giovedì 4 giugno 2009

IL SEI ROSSO SI', IL SEI POLITICO NO. NON TUTTI I GENITORI SONO D'ACCORDO PER IL ROSSO


Secondo la legge scolastica vigente - quella voluta dalla Gelmini - basta riportare un solo 5 in una qualsiasi materia per avere assicurata la bocciatura. E ciò vale per tutti gli alunni della scuola media inferiore, compresi quelli che sono meritevoli in tutte le altre materie.
Ora che si avvicina la fine dell'anno scolastico e che i docenti sono chiamati ad esprimere il giudizio conclusivo, ecco che il problema della linea ferrea prospettata dalla Gelmini si presenta con tutta la sua asprezza.
Tanto che presidi ed insegnanti - avvertendo l'allarme secondo cui, seguendo tale criterio, si verrebbe a dover bocciare quasi il 50% degli studenti - hanno creduto opportuno orientarsi verso qualche escamotage che potesse salvare capra e cavoli: evitare cioè la bocciatura, senza tuttavia regalare la promozione. Al fine di evitare che, all'atto del giudizio, la linea dura venga ammorbidita con la chiusura di più di un occhio per non fare perdere l'anno a tanti alunni, hanno inventato il cosiddetto 6 rosso, che praticamente diventerebbe cinque solo nel momento in cui, a settembre, il ragazzo non si presentasse a riparare.
Arrotondando per eccesso le insufficienze facendole diventare dei "finti" 6 gli studenti "in bilico" avrebbero la possibilità di passare l'anno con "riserva". E infatti, come assicurano i consigli scolastici, la promozione non sarà di certo regalata: il 5 diventerà un "6 rosso" ma la carenza dello studente verrà comunque segnalata alla famiglia e dovrà essere recuperarta prima dell'inizio dell'anno scolastico successivo. Chi non passerà il test di verifica potrà comunque iniziare l'anno successivo con un debito, a differenza che nelle scuole superiori dove l'ammissione all'anno successivo dipende invece dall'esito più o meno positivo delle prove di verifica sulle materie in cui si è insufficienti.
Per quanto generoso, questo ripiego non piace a moltissimi genitori, i quali paventano la necesità di dovere "sacrificare" denaro e vacanze per dare ai propri figli la possibilità di pagare "il debito" frequentando lezioni riparatorie.
Ma allora questi genitori, in definitiva, cosa vorrebbero, che si tornasse all'ormai remoto sei politico? Una commissione di classe tutt'al più può arrotondare qualche voto, e soltanto se lo studente ha acquisito una media decente, appunto perchè in questo caso la bocciatura sarebbe torppo severa ed iincongrua. Ma più di questo non dovrebbe fare.

fra'Galdino

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