
Il Gruppo Sindacale du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti”
nella sua articolazione per i lavoratori della Scuola, in un comunicato, valuta favorevolmente la
recente presa di posizione di FOCUS TRINAKRIA, think tank indipendentista
progressista a sostegno della meditata proposta riguardante la piena regionalizzazione della Scuola Siciliana di ogni ordine e grado. Secondo i lavoratori del settore iscritti
a F.N.S. occorre a questo punto un complessivo, immediato operoso “ripensamento” delle
politiche nella e sulla scuola siciliana".
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"Da tempo - continua il documento - è evidente che tra i tanti schieramenti politici che si
occupano di scuola sono davvero pochi quelli che conoscono le reali dinamiche
che agiscono all’interno del mondo dell’Istruzione.
Ciò è ancor più vero in Sicilia dove però si fa un gran parlare di scuola.
TUTTI a parole si stracciano le vesti a difesa della scuola e dei suoi lavoratori (
docenti ed ATA ) ma poi in concreto , quando dalle parole , dagli slogan si deve
passare ai fatti, non esistono proiezioni realmente “alternative” al
negativo paradigma attuale di “riforma”.
F.N.S. afferma di porre la scuola al centro del suo impegno politico.
perchè "non può esistere una Sicilia del Futuro ancorché
auto-determinata senza una scuola vocata ai reali bisogni
della nostra società".
Quanto poi alla accennata proposta di FNS sulla piena regionalizzazione della scuola siciliana si nota, con dispiacere,che ancora "trova resistenze anche tra coloro che però hanno invocato e/o perorato l’intervento ( giusto, sacrosanto) della Regione quando si è trattato di
lenire i tagli sul precariato".
"Occorre, ora, che costoro siano chiari e non si rcordino della nostra Specialità Statutaria solo quando c’è da batter cassa!" E che "i tanti Siciliani di tenace concetto, sgancino il destino della scuola siciliana da quello della scuola aziendalista che si va diffondendo nel resto d’Italia".
Essendo "giunto il momento di dare vita, secondo un progetto condiviso, legato
anche alle prerogative statutarie siciliane, ad una scuola capace di
essere laica, realmente gratuita, finalmente formante e formativa,
democratica e parimenti consapevole del nostro background storico di
Popolo e Nazione millenaria e riconosciuta".