sabato 31 ottobre 2009

GRANDE SINTONIA TRA FRONTE NAZIONALE SICILIANO E FOCUS TRINAKRIA SULLA PIENA REGIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA IN SICILIA


Il Gruppo Sindacale du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti”
nella sua articolazione per i lavoratori della Scuola, in un comunicato, valuta favorevolmente la
recente presa di posizione di FOCUS TRINAKRIA, think tank indipendentista
progressista a sostegno della meditata proposta riguardante la piena regionalizzazione della Scuola Siciliana di ogni ordine e grado. Secondo i lavoratori del settore iscritti
a F.N.S. occorre a questo punto un complessivo, immediato operoso “ripensamento” delle
politiche nella e sulla scuola siciliana".
.
"Da tempo - continua il documento - è evidente che tra i tanti schieramenti politici che si
occupano di scuola sono davvero pochi quelli che conoscono le reali dinamiche
che agiscono all’interno del mondo dell’Istruzione.
Ciò è ancor più vero in Sicilia dove però si fa un gran parlare di scuola.
TUTTI a parole si stracciano le vesti a difesa della scuola e dei suoi lavoratori (
docenti ed ATA ) ma poi in concreto , quando dalle parole , dagli slogan si deve
passare ai fatti, non esistono proiezioni realmente “alternative” al
negativo paradigma attuale di “riforma”.

F.N.S. afferma di porre la scuola al centro del suo impegno politico.
perchè "non può esistere una Sicilia del Futuro ancorché
auto-determinata senza una scuola vocata ai reali bisogni
della nostra società".
Quanto poi alla accennata proposta di FNS sulla piena regionalizzazione della scuola siciliana si nota, con dispiacere,che ancora "trova resistenze anche tra coloro che però hanno invocato e/o perorato l’intervento ( giusto, sacrosanto) della Regione quando si è trattato di
lenire i tagli sul precariato".
"Occorre, ora, che costoro siano chiari e non si rcordino della nostra Specialità Statutaria solo quando c’è da batter cassa!" E che "i tanti Siciliani di tenace concetto, sgancino il destino della scuola siciliana da quello della scuola aziendalista che si va diffondendo nel resto d’Italia".
Essendo "giunto il momento di dare vita, secondo un progetto condiviso, legato
anche alle prerogative statutarie siciliane, ad una scuola capace di
essere laica, realmente gratuita, finalmente formante e formativa,
democratica e parimenti consapevole del nostro background storico di
Popolo e Nazione millenaria e riconosciuta".

ANCORA DIATRIBE SULLA SOPPRESSIONE DELL'ESA. PREOCCUPAZIONE TRA I LAVORATORI DELL'ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO, NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DEL GOVERNO


Tra qualche mese, l'Ente di Sviluppo Agricolo, ritenuto ormai obsoleto, dovrebbe essere soppresso. Lo stabilisce un decreto regionale, inserito nella manovra correttiva per l'esercizio finanziario 2009, firmato dall'assessore al bilancio Roberto Di Mauro, il quale motiva la decisione facendo riferimento "all'esigenza di risanare e razionalizzare la spesa pubblica regionale"
L'imminente cancellazione di un ente, nato oltre trent'anni fa e operante nel settore più specificamente vitale dell'Isola, con un personale specializzato a tempo determinato e stagionale, ovviamente ha suscitato reazioni diverse. Favorevoli tra chi, negli ultimi anni, ha ritenuto ormai spenta la carica operativa dell'Ente, assolutamente contrarie per chi - personale e funzionari - con questo Ente ha continuato a vivere e convivere.
Si paventa la perdita di lavoro per oltre un migliaio di lavoratori, di cui la metà precari e quindi non fruibili della cassa integrazione.
Tale prospettiva ha subito allarmato i sindacati, che hanno chiesto al Presidente Lombardo di convocare subito le parti interessate per un chiarimento, che non può limitarsi alle semplici rassicurazioni offerte da chi ha firmato il decreto, l'assessore Di Mauro, secondo cui il governo tutelerà il lavoro del personale, sia quello a tempo indeterminato sia quello stagionale.
La questione sullo scioglimento dell'Esa - Esa sì, Esa no - si trascina ormai da anni.
Già un primo tentativo di scioglimento s'era formalizzato nell'ottobre dello scorso anno, quando il capogruppo del Pdl a sala d'Ercole, Innocenzo Leontini (Fi), chiese alla commissione di elaborare una risoluzione per dare vita a un ddl per la soppressione dell'Esa.
Contrario in maniera assoluta si pronunciò allora il vicepresidente dell'Ars, Santi Formica (An) che addirittura auspicò il rilancio dell'ente di sviluppo agricolo. "Anche per salvaguardare la sorte dei 540 operai precari, ma soprattutto perché - aveva spiegato il rappresentante di AN - è davvero paradossale che si adotti tale provvedimento a fronte degli annunci più volte sbandierati circa l'intenzione di voler rimodulare il pianeta delle società regionali proliferanti come funghi in questi anni, che rappresentano veri 'mangiasoldi. con bilanci milionari che spesso servono solo a pagare esperti, consulenti e consigli di amministrazione".
Sulla stessa lunghezza d'onda si pone - ovviamente - la reazione del Presidente dell'Esa, Roberto Materia, il quale si dice "preoccupato per le conseguenze del decreto che a suo giudizio non assicura la tutela dei lavoratori dell'ente che da tre anni amministra. ”La chiusura dell’Esa - sostiene Materia - non comporterebbe nessun risparmio per le casse regionali".

Eppure l'ESA, in una contingenza così grave, quale quella determinata dall'alluvione in provincia di Messina, potrebbe assumere un ruolo importante, se inserito in un serio programma di risanamento idrogeologico delle colline, che sovrastano o insediano numerosi abitati a rischio.

A questo punto, anche un ente lasciato in stand-by può essere rivalutato e rimesso in azione.

venerdì 30 ottobre 2009

MULTE PER 22 MILIONI DI EURO A 22 "PASTAI", PER AVERE ARCHITETTAO UN CARTELLO SUI PREZZI DEL LORO PRODOTTO


DOVE FINIRANNO QUEI SOLDI? NELLE TASCHE DI CHI LI HA SPESI IN PIU'?... D'OBBLIGO E' IL DUBBIO


ROMA (29 ottobre) - Il Tar del Lazio ha confermato le multe inflitte dall' Antitrust
alla fine dello scorso febbraio a 22 società alimentari e due associazioni per aver creato un “cartello” per i prezzi della pasta. Le multe superavano i 12 milioni di euro complessivamente e variavano dai 5 milioni di euro circa (la più alta, inflitta a Barilla) ai 1.000 euro (la più bassa inflitta a Unione alimentare

Secondo l'Autorità garante della concorrenza le aziende hanno creato un'intesa restrittiva della concorrenza, nel periodo che va da ottobre 2006 a marzo 2008 per concertare gli aumenti del prezzo di vendita della pasta secca di semola da praticare al settore distributivo.

Le aziende multate sono: Barilla (5,2 mln), Amato (405mila euro), Colussi (748mila euro), De Cecco (1,7 mln), Divella (1 mln circa), Garofalo (395mila euro), Nestlè (105mila euro), Rummo (529mila euro), Zara (89mila euro), Be
rruto (50mila euro), Delverde (149mila euro), Granoro (401mila euro), Riscossa (103mila euro), Tandoi (359mila euro), Cellino (49mila euro), Chirico (218mila euro), De Matteis (143mila euro), Di Martino (30mila euro), Fabianelli (37mila euro), Liguori (137mila euro), Mennucci (60mila euro) La Molisana (86mila euro).
«Una vittoria del Codacons e dei consumatori italiani». Così Carlo Rienzi, alla guida dell'associazione dei consumatori, commenta la decisione del Tar del Lazio. «Nel 2008 abbiamo più volte denunciato all'Autorità come i prezzi al dettaglio della pasta crescessero senza alcuna ragione, mentre il costo del grano diminuiva sensibilmente (fino al -62%) - spiega Rienzi - una speculazione ora confermata dalla giustizia, che ha determinato un dann
o non indifferente per le famiglie italiane, ognuna delle quali nel 2008 ha speso 140 euro in più solo per gli aumenti ingiustificati su pane e pasta. Euro in più che ora devono essere restituiti ai consumatori: invitiamo i cittadini che hanno conservato scontrini o altri documenti che attestino l'acquisto nel periodo 2006/2008 di pacchi di pasta delle aziende multate, a chiedere dinanzi ai giudici di pace il rimborso delle maggiori somme pagate a causa del cartello anticoncorrenza».
Notizia tratta da:
testata


Fin qui, la notizia, che praticamente dà atto che, prima o poi, se c'è qualcuno che ci difende, la giustizia arriva.
Tuttavia, lasciatemelo dire, la stessa notizia ha una scodinzolata del Codacons che fa un po' ridere, per non piangere, allorchè cerca di farci intendere che gli euro sganciati dalle aziende multate potranno tornare nelle tasche dei consumatori.
"Basterebbe recuperare gli scontrini con cui "riscontrare" la nostra spesa per l'acquisto della pasta, presentarli al giudice di pace, chiedere il rimborso del mal tolto e tutti saremmo soddisfatti, felici e contenti.
E dove sono gli scontrini? Li vogliamo cercare?

Chissà dove andranno a finire, in realtà, tutti quei soldi....

giovedì 29 ottobre 2009

Le Boutades del ministro Altero Mattioli


Il Ponte sullo Stretto "alle casse pubbliche non costa una lira". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli nel corso di un dibattito sul piano di mobilità a Roma. "A parte i lavori a terra - ha detto Matteoli - tutta l'opera è costruita attraverso il project financing.
Il ministro Mattioli con questa sua affermazione dimostra in maniera lapalissiana di non essere un bugiardo. Infatti lo Stato Italiano, se dovesse costruire il ponte sullo Stretto, non spenderebbe lire, ma soltanto Euro.
E naturalmente nell'ordine di miliardi.
Dove li prenderebbe non lo dice, visto che non può essere a conoscenza, essendo rimasto ancora con la mente nel secolo passato, quando ancora l'euro non esisteva.

UNA NUOVA SOCIETA' PER GUARIRE LA POLITICA IN ITALIA




Finalmente, sulla scena politica italiana, fanno capolino uomini nuovi che intendono indicare un nuovo percorso, che garantisca "cambiamento e buon governo"

I nomi: Francesco Rutelli, Bruno Tabacci, Massimo Cacciari. Mai sentiti prima.
Il percorso: "un serio progetto politico democratico, liberale, popolare, di cambiamento e buongoverno". Mai sentito se non una volta: quando Berlusconi presentò il "Polo del buon governo".
Quindi tutto, o quasi tutto, nuovo di zecca, in grado di salvare quest'Italia "di dolore ostello". Meno male, quasi non ci credevo più che si potesse uscire da questo cul di sacco in cui anche Rutelli, Tabacci e Cacciari ci hanno cacciato.


MENTRE AL NORD LE FERROVIE DANNO IL MEGLIO, IN SICILIA OGNI GIORNO TI TOCCA IL PEGGIO


(ASCA) - Roma, 28 ott - Dal 13 dicembre prossimo da Roma si potra' raggiungere Milano e viceversa in treno attraverso l'alta velocita' in 2 ore e 59 minuti. Il presidente delle Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta e l'amministratore delegato, Mauro Moretti, hanno presentato oggi a Roma le nuove iniziative per l'alta velocita' che, sempre al 13 dicembre prossimo, vedra' completata l'intera rete lungo il tratto ferroviario Torino-Milano-Napoli-Salerno. Oltre a cio' le Fs raddoppiano l'offerta con il nuovo servizio Freccia argento, che unisce la rete tradizionale con quella dell'alta velocita'.

L'evento verra' festeggiato, il 13 dicembre prossimo, con la messa a disposizione da parte delle Fs di biglietti a 2 euro e 59 per la Milano-Roma e 4 euro e 10 centesimi per la Torino-Roma, per posti limitati, per determinati orari e per la sola giornata.

E' chiaro che tutto ciò - fortemente positivo - vale per quella parte d'Italia che non ha nulla a che vedere, nè con le regioni del Sud, nè tampoco con la Sicilia. Anzi, per la nostra bella Isola, che non sarà completamente Italia se non quando si sarà costruito il PONTESULLOSTRETTO - campa cavallo - ci sono soltanto le briciole d'una sbriciolata rete ferroviaria, per la cui modernizzazione, quasi tre lustri or sono, s'erano intrapresi i lavori per il raddoppio dei binari e costruiti nuovi scali - emblematiche le stazioni di Milazzo e di Barcellona - per ora trovarseli interrotti i primi e declasssati i secondi.
Se poi si tiene conto di ciò che riferiscono gli utenti costretti a utlizzare i treni che percorrono la "nostra" ferrovia, a volere fare la differenza con le innovazioni del nord si rimane allibiti

CLICCA:

Ferrovie siciliane (ed altri links correlati)

mercoledì 28 ottobre 2009

ALTRO CHE RIPRESA: C'è fame e disoccupazione



"Diminuisce il reddito disponibile lordo delle famiglie italiane, calano il potere d'acquisto, le spese per consumi finali e gli investimenti fissi lordi. Diminuisce anche la propensione al risparmio. È il quadro delineato dall'Istat nell'indagine riferita al secondo trimestre 2009".

Questo avviene in un momento in cui, cercando di nascondere il sole con le reti. il nostro Governo vuol far credere che la crisi che sta ancora attanagliando il mondo sia in via di soluzione. Addirittura s'è cercato di mettere in testa agli Italiani ( mediante le iniezioni di ottimismo di un premier cui, in casa sua, non manca il pezzo di pane quotidiano) che in Italia si sta meglio che altrove. Solo che i fatti con estrema crudezza dicono il contrario.
Sotto: uno dei tanti episodi di disperazione che il cavaliere dovrebbe capire meglio.

Ha cercato di rapinare un ufficio postale minacciando la cassiera con un cacciavite e poi è scoppiato in un pianto dirotto. E' quanto è accaduto ad Antonio M., calabrese residente a Genova, guardia forestale, che alla fine se l'è cavata con 20 giorni di carcere e una multa simbolica di 32 euro.

L'uomo, separato, non riuscendo più a pagare gli alimenti alla moglie e ai figli è entrato, senza baffi finti, né volto coperto, nel primo ufficio postale, ha puntato un grosso cacciavite in faccia alla cassiera e con aria poco convinta, ha detto: «questa è una rapina». La cassiera lo ha guardato e gli ha risposto: «Ma lascia perdere, è meglio se mi consegni il cacciavite».

A questo punto Antonio ha inziiato a piangere e ha raccontato alla cassiera la sua vita fatta di difficoltà. Intanto, un collega della donna ha chiamato il 112.

I carabinieri, giunti sul luogo, hanno trovato il rapinatore in lacrime, la cassiera che lo consolava e i clienti in coda che annuivano comprensivi. All'uomo è stata data una pena simbolica di 20 giorni di carcere e 32 euro di multa per «reato di minaccia», come ha dichiarato il giudice in tribunale.
La notizia è stata riportata da "Il Messaggero"

UNA NOTTATA DI FUOCO: MA CHE COLPA NE HANNO LE POVERE MACCHINE?


Stanotte, ore 2.35.
Avevo preso sonno da qualche minuto.
Una irruente scampanellata mi sveglia.
Qualcuno da dietro la porta d'ingresso grida: "Al fuoco, al fuoco".
E il fuoco c'è davvero.
Nel sottostante parcheggio, due auto bruciano.
Fiamme, sprigionandosi dagli abitacoli, divampano alte; un susseguirsi di piccole esplosioni si associa a quell'allucinante spettacolo.
La mia piccola, cara utilitaria è parcheggiata di fronte a una delle due auto che bruciano.
Devo fare in fretta a toglierla di là.
Cerco di spostarla. Già, dentro l'abitacolo, la temperatura non è più quella della notte, è alta, altissima, come se l'auto stesse da ore sotto il cocente sole di luglio.
"Fai presto!", mi gridano quelli che prima m'avevano sollecitato a spostare il mezzo.
Stento ad innestare la retromarcia e, anzicchè prendermela con la mia agitazione, me la sconto con la povera macchina, pensando quant'è "stronza".
Ed essa sembra intuire e mi fa ingranare la marcia.
Riesco a portarla via.
Poverina è tutta coperta di cenere ed è così accalorata che pare abbia la febbre a quaranta.
Scendendo, la guardo negli occhi - nei fari volevo dire - e m'accorgo che si sono appannati, contorti, ormai accecati.
Stamani l'ho dovuta portare in clinica. Ticket per il cambio dei fari:120 euro. Una quisquilia

Fra' Galdino

martedì 27 ottobre 2009

MARRAZZO SI DIMETTE DA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO


IL GIORNALISTA-GOVERNATORE RICONOSCE DI NON POTERE PIU' RIMANERE IN CARICA
«Le mie condizioni personali di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione. Comunico con la presente le mie dimissioni definitive ed irrevocabili dalla carica di presidente della Regione»
.
Poche righe, ma sufficienti per fare uscire dalla scena politica un uomo che non aveva saputo gestire neppure se stesso, quando invece era stato chiamato a reggere le sorti di una delle più ambite amministrazioni pubbliche: la Regione Lazio.
Oggi, dopo un vano tentativo di ritardare ciò che la gente si attendeva, con questa breve lettera, Piero Marrazzo è diventato, ex governatore.
Non si sta qui a giudicare la reprensibilità del suo comportamento, essendo sufficiente l'avere compreso quanto aspro è il tormento che lo rode dentro.

LA RIFORMA SANITARIA REGIONALE E I SUOI EFFETTI SUGLI OSPEDALI DI MILAZZO E BARCELLONA



Organizzzato dal Comitato Cittadino "La nostra città", si terrà, sabato 31 ottobre, presso il Palacultura" Bartolo Cattafi" di Barcellona, un incontro durante il quale si discuterà sugli effetti che la riforma sanitaria regionale comporterà nei presidi ospedalieri di Barcellona e di Milazzo.
Presiederà l'ing. Amedeo Gitto, componente del Comitato organizzatore. Porteranno i saluti delle loro amministrazioni, il presidente della Provincia regionale, Nanni Ricevuto, e i sindaci di Barcellona, Candeloro Nania, e di Milazzo, Lorenzo Italiano.
Introdurrano i lavori Giuseppe Stancanelli ed Enrico Caratozzolo. Seguirà l'intervento dei politici Giuseppe Laccoto (Presidente Commissione Sanita’ A.R.S.) e Giovanni Ardizzone i (Presidente del Collegio dei Questori all'A.R.S.). Trarrà le conclusioni il sen. Gianpiero D'Alia (Presidente Gruppo UDC al Senato della Repubblica). E' prevista la partecipazione di altri politici, dei Sindaci della provincia, delle Associazioni di Volontariato, dell’Ordine dei Medici e Paramedici della provincia, delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL,CISAL.

BARCELLONA P.G.:SCOPERTA E SEQUESTRATA UNA NUOVA DISCARICA ABUSIVA DI ...MACERIE


Ogni tanto spunta una notizia che riporta essere stata scovata, o nel greto d'un torrente o in qualche altro angolo dela periferia, una discarica abusiva, spesso di materiale di risulta (calcinacci, spezzoni di eternit ed altro residuante) che, sbrigativamente, viene scaricato da chi se ne deve sbarazzare.
Proprio stamani, la stampa ha riferito che una di queste scariche abusive è stata scoperta su un terreno in prossimità dell'Ospedale Pscihiatrico Giudiziario. Ciò, come tutte le altre volte, ha comportato il sequestro dell'anomalo sito e una nuova indagine per l'individuazione dei responsabili di questo ulteriore caso.
Ricordiamo che, tempo addietro, rispondendo ad un'interrogazione consiliare, il sindaco di questa città ebbe modo di chiarire che, per quanto concerne soprattutto il materiale nocivo ( leggi amianto), l'Amministrazione Comunale ha designato un particolare punto di raccolta, necessario per consentire che tale pericoloso residuante venga prelevato, secondo tutte le cautele opportune, da una azienda specializzata, che con il Comune ha un rapporto contrattuale.
Il sindaco, in quell'occasione, ha fatto intendere che tale servizio, essendo molto costoso, rendeva necessaria una preventiva raccolta, non essendo conveniente richiedere, tutte le volte che c'è un po' d'eternit da smaltire, l'intervento della ditta specializzata.
Se quanto abbiamo detto, fidando piuttosto sulla memoria, sia del tutto esatto non sappiamo.
Tuttavia, una domanda la facciamo ugualmente: non sarebbe opportuno pubblicizzare meglio l'indicazione del sito in cui è consentita la raccolta provvisoria del materiale di risulta da smaltire?

lunedì 26 ottobre 2009

SPESSO I TITOLI DICONO SOLO META' DELLA VERITA'


VOGLIAMO PENSARCI NOI A SCOPRIRE L'ALTRA META?


I TITOLI su "la Repubblica.it" di oggi (in grassetto)

L'ALTRA META' (in corsivo)

Franceschini: "Non sono deluso
è una giornata di festa per tutti"
Infatti Bersani ha fatto la Festa a Franceschini e Marino.

A Bersani il "consiglio" del centrodestra
"Adesso superi l'antiberlusconismo"
Bastano i suoi amici a fare la scarpe a Berlusconi.

Tensione nel governo, vertice ad Arcore
"Pieno accordo sulla politica economica".
"Continueranno d'amore e d'accordo a promettere senza mantenere"

Bersani, primo giorno da segretario
"Priorità lavoro e lotta al pre-cariato"
Infatti, Ottobre è il mese che Mentadent e l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, dedicano da 28 anni alla Prevenzione Dentale e alla salute del nostro sorriso, offrendo alle famiglie italiane la possibilità di effettuare una visita di controllo gratuita presso uno dei 12.000 dentisti che aderiscono all’iniziativa.

Napolitano: "Più investimenti

per affrontare dissesto idrogeologico"
A causa delle frane provocate dal dissesto idreogeologico, nelle strade dissestate, aumentano gli investimenti.


Cicchitto: "La nomina (di Tremonti a vicepresidente) sposterebbe gli equilibri di coalizione"
E li trasferirebbe tutti, col carroccio, in Padania.

GOVERNO: PDL CON BERLUSCONI, CONIUGARE RIGORE E SVILUPPO
Io rigoro, tu rigori, egli rigora....Io svluppo, tu sviluppi, egli sviluppa....(prima coniugazione).

PIER LUIGI BERSANI HA SUPERATO LO SCOGLIO DEL 50% ED E' SUBITO SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO


LEALI DICHIARAZIONI D'INTENTO UNITARIO DA PARTE DEI TRE EX CONCORRENTI


Pier Luigi Bersani è il nuovo segretario nazionale del PD.
La massiccia partecipazione alle primarie - circa tre milioni tra simpatizzanti e iscritti - ha stabilito che non ci sarà nessun ballottaggio tra i due maggiori risultati, avendo Bersani superato il varco del 50% dei voti.
Una conferma perciò al precedente esito dei congressi, che è stata accolta dai concorrenti, Dario Franceschini (34%) e Ignazio Marino (14%), con il
fair play proprio di chi non vede più in lui l'avversario politico, ma il segretario con cui operare nel segno dell'unità del partito.
"Con Dario e Ignazio lavoreremo insieme". E' quanto ha subito dichiarato Bersani, secondo cui il PD è un partito "senza padrone".
Analoghe dichiarazioni solidali sono state espresse da Franceschini e da Marino, che subito hanno riconosciuto la legittimità della vittoria riportata dall'ex ministro dell'Economia.
Per quanto riguarda il risultato delle primarie in Sicilia, le proporzioni percentuali sono diverse da quelle generali: Pierluigi Bersani ha ottenuto il 49%, Dario Franceschini il 41% e Ignazio Marino il 7%.

Per il nuovo segretario regionale del Pd, si dovrà ricorrere al ballottaggio tra Giuseppe Lupo (mozione Franceschini) e Giuseppe Lumia (autonomo). Bernardo Mattarella (mozione Bersani), che si e' fermato al terzo posto, ovviamente esce dalla competizione.
Saranno adesso i 180 delegati dell'Assemblea del partito in Sicilia a stabilire la scelta.

clicca:
Primarie Pd, Bersani nuovo segretario: "Ora dobbiamo lavorare insieme"

domenica 25 ottobre 2009

DA MILAZZO C'E' CHI FUGGE PER CERCARE DI RECUPERARE LA SALUTE PERDUTA

..........................................................................MARIA PINO



Vi ricordate di quella signora di Milazzo, che a causa
dell'inquinamento atmosferico, era costretta ad isolarsi in casa e a nutrirsi di patate e riso, perchè sia l'aria, sia il cibo la danneggiavano talmente da rischiare la morte se non sottostava ad una rigida protezione e limitazione?

Cliccate qui, per rinfrescare la memoria:
La storia di Maria, segregata in casa per non morire

Adesso vi dico che cosa ha dovuto fare questa sfortunata signora per migliorare le sue condizioni di salute. Intanto, come già aveva sperato di potere fare, s'è allontanata - anche se con grande dispiacere e sacrificio - dalla propria città - Milazzo - per andare a risiedere in un luogo dall'aria salubre. E, poichè, ciò non poteva essere sufficiente a farla ristabilire ha dovuto cercare cure fuori d'Italia.

Sentite come:

"Sembrava non ci fosse nulla da fare per lei e invece, dall’America, arriva il colpo di scena: un italo-americano si fa mandare le cartelle cliniche, si fa il giro delle sette cliniche e trova la soluzione.
Adesso Maria Pino è quasi guarita: curata negli Stati uniti in una clinica specializzata in agenti inquinanti, può ora condurre un vita abbastanza normale.
Ma non può più tornare a Milazzo: se la signora è guarita, infatti, la città sta ancora messa male e Maria Pino non si può permettere di tornare a respirare l’aria pesante di Milazzo".


Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.