sabato 9 ottobre 2010

IL GOVERNATORE DELLA SICILIA ANNUNCIA LA STRATEGIA DELLE GRANDI INTESE E GLI INDIPENDENTISTI LO CRITICANO


Giovedì scorso, nella sede romana della Regione siciliana il presidente della Regione Raffaele Lombardo e la China Development Bank hanno siglato un memorandum di intenti mirato a coprire una serie di esigenze finanziare riguardanti la realizzazione di grandi infrastrutture in Sicilia -
Sarebbe il primo passo di una strategia di attrazione degli investimenti stranieri in Sicilia.
La China Development Bank viene definita dallo stesso Governatore "l'interlocutrice più titolata a coprire una serie di esigenze finanziare essendo considerata una delle più importanti banche cinesi che ormai da tempo investe in Europa, anche come Istituto creditizio principe nell'investimento finanziario, e in particolar modo nel finanziamento di infrastrutture.
Le basi dell'accordo preliminarmente erano state gettate durante la missione siciliana all'Expo 2010 di Shanghai, condotta ad agosto da una delegazione costituita dall'assessori pro tempore Armao e Centorrino, dal dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Campo e dal direttore delle Relazioni europee e internazionali della Presidenza della Regione, Attaguile.
Secondo quanto più volte ha affermato il presidente della Regione, da tempo si sta operando per cercare di rendere la Sicilia centro strategico nel Mediterraneo e quindi snodo importante dei rapporti commerciali tra i paesi d'Europa e quelli che si affacciano sul Mare Nostrum.
Per la messa in atto tale strategia, la Regione ha puntato l'interesse sul ruolo che potrebbe avere un buon rapporto con la banca cinese nella “elargizione” di crediti finanziari e investimenti a medio-lungo termine per lo sviluppo dei trasporti e della logistica.

LE R
EAZIONI
"A fronte delle notizie su accordi e trattati fra la Regione Siciliana e le Banche e le “Istituzioni” della Repubblica Cinese - si legge in un comunicato - l’FNS “Sicilia Indipendente” lancia l’allarme rosso. Anzi l’allarme “giallo”. Non si associa al trionfalismo manifestato dal Governo Regionale e dai rappresentanti dei Partiti italiani, autonomisti e non, dominanti in Sicilia, tutti d’accordo, in modo inciuciato e trasversale, nel fingere di cantare vittoria per il fatto che il DRAGO CINESE, in versione capitalistica ed imperialistica, estenderà il proprio potere anche in Sicilia. E sulla Sicilia. A cominciare dal finanziamento delle grandi opere pubbliche. E dall’USO del territorio siciliano."
"GLI INDIPENDENTISTI DI LU FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU RIBADISCONO IL PRINCIPIO CHE LA SICILIA DEVE ESSERE ESSA STESSA PRODUTTIVA. E DEVE AVERE UNA PROPRIA POLITICA ED UNA PROPRIA STRATEGIA PER L’ECONOMIA. NON PUÒ ESSERE SUBORDINATA ALLE MANOVRE DELL’ESPANSIONISMO CINESE NEL MEDITERRANEO"
In un altro passo del comunicato l’F.N.S. precisa, altresì, che "non vorrebbe parlare male della CINA (e, per la verità, neppure bene), ma che non può tacere di fronte alla realtà dell’INVASIONE della Sicilia, “PROGRAMMATA”, “ORGANIZZATA” e ricca di COMPLICITÀ LOCALI.
L’F.N.S. ci tiene inoltre a PUNTUALIZZARE che NESSUNO è LEGITTIMATO a TRADIRE o, peggio, a vendere (o a SVENDERE) la Sicilia ed i … Siciliani, con i rispettivi DIRITTI, con la loro DIGNITÀ, con le proprie speranze".

RAFFAELE LOMBARDO COMINCIA A DIFFIDARE DEL FEDERALISMO FISCALE VOLUTO DALLA LEGA


"Lo schema di decreto approvato dal Governo sul così detto federalismo fiscale, come peraltro evidenziato dalla conferenza delle Regioni stamane, pregiudica gravemente l’autonomia della Regione Siciliana ed è stato assunto in violazione del dialogo aperto dalle regioni con i ministri competenti. La legge delega esclude le regioni a statuto speciale dalla gran parte delle disposizioni rinviando la trattativa tra Stato e Regione alle commissioni paritetiche".

Lo scrive, tra l'altro il presidente della Regione Raffaele Lombardo nel suo blog, facendo intendere che quasi quasi si pente di avere dato credito a Berlusconi.

"Il decreto - spiega il Governatore - viola questa previsione intervenendo direttamente sulle regioni a statuto speciale comprimendone le entrate ed è quindi palesemente incostituzionale".

"C’è da chiedersi: erano presenti al momento dell’approvazione in CdM i ministri siciliani?"

L'interrogativo è ovviamente retorico e provocatorio.

"L’abolizione dell’Irap nelle regioni con i conti in ordine (tutte le regioni del nord), - aggiunge don Raffaele - costituisce un chiaro e lampante esempio di fiscalità, di svantaggio per il sud, e il mezzogiorno avrebbe invece bisogno di spinte concrete allo sviluppo in vista del superamento del gap con le regioni del nord. Una vera fiscalità di vantaggio ma solo per le regioni del nord".

QUINDI?

"E’ un federalismo di cui non si conoscono i numeri e le conseguenze...."

QUATTRO ALPINI VITTIME IN AFGHANISTAN DI UNA BOMBA AD ALTO POTENZIALE

Che ci stiamo a fare in una guerra, addirittura senza sbocchi,

considerato che la Costituzione italiana non lo consente?

E non s'era detto che il Lince non è adatto in questo difficile

contesto?


Quattro alpini sono rimasti uccisi e uno ferito nell'esplosione di un ordigno, avvenuta stamattina durante il passaggio di un convoglio militare nel distretto di Gulistan, circa 200 km a est da Farah. La deflagrazione è avvenuta alle 9.45 ora locale (le 6.15 in Italia, ndr). Il soldato ferito è stato trasferito nell'ospedale di Delaram, nella provincia sudoccidentale di Nimroz.
Uno dei quattro alpini morti è siciliano, si chiamava Sebastiano Ville ed era originario di Francofonte, in provincia di Siracusa.
Sarebbe stato un potente ordigno esplosivo rudimentale a provocare la strage, investendo in pieno e distruggendo un blindato Lince, sul quale viaggiavano i militari uccisi e il ferito.
Gli alpini sarebbero caduti in un’imboscata al ritorno da una missione.
Ci sarebbe stato, dopo l'esplosione dell' ordigno, uno scontro a fuoco durante il quale i militari italiani hanno "messo in fuga gli aggressori": è la prima ricostruzione dell'attentato, secondo il comando del contingente italiano ad Herat.
Il Lince saltato in aria era in servizio di scorta a un convoglio di 70 camion civili che rientravano verso Ovest, dopo aver trasportato materiali per l'allestimento della base operativa avanzata di Gulistan, denominata Ice.

venerdì 8 ottobre 2010

PORRO SFIDA A RENDERE PUBBLICA LA SUA TELEFONATA E INTERNET L'ESAUDISCE

IL BEL LITORALE DI SPINESANTE E "LE TRE CARAVELLE"




Le tre caravelle approdano a Spinesante.
Anzicchè imboccare l'oceano si sono addentrate nel bel Mar Tirreno e, dopo avere superato l'arcipelago delle Eolie, si sono dirette verso la nostra sponda.
E adesso "le tre caravelle" sapete dove sono?
In via Cristoforo Colombo.

Se imboccate la nuova variante che dal litorale di Spinesante porta alla vecchia via del Mare, dopo pochi metri sulla vostra sinistra avrete modo di notare un' elegante palazzina di color ocra: è là che trovate "Le tre caravelle": in realtà sono una pizzeria-trattoria che con piacere ho appreso essere gestita da un mio ex alunno, del quale ho un ottimo ricordo, per la indole generosa e operativa manifestata sin da bambino.
Per me, vedere che il litorale di Spinesante, adesso magnificamente ristrutturato, possa fruire di una nuova struttura in grado di attrarre e soddisfare avventori e turisti, è stata una bella sorpresa; che si trasforma in sincero compiacimento per quell'ex scolaro - ora divenuto un omone padre di famiglia - il quale è riuscito a realizzarla ed è capace di gestirla nel migliore dei modi.

giovedì 7 ottobre 2010

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' AL PRIMO CONGRESSO PROVINCIALE



Sinistra Ecologia e Libertà ,in vista del primo congresso nazionale ( Firenze, 22-24 ottobre 2010) , celebra il proprio primo congresso provinciale sabato 9 ottobre 2010 nell'aula consiliare della Provincia Regionale di Messina.

I lavori avranno inizio alle 9, 30 con l'insediamento della presidenza e delle commissioni congressuali. Seguirà,intorno alle 10, la relazione del coordinatore provinciale uscente Salvatore Chiofalo che aprirà il dibattito.

Alle 18 , dopo le conclusioni della discussione , affidate a Erasmo Palazzotto, del coordinamento nazionale del partito, si procederà alla votazione sul manifesto politico-programmatico di SEL , al rinnovo degli organismi dirigenti e all'elezione de* delegat* al congresso nazionale.

DIRETTORE E VICE DEL "GIORNALE" INDAGATI PER PRESUNTE MINACCE ALLA MARCEGAGLIA


Su mandato della Procura di Napoli, sono state perquisite, stamane, la sede della redazione “Il Giornale” e le abitazioni del suo direttore Alessandro Sallusti e del vice Nicola Porro.

I due giornalisti sono indagati dalla procura di Napoli per presunte minacce alla presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia. L’ipotesi formulata dai pm è di concorso in violenza privata (art. 610 del codice penale).

L’indagine, secondo le notizie diffuse in queste ore, è partita dalle intercettazioni disposte dall’autorità giudiziaria partenopea su alcuni investimenti a Napoli, nei quali è presente anche il gruppo industriale Marcegaglia.

L’ipotesi di reato contestata ai due giornalisti è concorso in violenza privata, per presunte minacce correlate probabilmente ad un dossier contro la Marcegaglia. Intimidazioni, pare, scaturite dalle dichiarazioni espresse recentemente dalla donna nei confronti del governo.

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Dossier Marcegaglia, perquisito "Il Giornale" Indagati Sallusti e Porro: violenza privata - Repubblica.it

SARAH SCAZZI, LA RAGAZZA SCOMPARSA, E' STATA UCCISA



RITROVATO IL CADAVERE DELLA POVERA RAGAZZA IN UN POZZO DELLO ZIO

Maledizione! L'orribile storia si ripete: un degenerato congiunto , vinto da raptus nel probabile tentativo di "sopraffarla", ha strangolato Sarah Scazzi, l'adolescente di 15 anni, misteriosamente scomparsa il 26 agosto.
Il corpo della ragazza è stato trovato in un pozzo, dopo che il 53enne Filippo Misseri, marito della sorella della madre, crollato durante un estenuante interrogatorio nella caserma dei carabinieri, ha confessato, rivelandone il luogo in cui l'aveva occultato.
Misseri è lo stesso che, il 29 settembre scorso aveva detto d'avere trovato il cellulare della ragazza privo di batteria e scheda sim, in un uliveto di contrada 'Tumani', non lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere.
La mamma di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, ha appreso la notizia durante un drammatico collegamento in diretta con 'Chi l'ha visto?', effettuato proprio da casa del presunto assassino a pochi metri dal garage, attiguo alla villetta, dove sarebbe avvenuto l'omicidio: forse nel corso di un tentativo di violenza sessuale. Ma questo saranno gli esami e le indagini successivi a stabilirlo.

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"Ho ucciso io Sarah", confessa lo zio. Il corpo trovato in un pozzo - Adnkronos Cronaca

mercoledì 6 ottobre 2010

DON SALVINO RAIA, GRAZIE PER QUANTO FAI IN QUESTA CITTA'



Ieri sera, durante l'incontro popolare all'interno dell'Oasi di Piazza San Sebastiano, che ha fatto registrare una buona partecipazione di cittadini interessati alla sorte del Cutroni Zodda, ancora una volta è risultata decisiva la presenza di un prete: un sacerdote veramente speciale che risponde al nome di Salvino Raia.
E' il direttore dell'Oratorio Salesiano San Michele Arcangelo di Barcellona, e direi che si tratta di una persona - non ho scritto personaggio di proposito, perchè considero più importante la substantia che la imago, cioè l'essere più dell'aspetto - una persona che sa dare tutta sè stessa nell'assolvere il compito che la vita le affida.
E' un prete, ma di quelli che non hanno bisogno della veste talare per dimostrarlo, perché ogni sua azione, nuda d'ogni fariseismo, ha la spontaneità, la semplicità, l'irruenza suggeritagli dagli esempi di don Bosco: piuttosto che dalla flemma di Francesco di Sales, il santo delle belle maniere, artista nel parlare e nello scrivere.
Ieri sera don Salvino, come altre volte, ha dimostrato la propria dinamicità, e non solo nella "regia" dell'evento, che praticamente ha coinvolto sulla gravità del problema i partecipanti alla manifestazione, ma anche nella ricerca di possibili vie d'approccio con chi politicamente potrebbe e dovrebbe dare una mano nella sua soluzione.
Figurarsi che, prima che la manifestazione avvenisse, già lui aveva avuto modo di arrovellarsi per raggiungere e sensibilizzare qualche deputato regionale e addirittura per cercare di mettersi a contatto con un altro don: il presidente della Regione don Raffaele.
Ebbene, anche se non immediatamente, le sue insistenze hanno avuto il loro effetto:
perché il governatore, s'è fatto alla fine sentire con una telefonata, durante la quale don Salvino ha avuto modo di prospettargli la delicata situazione del Cutroni Zodda e d'invitarlo a fare una capatina a Barcellona, per rendersi conto di persona di quanto sta accadendo in questo comprensorio.
Una persona come don Salvino ci voleva proprio in questa città abulica, che sembra avere dimenticato il significato di "società" e di "bene comune".
E non mi si venga a dire che qui si sta esagerando, perchè a conferma di questa mia ultima asserzione va ricordata l'esasperata invocazione di quella giovane, che, durante l'incontro all'Oasi di ier sera, ha gridato con tutte le sue forze che non è solo l'ospedale che bisogna salvare, ma addirittura questa città, il cui declino sta toccando il fondo.

fra' Galdino

Ancora emergenza rifiuti a Napoli e ritardi siciliani



Comunicato:

La Rete Rifiuti Zero da sempre sostiene la necessità di misure a monte per la gestione dei rifuti. Pertanto per noi era facile prevedere che l’emergenza rifiuti a Napoli, posto che fosse mai finita, sarebbe tornata ad esplodere, con buona pace della propaganda governativa. Le ultime vicende dimostrano che una soluzione basata su inceneritori e discariche temporanee/definitive manca di stabilità: è bastato un guasto agli impianti, qualche protesta degli operatori ecologici, e Napoli è ripiombata nella emergenza igienico-sanitaria. Noi riteniamo che queste vicende dimostrino inoppugnabilmente che la soluzione proposta dal governo per la Sicilia, basata sugli impianti e sull’incenerimento invece che su organizzazione del recupero e del riciclo, siano solo uno spreco di denaro pubblico e favori resi a grandi gruppi industriali.

Le cause dell’emergenza sono principalmente due. La prima è che rifiuti ne facciamo troppo velocemente troppi. La seconda è che depositiamo nei cassonetti rifiuti sporchi insieme ad altro materiale pulito che non è necessario buttare: se separassimo in casa anche soltanto le parti umida e indifferenziata, il materiale restante non puzzerebbe. Per rimuoverle entrambe c’è una soluzione che non richiede costosissimi impianti ipertecnologici, ma solo le mani dei cittadini e degli operatori ecologici: la raccolta porta a porta. Se ciò fosse poi accoppiato alla buona politica e cioè: 1) una politica tariffaria che incentivasse alla riduzione di rifiuti e premiasse riuso, recupero e riciclo; 2) una politica industriale che favorisse la nascita di piccole imprese che potessero acquisire a basso costo le materie prime-seconde così raccolte per riprocessarle e ricommercializzarne i prodotti, l’emergenza sarebbe evitabile e si creerebbero migliaia di posti di lavoro.

Tuttavia noi temiamo che l’emergenza in Sicilia possa essere voluta per esautorare i territori e gli enti locali, consentire interventi in deroga alle leggi e realizzare inceneritori costosi, perniciosi e, per quello che si vede a Napoli, inutili. In tal senso ci spaventa e preoccupa il ritardo nella presentazione del piano regionale dei rifiuti, atteso in ottemperanza al decreto governativo di commissariamento del 9/7, entro il 21/9. Facciamo, dunque, appello al commissario/governatore Lombardo affinché voglia immediatamente e definitivamente abbandonare qualunque piano che preveda il trattamento solo a valle dei rifiuti, e muoversi lungo le linee da noi sopra suggerite. E ciò soprattutto allo scopo di non fornire pretesti al governo nazionale per imporre in Sicilia soluzioni drammaticamente sbagliate come quella applicata in Campania.

Rete Rifiuti Zero Messina (Beniamino Ginatempo)

Rete Rifiuti Zero Palermo (Donatella Costa)

martedì 5 ottobre 2010

CONTINUA CON MANIFESTAZIONE DI PIAZZA LA PROTESTA PER LA SPOLIAZIONE DEL "CUTRONI ZODDA"

UN TERRITORIO CON CENTOMILA UTENTI RISCHIA DI VEDERE SPARIRE UNO DEI MAGGIORI OSPEDALI DELLA PROVINCIA
Buona affluenza di popolo alla manifestazione organizzata dal Comitato spontaneo per la salvaguardia dell'Ospedale Cutroni Zodda, il cui smantellamento sembra essere in procinto di attuazione. Centinaia di cittadini, personale medico e paramedico, rappresentanti sociali e sindaci del comprensorio - circa la metà di quanti amministrano il territorio servito dal Cutroni-Zodda, hanno fatto sentire il proprio diritto alla protesta contro ogni tentativo di depauperamento del più importante servizio sanitario, cui fanno riferimento oltre centomila utenti.

La gente ha atteso una parola rassicurante da parte delle istituzioni, ha ascoltato le parole del sindaco Nania, che ha brevemente spiegato che la responsabilità non può essere addebitata alle istituzioni locali, bensi alla strana maniera di salvare il bilancio della sanità, con una riforma che ha badato soltanto a tagli indiscriminati e a ingiuste restrizioni tendenti a colpire strutture senza tenere conto delle esigenze della popolazione.
Il sindaco di Terme Vigliatore Cipriano ha sollecitato l'intervento corale della popolazione per fare rispettare i propri diritti, che già erano stati riconosciuti in un accordo programmatico con la dirigenza dell'ASP, successivamente rifiutato. Forte il contributo dato, per la riuscita della manifestazione, dal direttore dell'Oratorio Salesiano don Salvino Raia, che non solo ha coordinato il dibattito, ma anche ha stimolato l'esternazione di suggerimenti e prop
oste per ulteriori azioni atte a far capire ai responsabili della Regione la necessità e utilità di mantenere in piena efficienza il Cutroni Zodda.
Una significativa motivazione, perchè si debba mantenere a Barcellona un ospedale bene attrezzato, è stata sottolineata dal direttore dell'OPG di via Madia, dott. Nunziante Rosania, che ha evidenziato l'effettiva necessità di non impedire che accanto ad una struttura con centinaia di ricoverati speciali ci possa essere un efficiente nosocomio, per le inevitabili urgenze.
A conclusione del raduno la folla si è inquadrata in corteo ed ha raggiunto Palazzo Longano.

BARCELLONA BASKET STRAVINCE E RIMANE A ZERO PUNTI



E' TUTTA OPERA DEL GIUDICE SPORTIVO CHE SE ANCHE LO DICE TUTTAVIA NON CONVINCE

La compagine barcellonese vince in maniera convincente, con 16 punti di vantaggio, strapazza la Snaidero Udine, al PalAlberti, di fronte ad un pubblico entusiasta, e deve vedersi annullata la splendida vittoria dal giudce sportivo.
Per un cavillo che probabilmente non dovrebbe avere ragione d'esistere.
Secondo notizie ufficiali "il giudice sportivo ha assegnato la vittoria 20-0 alla Snaidero Udine sul campo della Sigma Barcellona Pozzo di Gotto perché il club siciliano ha iscritto a referto come assistente allenatore una persona (Francesco Trimboli) non in regola con la documentazione necessaria".
Sigma Barcellona (allenatore Pancotto, vice Vanoncini, assistente (?) appunto Trimboli) sul campo aveva vinto 83-67.
La società, ieri, si è subito rivolta ai legali per presentare ricorso.

Io personalmente devo ammettere di non conoscere il regolamento secondo cui si può "castigare" una compagine che vince nettamente sul campo, sol perchè accanto al Coach siede in panchina un assistente non riconosciuto tale. Ragionando a fil di logica un fatto del genere tuttavia mi sembra esorbitante.
Se poi, come spiegherà il presidente della società, Immacolato Bonina, la motivazione del giudicante si affida su una notizia errata, ben venga il ricorso, il cui esito non potrà che essere "vincente".
Per meglio capire questo breve discorso - improntato da me che tifoso non sono - mi riporto a quanto ha riferito sulla Gazzetta del Sud il mio amico e collega Franco Miano.

"La società si é già rivolta ai legali di fiducia per presentare ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo Nazionale di assegnare la vittoria a tavolino 0-20 alla Snaidero Udine". . "Il presidente Immacolato Bonina, non sta nei panni e contesta il pesante provvedimento adottato dal giudice sportivo nei confronti del Barcellona. «Contestiamo i motivi del provvedimento – ha detto Bonina –. Durante la settimana avevamo mandato una e mail in Federazione per chiarire la posizione di Trimboli. Non avendo avuto alcuna risposta – ha detto Bonina - in attesa di avere certezze dalla Federazione, per evitare di sbagliare, in distinta è stato indicato Trimboli non come secondo assistente coach, ma come segnapunti. Per cui riteniamo di essere in regola su tutto e convinti di ciò abbiamo dato mandato ai legali di chiarire la questione in Federazione. Questione che ripeto, non esiste, visto che in referto abbiamo indicato la posizione di Trimboli. Il provvedimento in ogni caso, è sproporzionato, perché non si tratta di una posizione irregolare di un giocatore, quindi non modifica o non porta variazioni alla partita sotto l'aspetto tecnico. L'interpretazione dunque va a cozzare con quello che abbiamo indicato in distinta in cui Trimboli risulta iscritto come segna punti e non come secondo aiuto allenatore. Per cui pensiamo di essere nella ragione e di non meritare questa severa pena che ritengo sproporzionata al caso»".

lunedì 4 ottobre 2010

MA DAVVERO REPETITA IUVANT?

Una volta, all'ingresso della strada che, allora, si chiamava via Manicomio e che adesso è diventata via Madia, c'era una tabella segnaletica con, dentro un cerchio rosso sbarrato, una tromba. Era "il divieto ai rumori" che, in termini speculari, significava "invito categorico al silenzio", perchè in quella via c'era l'allora detto "Manicomio Giudiziario", ora definito "Ospedale Psichiatrico Giudiziario", in ossequio al fatto che, al suo interno, ci sono malati - di mente - da curare.

Adesso quel segnale di divieto sembra superato, e non perchè c'è stato, per l'istituto Vittorio Madia, un passaggio da manicomio ad ospedale, ma perchè praticamente è impossibile imporre il silenzio, in qualsiasi luogo della città.

E poichè il silenzio è ormai diventato un "mito", non bisogna più lamentarsi dell'assordante latrante "cagnara" proveniente da un canile promiscuo sito a ridosso dei padiglioni che ospitano i ricoverati.
D'altronde, chi ci dice che, con il grande progresso fatto dalla Medicina, la canizza non possa essere un efficace metodo di cura? Se non contro la maniacalità, che è ormai fuori stagione, diciamo, ad incremento della nevrastenia?

BARCELLONA E DINTORNI SUL PIEDE DI GUERRA PER SALVARE IL CUTRONI ZODDA


Il tentativo di fare sentire la voce dei centomila del Distretto di Barcellona e dintorni, che hanno il diritto di essere assistiti dall'ospedale Cutroni Zodda, si sta cercando di concretizzarlo con una serie d'incontri assembleari e di manifestazioni esterne.
Dopo le riunioni a Palazzo Longano, sollecitate dal Comitato spontaneo coordinato da Paolo Calabrò, oggi e domani si cercherà di difendere l'esistenza dell'ospedale barcellonese, con l'organizzazione di un presidio presso lo stesso nosocomio e successivamente di un raduno popolare in piazza San Sebastiano seguito dallo svolgimento di un corteo.
Si chiede intanto che la popolazine venga rassicurata sulla volontà di non spogliare definitivamente il Cutroni-Zodda, fino ad annullarne la sua natura di presidio multifunzionale per cui è stato concepito.
Già da tempo si ha la sensazione che - per ragioni inspiegabili - s'intenda sopprimerlo come tale, e la gente è allarmata, anche perchè le operazioni di smantellamento finora attuate non stanno facendo altro che creare confusione e danno anche nell'altro ospedale contiguo, dove si sta cercando di fare affluire buona parte delle specifiche unità operative sottratte a Barcellona.
In termini poveri, si promuovono accorpamenti che da una parte impoveriscono una struttura strategicamente utile e dall'altra affollano caoticamente quella di Milazzo, con conseguenti disagi e difficoltà opeative .
Un esempio eclatante è quello del recente trasferimento della Traumatologia, che nel vicino ospedale di Villa Grazia s'è rivelato disastroso per l'ingolfamento generato dall'esorbitante affluenza di traumatizzati, dovendosi coprire un territorio di oltre duecentomila abitanti.

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GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Lunedì occupazione simbolica dell'ospedale "Cutroni Zodda"

domenica 3 ottobre 2010

IL PAPA IN SICILIA: S'INCONTRA CON CENTOMILA A PALERMO





Benedetto XVI al Foro Italico, un grande prato sul quale sta celebrando la Santa Eucaristia, dopo aver attraversato il centro cittadino tra due ali di folla.

"SICILIANI, NON ABBIATE PAURA" Nell'omelia della messa celebrata questa mattina al Foro Italico davanti a circa 100 mila persone, il Papa ha affermato che «a Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell'incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e, come ha ricordato l'Arcivescovo, a causa della criminalità organizzata». «Oggi sono in mezzo a voi - ha detto - per testimoniare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera. Sono qui per darvi un forte incoraggiamento a non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani, così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione». «Sono venuto - ha aggiunto il pontefice - per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni», nell'auspicio che la città possa «realizzare per i suoi abitanti, come pure per l'intera Nazione», un futuro «di serenità e di pace».

FONTE:LEGGO

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CENTOMILA PER IL PAPA, PALERMO BLINDATA -FOTO - Leggo

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