lunedì 4 ottobre 2010

BARCELLONA E DINTORNI SUL PIEDE DI GUERRA PER SALVARE IL CUTRONI ZODDA


Il tentativo di fare sentire la voce dei centomila del Distretto di Barcellona e dintorni, che hanno il diritto di essere assistiti dall'ospedale Cutroni Zodda, si sta cercando di concretizzarlo con una serie d'incontri assembleari e di manifestazioni esterne.
Dopo le riunioni a Palazzo Longano, sollecitate dal Comitato spontaneo coordinato da Paolo Calabrò, oggi e domani si cercherà di difendere l'esistenza dell'ospedale barcellonese, con l'organizzazione di un presidio presso lo stesso nosocomio e successivamente di un raduno popolare in piazza San Sebastiano seguito dallo svolgimento di un corteo.
Si chiede intanto che la popolazine venga rassicurata sulla volontà di non spogliare definitivamente il Cutroni-Zodda, fino ad annullarne la sua natura di presidio multifunzionale per cui è stato concepito.
Già da tempo si ha la sensazione che - per ragioni inspiegabili - s'intenda sopprimerlo come tale, e la gente è allarmata, anche perchè le operazioni di smantellamento finora attuate non stanno facendo altro che creare confusione e danno anche nell'altro ospedale contiguo, dove si sta cercando di fare affluire buona parte delle specifiche unità operative sottratte a Barcellona.
In termini poveri, si promuovono accorpamenti che da una parte impoveriscono una struttura strategicamente utile e dall'altra affollano caoticamente quella di Milazzo, con conseguenti disagi e difficoltà opeative .
Un esempio eclatante è quello del recente trasferimento della Traumatologia, che nel vicino ospedale di Villa Grazia s'è rivelato disastroso per l'ingolfamento generato dall'esorbitante affluenza di traumatizzati, dovendosi coprire un territorio di oltre duecentomila abitanti.

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GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Lunedì occupazione simbolica dell'ospedale "Cutroni Zodda"

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