche anche ad un giornale locale e al blog del volenteroso Cilona che onora ancora il mestiere di giornalista. E' possibile che la stampa non spenda una riga d'inchiostro su questo scandaloso episodio? E' possibile che si debba esporre personalmente per CHIEDERE alla politica di non MERCIFICARE il proprio essere anche per solo 100 euro? e non parliamo della politica, con la "p" minuscola, perchè si è davvero in piena decadenza se si assiste ad un "mercato degli scrutatori"... E dire che nella Commissione Elettorale si è tentata una difesa della scelta appellandosi all'unanimità, al consenso avuto dagli elettori e ancora una volta alla LEGGE. Peccato che una miriade di Comuni abbiano preceduto la nomina con un regolare SORTEGGIO!!!!!! Con o senza unanimità e senza tradire la LEGGE. Devo anche dire che mi sono anche preso un rimbrotto da un consigliere del PD (?), ancora non c'è il gruppo, e che un consigliere della destra mi ha liberamente confessato che la quota di ognuno di loro era 3. E così nella CIVILE e DEMOCRATICA Barcellona accade anche questo"
... Dott. Giuseppe Biondo

domenica 31 maggio 2009

DUE LETTERE DELLO STESSO AUTORE A CONFRONTO: QUANTA DIFFERENZA DI STILE E DI ORTOGRAFIA!

Scritte da una sola mano o da più "mani"?
Notate quanta correttezza c'è nella lettera a Noemi e quanti sono gli strafalcioni nella lettera al "Corriere": soprattutto nella seconda parte, dove gli errori sembrano fatti ad arte.


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Gino Flaminio con Noemi Letizia
Gino Flaminio con Noemi Letizia
Dopo essere stato oggetto di discussione e anche di tante accu­se ora dico quello che penso. La mia verità e il mio pensiero per quello che può interessare.
Tutto incomincia con un intervista di 2 giornalisti che tengo a precisare, sono stati loro a cercare me. Mi chiedono di Noemi e della nostra storia d’amore, Dicendomi che avrebbero fatto solo alcune domande su di Noi. I Giornalisti di REPUBBLICA mi chiedono di fare un video dove loro mi avrebbero fatto delle domande. Ho detto solo la verita. Da quel video si scatena il putiferio, ce chi dice che sono stato Diffamatorio, Falso e uno che vuole solo apparire per fare soldi. Ora dico io, cosa e chi ho diffamato? Premetto non ho preso né chiesto un centesimo da REPUBBLICA (ma mi sono stati offerti da qualche altro giornale per l’incomodo).

Ma mi sento solo usato e strumentalizzato contro qualcuno o qualcosa. Ora apro gli occhi e riesco a capire tutto mentre me ne dicono e fanno di tutti i colori, che sono un pregiudicato (cosa vera ma è stato un unico episodio dove me ne sono pentito amaramente per il Dolore dato alla mia famiglia e sia per il gesto compiuto, e comunque ho pagato il conto con la giustizia) poi mi dicono che sono un cammorrista, Boss, Bugiardo, Leader di Sinistra, Falso, Diffamatore, insomma una schifezza di uomo. Ma si rendono conto cosa dicono? che centra tutto questo? PURA FALSITA! Vorrei tanto QUERELARE ma purtroppo non posso permettermi un avvocato penalista.

IL MIO PUNTO DI VISTA sono stato usato da qualcuno che non potendo attacare L’uomo del popolo (così io chiamo il PRESIDENTE) Usa un Gossip un Pettegolezzo, la mia storia d’amore con Noemi. Ora stanno insinuando che lui ha avuto rapporti di SESSO cosa che escludo a priori e impossibile! conoscendo Noemi è i suoi valori. Possibile che l’uomo del Popolo non possa avere una sua vita privata? Che male c’e ad essere amico di una famiglia normale? Questa e la cosa bella lui è diverso dai soliti politici lui è amico di tutti degli Chef, Operai, Dipendenti, Mendicanti, Poveri insomma di TUTTI. Sono Dispiaciuto per quello che si è venuto a creare non lo avrei mai immaginato. Chiedo Scusa pubblicamente a Noemi e Tutti per il Clamore che ha suscitato la nostra storia D’amore e le auguro tutto il BENE DI QUESTO MONDO. Questa è la pura verità. per il resto vi prego tutti di lasciarmi in pace.

Luigi (Gino) Flaminio (Da "Il Corriere della Sera")

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Il ragazzo ieri in redazione con una lettera scritta a mano
«Ho raccontato solo quelle telefonate, non immaginavo tutto questo»


NAPOLI (31 maggio) - Gino Flaminio, l’ex fidanzato di Noemi Letizia, si presenta al Mattino a mezzogiorno di ieri per consegnarci una lettera. L’ha scritta a mano, chiede la pubblicazione «per dire che mi hanno usato, che mi hanno messo in mezzo». Parla della prima intervista a Repubblica, del servizio per Novella 2000 e della foto sul Giornale dove riceve cinquecento euro da un giornalista per un’intervista. Lo accompagna il padre Antonio: «Non posso permettermi un avvocato per difendere mio figlio».
Cara Noemi
da giorni desideravo scriverti per raccontarti il mio punto di vista su questa incredibile vicenda che ci vede coinvolti. E ho deciso di farlo attraverso le colonne del Mattino.
Voglio raccontarti, con parole semplici, la mia verità. In questi giorni è stato detto e scritto di tutto. È stato detto che sono un camorrista, un boss, un bugiardo, un leader di sinistra, un diffamatore. Insomma, una schifezza di uomo. E un pregiudicato. Questo è vero, ma non ho mai fatto un giorno di carcere. Ho fatto un unico errore, quella rapina al Rettifilo, e me ne sono pentito amaramente. Per il dolore provocato ai miei genitori, e non solo a loro.

Devo farti una premessa: nel video realizzato dai giornalisti di Repubblica, che mi hanno cercato per chiedermi di te e della nostra storia d’amore, ho detto la verità, ma non ho diffamato nessuno. In quel video ho raccontato solo delle telefonate che hai ricevuto dal presidente del Consiglio Berlusconi.
Ma non so, nè potevo sapere, se la tua famiglia aveva avuto già contatti, in precedenza, con il presidente del Consiglio. Dopo quel video si è scatenato un putiferio. È stato detto che avrei preso dei soldi: semmai sono stati altri ad offrirmene, per avermi «scomodato».

Ora apro gli occhi e riesco a capire tutto. Le mie parole sono state strumentalizzate: da qualcuno che, non potendo attaccare l’uomo del popolo - così io chiamo il Presidente - per il suo lavoro, usa l’arma del gossip, del pettegolezzo.
Qualcuno ha addirittura insinuato che tu abbia avuto rapporti di sesso con Berlusconi. Conoscendo te, e i tuoi valori, so che questo è impossibile. D’altra parte, che male c’è se il capo del governo è amico di una famiglia normale? Questo fa parte della sua vita privata. Ma è di noi, cara Noemi, che voglio parlare. Sono dispiaciuto per tutto quello che si è venuto a creare. Non lo avrei mai immaginato.

Ti chiedo scusa pubblicamente, e chiedo scusa a tutti per il clamore suscitato dalla nostra storia d’amore. Ora ti auguro tutto il bene del mondo. La nostra storia è finita per decisione di entrambi, ma è finita bene, senza litigi e senza rancori. Come finiscono, purtroppo, tante storie di ragazzi innamorati.

L’unico rammarico: la nostra ultima telefonata, quella del gennaio scorso, nella quale ci siamo rinfacciati a vicenda di meritare di più. Quell’ultima burrascosa telefonata potevamo evitarla. Ma la nostra storia non è finita per colpa di Berlusconi o di chiunque altro. È finita quando ci siamo accorti di non essere fatti l’uno per l’altra.

Questa è la verità e non voglio più aggiungere nulla. Ora voglio soltanto essere lasciato in pace, da tutti.

GINO FLAMINIO
(Da "Il Mattino")

IRIS ISGRO' IN UNA MOSTRA RETROSPETTIVA ORGANIZZATA DA "GENIUS LOCI"

NATO A S.PIER NICETO, FU IN REALTA' UN VERO BARCELGOTTESE

Organizzata dall'Associazione "Genius Loci", in collaborazione con la Pro Loco, aprirà sabato prossimo, 6 giugno, una mostra retrospettiva dedicata al pittore Iris Isgrò, recentemente scomparso all'età di 85 anni, dopo avere dedicato la propria vita ad un intenso lavoro d'arte in massima parte ispirato dalla nostalgia per un mondo cittadino - usi, costumi, personaggi, luoghi - ormai scomparso. Le sue opere, fortemente espressive, in parte divenute proprietà di privati, per la rimanente parte custodite in quella che fu la sua dimora terrestre, daranno agli organizzatori la possibilità di spaziare nella scelta dei pezzi da esporre in occasione di questo interessante revival, che presso la Galleria dell'ex Monte di Pietà sarà inaugurato dal sindaco Candeloro Nania. Seguiranno interventi del presidente della Pro Loco, Gino Trapani, di Luigi Lo Giudice, Andrea Italiano, Emilio Isgrò. Sarà inoltre proiettato un "video" sul maestro Iris, la sua vita tra lavoro ed arte. La manifestazione inaugurale della "Retrospettiva" sarà introdotta da Marcello Crinò, che assumerà il ruolo di moderatore durante gli interventi, La mostra potrà essere visitata dal 6 al 14 giugno, di pomeriggio, dalle ore 17,30 alle 20,30; la domenica la Galleria sarà aperta anche in orario antimeridiano.

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