sabato 10 marzo 2012

IL PDL E' ORMAI IN CARREGGIATA ANCHE SE MANCANO DUE SETTIMANE ALLE PRIMARIE



SONO QUATTRO I CONTENDENTI , PRONTI A DARSI BATTAGLIA
PER SUPERARE LA PROVA CHE CONSENTIRA' LA CANDIDATURA 
A SINDACO DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO



Paolo Genovese


Che il centro destra, a Barcellona, abbia imboccato la strada delle primarie, si può dire ormai con certezza, anche se per ragioni organizzative - così si sostiene ufficialmente - non sarà in coincidenza con la data del 18 marzo stabilita in campo nazionale, ma una settimana dopo, cioè il 25 dello stesso mese.
Gianni
Dopo che si era sparsa la voce che sarebbe entrata tra i partecipanti una donna  - presto però smentita - alla fine è stato stabilito che saranno quattro maschi a contendersi la palma d'ingresso alla candidatura a sindaco: praticamente gli stessi nominativi già annunciati, di cui tre già da tempo inseriti nell'area di destra e un altro attualmente con incarico di rappresentanza in seno al Pid, quindi elemento nuovo nel cartello che parteciperà alla sfida primaria.
 Si tratta dell'avvocato praticante Paolo Genovese, noto a Barcellona per avere sperimentato a lungo  la vita politica e sindacale, anche se in aree diverse, ma sempre con la medesima passione operativa. Laureato in giurisprudenza  s'è abilitato al patrocinio, ha fatto il consigliere comunale, il segretario dell' ufficio di presidenza USL 45, il componente del comitato provinciale Inps e ha assunto la Presidenza nella commissione provinciale artigiani Inps.
Rosario Catalfamo
Nicola Marzullo
Gli altri tre partecipanti, di cui s'è già detto in altre occasioni, sono: il medico dermatologo Rosario Catalfamo, attualmente assessore provinciale al Bilancio, Tasse e Tributi, Patrimonio e Autoparco, attivo componente del Pdl, e ritenuto avvantaggiato rispetto agli altri;  l'avv. Giovanni Pino, già assessore provinciale di Forza Italia, 51 anni,  nato a Pozzo di Gotto, dove sotto la guida del maestro Turuzzo Abate ha avviato i propri studi  che, proseguiti attraverso lo scientifico e l'università, gli hanno consentito di laurearsi  in giurisprudenza;  l'assessore comunale all'annona Nicola Marzullo, dottore  commercialista, già consigliere comunale eletto in lista civica, il quale ha subito messo in evidenza la sua voglia partecipativa stilando un dettagliato programma amministrativo, ispirato al principio del "bene comune" e quindi  tendente ad elevare il ruolo della politica alla funzione di servzio.
Per cui l'azione amministrativa deve condurre la città "ad essere un luogo in cui possano trovare spazio il giovane laureato, l'ingegnere, l'architetto, l'avvocato, l'agricoltore, l'imprenditore, l'artigiano, il commerciante, l'artista, i giovani con la loro enorme energia vitale, con le loro molteplici esigenze e con le loro molteplici iniziative".

BARCELLONA-ELEZIONI: SI SBRIGA SI CERCA DI DIPANARE, MA CON QUALI CERTEZZE?


Senza volere fare previsioni, un paio di considerazioni desidero farle su quanto sta accadendo in coda all'attuale ciclo amministrativo, a Barcellona.
Metto da parte la sventurata circostanza dell'alluvione che ha piegato una città, già prona per altri versi,  e mi soffermo sulla serie di movimenti preparatori a quelle che dovrebbero essere le prossime prove ellettorali per il rinnovo del consiglio comunale, del sindaco e dell'allegato esecutivo.

Ad ingranare per primo la marcia per la candidatura a sindaco, senza se e senza ma, si presenta un ex assessore - Santino Calderone - che, avendo tagliato in tempo opportuno ogni rapporto con il sindaco uscente, si offre al giudizio della città, sostenuto da Partecipazione Popolare e da  due liste civiche.
Fatta la sua bella figura corale con la presenza di personalità politiche a lui favorevoli, ha già avviato - almeno credo - il suo certosino lavoro sottotraccia per aggraziarsi l'elettorato.
E', questo, un caso che mi sembra lineare e degno di essere ammirato.
Il 26 febbraio, dopo un'articolata esternazione per dare visibilità a tre candidati - Collica, Recupero, Caruso - partecipanti alle primarie del centrosinistra, si assiste per la prima volta a questo genere di "certame" per la presentazione a sindaco d'un candidato che sarà sostenuto da quattro partiti e un movimento cittadino: Idv, Psi, Sel, Prc, Città Aperta. A quest'evento si autoesclude il Pd, dopo avere partecipato straccamente al forum preparatorio.
Viene scelta con un numero di voti lusinghiero Maria Teresa Collica.
E anche questa operazione ha dato prova di linearità, trasparenza e coraggio operativo.
Fin qui, i due nomi certi che si presenteranno alla prova elettorale, per accedere alla prima poltrona di Palazzo Longano.
Rimangono ancora tra coloro che stan sospesi il centrodestra (leggi pdl) e il cosiddetto terzo polo, nonché l'Udc e il Pd, che con il centro hanno finora cercato di dipanare una matassa, che in effetti è risultata ingarbugliatissima.
Il Pdl, che in un primo momento aveva fissato per il 18 marzo la data delle proprie primarie, ha successivamente deciso di rinviarle al 25 dello stesso mese, giustificando tale spostamento con ragioni organizzative.
Concorreranno, almeno fino a questo momento, quattro candidati:  l'assessore provinciale Rosario Catalfamo, l'ex assessore provinciale Giovanni Pino, l'assessore comunale Nicola Marzullo ed il portavoce del Pid Paolo Genovese.
  Secondo qualche indiscrezione, il Pdl starebbe facendo le fusa a Carmelo Torre, che col suo Udc avrebbe abbandonato le alchimie con Pd e  terzo polo.
A volere essere sinceri, ancora in questo settore di centrodestra non pare che ci sia una linea ben definita, sia per quanto concerne il numero dei candidati, sia per la composizione del cartello.
Pare che si respiri un'aria un po' troppo rarefatta, resa incerta dal fatto che ancora grava sul Comune il peso dell'indagine ordinata dal Ministro Cancelleri e programmata tre mesi fa dal prefetto di Messina, allo scopo di eseguire "accertamenti mirati" nell'ambito dei settori della gestione amministrativa del Comune per "verificare l'eventuale esistenza di forme di condizionamento della criminalità organizzata”. Infatti è di questi giorni l'annunzio che l'attività della commissione d’indagine a Palazzo Longano è stata prorogata di quindici giorni, per cui scadrà il prossimo 26 marzo: guarda caso il giorno successivo alle primarie del Pdl.

venerdì 9 marzo 2012

UNA VOLTA SI VOLEVA FONDARE DUILIA UNIFICANDO BARCELLONA E MILAZZO


Oggi i due centri sono rimasti separati ed entrambi devono misurarsi con i propri limiti piangendo ...sul latte versato

barcellona pozzo di gotto 9 marzo 2012
QUI NON SI RIMPIANGE NESSUNO, CASO MAI SI "PIANGE" SU QUANTO SIA TRASCURATA QUESTA CITTA'.
PRENDERSELA CON I MORTI E PRONOSTICARE FUTURE MALEDIZIONI SUGLI ATTUALI VIVI, QUANDO NON CI SARANNO PIU', NON PORTA A NIENTE.

IO CREDO CHE SIA MEGLIO DISCUTERE SU CIO' CHE, A NOSTRO GIUDIZIO, SI POTREBBE FARE PER MIGLIORARE LE SORTI DI QUESTO TERRITORIO, CHE DIVISO FINORA NON HA RESO NULLA DI BUONO,
MENTRE POTREBBE AVERE PROSPETTIVE MIGLIORI, SE SI METTESSERO DA PARTE CAMPANILISTICHE GELOSIE E FURBERIE POLITICHE.

I FATTI CI RENDONO GIUSTIZIA, SE RIUSCIAMO A CONSIDERARLI SENZA PARAOCCHI.
VI SEMBRA GIUSTO CHE PER FALSE RAGIONI DI CAMPANILE, SI SIANO COSTRUITE A POCHISSMI
CHILOMETRI DI DISTANZA L'UNA DALL'ALTRA DUE SPECULARI MASTODONTICHE STAZIONI
FERROVIARIE, DI CUI UNA - QUELLA DI MILAZZO - DECENTRATISIMA, MA UGUALMENTE VOLUTA
PERCHE' NON SI POTEVA ESSERE DI MENO RISPETTO A BARCELLONA?
MA NON SAREBBE STATA PIU' FUNZIONALE E SPARAGNINA UNA SOLA STRUTTURA COSTRUITA LA' DOVE ADESSO SI VORREBBE CREARE UN FANTOMATICO AEROPORTO?

VI PARE RAGIONEVOLE CHE SI SIANO COSTRUITI DUE OSPEDALI - FOGLIANI vs CUTRONI-ZODDA -
DI CUI UNO LASCIATO INCOMPLETO, PER POI ARRIVARE AL PUNTO DI VOLERLO ACCANTONARE
(OVVIAMENTE QUELLO DI BARCELLONA) PER INTASARE L'ALTRO CON LA SCUSA DI VOLERE
RISPARMIARE SULLA SALUTE DELLA GENTE?
NON SAREBBE STATO PIU' UMANO COSTRUIRNE UNO CON TUTTE LE POSSIBLI COMPETENZE, IN AREA EQUIDISTANTE FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DAI DUE CENTRI LIMITROFI?

MOLTE COSE SONO STATE IMPOSTATE MALE, E TUTTE ALL'INSEGNA DI UN FALSO SENSO
DELL'APPARTENENZA,
E QUI NON VOGLIO GIUSTIFICARE NESSUNO: NE' CHI HA TIRATO PER LA CITTA' DEL LONGANO, NE' CHI HA SPESO IL PROPRIO IMPEGNO PER MILAZZO.
OVVIAMENTE TUTTI ALL'INSEGNA DEL PROFITTO ELETTORALE.

UN VIZIETTO ANTICO CHE SI PERPETUA E CHE NON ESCLUDE NE' VECCHI NE' NUOVI

DOMANI 10 MARZO CHIUSURA DI TUTTE LE SCUOLE SU ORDINANZA DEL SINDACO PER PRECAUZIONE A CAUSA DI POSSIBILI PRECIPITAZIONI DIFFUSE E PERSISTENTI

COMUNE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO
PROVINCIA DI MESSINA
*************************************
Ordinanza n. 32 del 9 marzo 2012
IL SINDACO
PRESO ATTO dell'avviso di protezione civile – rischio idrogeologico n. 69 del 9 marzo
2012, diramato dalla SORIS del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana che
avverte circa la possibilità di “precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o
temporale, ... con quantitativi cumulati da moderati a elevati … . I fenomeni potranno dar luogo a
rovesci di forte intensità ...”, e ciò dalle prime ore di domani, sabato 10 marzo 2012, e per le
successive 24-36 ore;
RILEVATO che il verificarsi di tali fenomeni potrebbe dare luogo a criticità sul territorio
comunale, vulnerato dal recente evento del 22/11/2011, con conseguente situazione di rischio per la
privata e pubblica incolumità;
CONSIDERATO che numerosi plessi scolastici e nuclei abitati della città si trovano allocati
nel bacino d'esondazione dei corpi idrici interessati dall'evento del 22/11/2011;
CONSIDERATO, altresì, che ancora non sono stati completati gli interventi di messa in
sicurezza delle aree maggiormente colpite dalla richiamata calamità del 22/11/2011, per le quali,
pertanto, permane situazione di rischio al verificarsi di nuovi eventi meteo avversi della medesima
natura;
RITENUTO doversi dare immediata attivazione alle misure atte alla salvaguardia della
incolumità delle persone e dei beni.
VISTO l'art. 54 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267;
VISTO l'art. 15 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
VISTA la L.R. 23/12/2000 n. 30;
VISTO il vigente O.A.EE.LL. della Regione Siciliana, approvato con L.R. 15/03/1963 n. 16
e successive modificazioni ed integrazioni;
ORDINA
1) La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, funzionanti nel
territorio comunale, per il giorno del 10 marzo 2012, con riserva di ulteriori disposizioni
di proroga, facendo carico ai dirigenti delle Istituzioni scolastiche di dare tempestiva e
opportuna informazione all'utenza della presente ordinanza.
2) Ai cittadini di tenere comportamenti idonei alla salvaguardia della propria incolumità
fisica.
3) Ai soggetti responsabili delle amministrazioni pubbliche, con esclusione dei servizi di
sicurezza pubblica e d'emergenza, e delle aziende private funzionanti nel territorio del
Comune di adottare, in relazione alla possibile evoluzione dei fenomeni meteo, ogni
iniziativa utile a tutelare l'incolumità propria, del personale e dell'utenza, ivi inclusa, ove
occorresse, la tempestiva chiusura dei locali.
Comune di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Via Don Bosco, C.A.P. 98051
tel. 090/97901 – fax 090/9797417
codice fiscale 00084640838
4) A chiunque, nella rispettiva responsabilità, e soprattutto ai residenti o domiciliati nelle
aree già precedentemente vulnerate, di:
· Non occupare locali a piano strada o sottostanti il piano strada
· Limitare gli spostamenti, in particolare con veicoli privati, a quelli strettamente
necessari
· Non sostare su passerelle e ponti o nei pressi degli argini dei torrenti e dei corpi
idrici in genere, ovvero in aree prossime a precedenti movimenti franosi
· Adottare ogni misura che, in riferimento alle singole circostanze, risulti comunque
utile alla tutela dell'incolumità delle persone e alla salvaguardia dei beni
· Prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità anche attraverso i media.
5) Trasmettere il presente provvedimento anche alle Forze dell'Ordine presenti sul territorio
affinché possano tempestivamente predisporre le eventuali, opportune misure di
prevenzione di propria competenza.
6) Disporre che il presente provvedimento sia immediatamente pubblicato sul portale
istituzionale del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
7) Fare carico a chiunque spetti di osservare e di fare osservare la presente ordinanza.
Dalla Casa Municipale, lì 9 marzo 2012
IL SINDACO
Dr. Candeloro Nania
Comune di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Via Don Bosco, C.A.P. 98051
tel. 090/

BOLLETTINO ROSSO: ONDATA DI MALTEMPO IN SICILIA

In previsione dell’ondata di maltempo che colpirà nelle prossime ore la Sicilia, il dipartimento regionale della Protezione Civile ha emanato due avvisi.
Il primo riguarda le avverse condizioni meteo e recita:
“A partire dal 10 marzo, sul territorio regionale (per 24/36 ore) si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, anche di carattere di rovescio o temporale, particolarmente intense sul settore sud orientale. Frequente attivita’ elettrica e forti raffiche di vento.Gia’ dalla sera di oggi (9 marzo), sempre per 24/36 ore, si prevedono venti di burrasca o burrasca forte da nord-est fino a tempesta sui settori meridionali ed orientali e forti mareggiate lungo le coste esposte”.
 Il secondo avviso riguarda “l’elevata criticita’” per rischio idrogeologico nelle zone A-F-G-H-I del territorio regionale, con dichiarazione della fase di preallarme.
“Moderata criticita’” per rischio idrogeologico è prevista sulle zone B-C-D-E del territorio regionale, per le quali viene dichiarata la fase di “attenzione”.
Per località già vulnerate in passato da eventi meteo precedenti (nelle zone A-B-I del territorio) è dichiarata la fase di “allarme”. Sia il per il rischio meteo che per il rischio idrogeologico sono state attivare le procedure dei piani di Protezione Civile.(Fonte Meteo Web)

BARCELLONA P.G. IL GRUPPO GIOVANI DEMOCRATICI INVITA IL PD A RICOMPORRE LA FRATTURA CON LE ALTRE FORZE DI SINISTRA


 I GIOVANI DEL PARTITO DEMOCRATICO  AUSPICANO CHE SIA
APPOGGIATA LA  CANDIDATURA DI MARIA TERESA COLLICA

In una nota, firmata dal consigliere comunale del Pd a Palazzo Longano, Mario Presti,  e dal responsabile organizzativo dello stesso partito, Carmelo Costa, viene espresso, per conto del gruppo giovanile, un  pressante invito al Partito Democratico, attualmente impelagato in una lunga trattativa coi partiti di centro, a ricomporre la frattura recentemente determinata con le altre forze riformiste e del centrosinistra, in vista della preparazione alle prossime consultazioni amministrative di Barcellona Pozzo di Gotto.
"Le imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e l'elezione del Sindaco - si legge nel documento - richiedono alle forze politiche e sociali una riflessione profonda sulla prospettiva di sviluppo economico, sociale e culturale della nostra Città.
Il rinnovamento dei gruppi dirigenti amministrativi passa attraverso scelte chiare e definite mediante una discontinuità anche nei partiti che faticano ad intercettare il cambiamento".
"E' necessario - continua la nota - uno scatto d'orgoglio per la costruzione di una nuova “Primavera di Barcellona Pozzo di Gotto”.
La candidatura a Sindaco della dott.ssa Maria Teresa Collica nata da partiti, movimenti, associazioni e liberi cittadini è una chiara prospettiva di cambiamento e rinnovamento.
La nostra Città ha bisogno di un programma moderno e lungimirante allineato con i cambiamenti politici ed economici e non il mantenimento dello status quo.
La condivisione di valori di solidarietà sociale, contro l'assistenzialismo, della legalità contro l'imbroglio, ci infonde fiducia nella possibilità di creare una sintesi felice tra le forze sociali e le forze democratiche e riformiste di Barcellona P.G".
"Invitiamo - concludono i due firmatari - il Partito Democratico, in primo luogo, a ricomporre la frattura determinatasi con altre forze riformiste e del centrosinistra appoggiando, definitivamente e nell'interesse della Città, la Candidatura emersa dalle primarie per ottenere un largo consenso e legittimazione democratica che consenta alle forze progressiste e riformiste di superare gli impedimenti al Governo della Città in nome degli interessi generali.
Barcellona Pozzo di Gotto 8 marzo 2012
Per il gruppo Giovani Democratici
Firmato
Mario Presti - Consigliere Comunale
Carmelo Costa - responsabile organizzativo del PD"
09 marzo 2012 13:29"
Elimina

STRADE E MARCIAPIEDI SONO ORMAI RIDOTTI IN CONDIZIONI PENOSE

Commentando le condizioni in cui sono ridotte le strade dei Barcellona, Sebastiano denunzia lo stato di degrado in cui effettivamente molte di esse sono ridotte. 

Tra effetti  deleteri dell'alluvione e logorio delle successive piogge aggravato dal traffico,  il manto di quasi tutte le strade urbane è adesso più che mai bisognoso di essere ripristinato, senza ricorrere all'inutile palliativo di sporadici interventi tappabuchi. 
E dico sporadici, perché persino i rattoppi  risultano rari.
Sono invece addirittura inesistenti i necessari interventi per la riparazione dei marciapiedi, suolo pubblico divenuto ormai talmente trascurato da mettere in pericolo l'incolumità dei pedoni.
Tra occupazione abusiva, soprattutto con posteggio di automezzi, assoluta assenza di manutenzione - tanto da consentire la diffusione di erbacce - e rovinosa spinta delle radici degli alberi adiacenti, è davvero uno sconcerto lo stato di abbandono in cui molti marciapiedi sono lasciati.
Nei giorni scorsi abbiamo notato inchiodati sui tronchi di alcuni tigli della via Roma delle locandine in cui si sosteneva che non bisogna togliere quegli alberi dalla strada perché la loro presenza è utile alla salute.
Nessuno nega che l'ossigeno donatoci dal verde è necessario e utile all'uomo, ma non bisogna per questo ignorare gli effetti negativi che taluni tipi di piante possono arrecare al suolo con le loro radici.
Basterebbe notare in che stato è ridotta la pavimentazione in piazza San Sebastiano, per la presenza dei pini, o il danno causato dallo lo stesso tipo di alberi  nella via adiacente al PalAlberti e alle scuole "E. Fermi" ed Elementari. 
Ma se ciò non dovesse bastare , si vada a notare quante bisole e quante mattonelle persino i tigli hanno scalzato in via Roma.
La foto, scattata davanti all'Istituto Tecnico Industriale  Copernico, sembra parlare chiaro.

giovedì 8 marzo 2012

ATTENTI AGLI IMBONITORI: CI PROMETTEREBBERO MARI E MONTI PUR DI STRAPPARCI LA FIDUCIA

COMINCIANO A FIOCCARE ILLUSIONISTICI PROGRAMMI ELETTORALI

Ieri, su Facebook mi sono fermato a leggere una serie di commenti nella pagina di un gruppo particolarmente frequentato da giovani. 
E sinceramente devo dire che, poiché si scriveva delle attuali condizioni di Barcellona e di ciò che si vorrebbe si facesse per migliorarle, me li sono centellinati tutti, non senza provare un senso di ammirazione per diversi contenuti, misto comunque a qualche sorriso per taluni suggerimenti da libro dei sogni.
E' ovvio che tutti vorremmo che la nostra città fosse linda, ordinata, con belle strade ampie  e dritte, percorse da mezzi pubblici al posto del baraondoso traffico attuale, e persino con piste ciclabili e ampi parcheggi ai due ingressi urbani. 
Ed è altrettanto naturale che si prediliga il verde ben curato e la lotta all'abusivismo edilizio.
Ma basta desiderare tutto ciò, auspicarlo, pretenderlo, quando si sa che la città sin dall'origine è nata a "palla fa tu", come si dice in gergo calcistico, e si dovrebbe pure sapere che per la rielaborazione del piano regolatore della città non sono bastati trent'anni, visto che  i componenti lo staff tecnico, quando hanno assunto l'incarico, erano giovani e, dopo continue traversie e modifiche elaborative, hanno concluso in età avanzata?
Tuttavia è significativo che i giovani - anche se l'esperienza è ancora ai primi germogli - esprimano la loro visione ideale, nella speranza che finalmente si trovi qualcuno che ne colga le aspirazioni ed operi di conseguenza, pur nei limiti della realtà.
Quindi tutto da leggere il libro dei sogni se è scritto con l'inchiostro delle aspirazioni giovani, da guardare invece con prudenza - non sto dicendo con diffidenza per rispetto umano - se i sogni vengono calati pisulu pisulu in un programma elettorale, quando si dovrebbe avere un vero e proprio obbligo di coscienza di fronte a chi si chiede la fiducia.
Stiamo attenti a quanto ci promettono, se non vogliamo rischiare di farci turlupinare dai soliti imbonitori.

OGNI GIORNO E' OTTO MARZO PER CHI AMA LA DONNA

 Io alle donne gli auguri li faccio ogni giorno.




 
Dico "ogni giorno" e oggi - 8 marzo - pubblico la poesia dell'amico Carmelo Fama' perchè questo è uno dei 365 giorni dell'anno, in cui la donna merita d'essere amata e rispettata.

mercoledì 7 marzo 2012

SI PROSPETTANO AGITAZIONI TRA I LAVORATORI ECOLOGICI PER MANCATO PAGAMENTO DEGLI EMOLUMENTI

copia del verbale dell'incontro
I lavoratori della Dusty devono percepire le mensilità di gennaio e di febbraio, mentre i lavoratori ATO, ex comunali distaccati alla Dusty, devono percepire il salario di dicembre, gennaio e febbraio.
Nonostante si sia passati dalla  Tia gestita dall'ATO alla Tarsu gestita dal Comune  e si sia cambiata l'ìimpresa appaltatrice, con l'intento d'una maggiore efficienza nella raccolta dei rifiuti solidi urbani;
 nonostante tutte le intenzioni e le promesse già programmate dalla Regione per la riforma degli Ambiti territoriali; nonostante che molti degli utenti di Barcellona abbiamo pagato salate bollette a conguaglio del 2010 e per la  tarsu 2011,
stiamo rischiando di ricadere nell'emergenza rifiuti che purtroppo abbiamo amaramente sperimentato nel recente passato.
Gli operatori ecologici della Dusty e quelli a servizio del languente ATOME 2 tornano ad essere in stato di allerta, a causa del ritardo nei pagamenti delle loro spettanze.
Ieri, nella sede della Dusty, a Milazzo, i rappresentanti dei sindacati aziendali Cgil, Cisl, Uil si sono incontrati con quelli della ditta appaltatrice per cercare di risolvere la questione spettanze, ma nel corso di una lunga articolata discussione hanno dovuto apprendere che l'azienda a causa dell'ingente credito vantato nei confronti dell'ente appaltante ATO ME 2 s'è trovata ed è tuttora nell'impossibilità di erogare ai lavoratori gli emolumenti del mese di gennaio.
A ciò si aggiunga che la stessa sorte si prospetta in ordine all'erogazione della mensilità di febbraio, che dovrebbe essere effettuata tra qualche settimana.
La dottoressa Letizia Messina, nella quaità di rappresentante della Dusty, ha comunque precisato che la Direzione Aziendale, nel tentativo di risolvere la problematica, ha cercato di coinvolgere  la presidenza della Regione e gli enti competenti dell'Assessorato regionale dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità, il Commissario Straordinario Emergenza Rifiuti e il Direttore Generale Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti, chiedendo un incontro urgente, per l'attuazione del quale ovviamente s'è in attesa di una risposta.
Le Organizzazioni sindacali, a questo punto, non hanno potuto fare altro che prendere atto di quanto ascoltato, dichiarando però la propria insoddisfazione e riservandosi di mettere in atto tutte le azioni a tutela dei lavoratori.
Il che in parole povere significa che si prospettano giorni di agitazione, se non addirittura di astensione dal lavoro, con le solite amare conseguenze per l'igiene pubblica.

NOTA
Non si hanno ancora notizie della decisione del giudice del tribunale di Patti in merito al ricorso presentato dall'Ato avverso il decreto ingiuntivo della Caruter, per l'eventuale accoglimento della sospensiva, che possa permettere l'utilizzo delle somme giacenti sui conti Ato per il pagamento delle retribuzioni maturate.

BARCELLONA: L'ACCORDO AL CENTRO STENTA A "QUAGLIARE"

 OGNUNO SOTTRAE LA BRACE PER LA PROPRIA CIAMBELLA




Come ho scritto in un precedente spot, il famoso "conclave" dall'eterno fumo nero, che ormai da un mese coinvolge i partiti di centro e il Pd di Barcellona, sta facendo la fine della famigerata pentola in comune che non riesce a bollire mai.
Nei giorni scorsi, dopo tante fumate negative, era sembrato che si stesse arrivando all'accordo definitivo, grazie all'indicazione di un nominativo apparentemente accetto a tutti, quello di Giuseppe Trifilò, attivissimo consigliere comunale udc a Palazzo Longano, proposto da Carmelo Torre.
Il designato, dopo avere attentamente vagliato la situazione, in base anche alle reazioni nell'ambito del partito, ha deciso alla fine di non aderire alla proposta, per cui quella che sarebbe dovuta essere fumata bianca non è potuta risultare tale.
Il tavolo del "conclave" s'è allora, per questo, sciolto?
 Sembra di no, anche se sulla base di taluni sintomi si potrebbe dire che non è lontano da tale destino.
Ritornando alla similitudine della pentola che non bolle, i motivi potrebbero essere raffigurabili in un altro detto, secondo cui le bollicine non riescono a sollevarsi perché ciascuno dei "conclavisti" da sotto la pentola "si tira a braci pu so' cudduruni".

Ma allora il Pd, attorno a quest'insolito tavolo, che ci resta a fare? 

Per fare il tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l'albero
Per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto...


Forse il Partito Democratico a Barcellona il "frutto" maturo per affrontare la sindacatura ancora non ce l'ha. 

Francesco Cilona

martedì 6 marzo 2012

PRE ELEZIONI: QUANTA FATICA PER UN ACCORDO AL CENTRO, MA COSA ASPETTA IL PD DI BARCELLONA PER IMPARARE LA LEZIONE?

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto.
Ma quante cose ci vogliono per fare un tavolo, specialmente se si tratta di tavolo delle trattative!
 Abbiamo appreso, in questi giorni, quante volte certi componenti della politica nostrana si sono posti attorno ad un tavolo e quanto a lungo hanno trattato per trovare un accordo, che poi non risulterà facile raggiungere, perché sono troppe le ragioni e le diversità che rendono vana quella tavolata. 
Per fare un tavolo, adesso, non basta il legno, non basta l'albero, non basta il seme, non basta il frutto. 
Non basta più niente, perché è tanta e tale l'ingordigia dei nostri politici che non li fa vedere oltre un palmo dal loro naso.

LA VASCA BEVIERE NONOSTANTE TUTTE LE PROMESSE DI SMANTELLAMENTO CONTINUA A DETURPARE PIAZZA DUOMO

Continua ad essere, questo, il mio modesto giudizio su quell'inutile "beviere", dove neppure i cani andrebbero ad abbeverarsi. Visto che non abbiamo più asini da portarci. Ma c'è un altro valido motivo che dovrebbe indurre chi governa la città a togliere di mezzo quell'impedimento al buon gusto e alla circolazione.
Sì, appunto alla circolazione.
Ed è questa la ragione: ormai il costo del carburante è salito alle stelle e tende sempre più ad aumentare. Il buon senso allora suggerisce di ricorrere al risparmio.
Ebbene non vi sembra che sarebbe una buona occasione di risparmio l'eliminazione del circuito, attorno alla Basilica, di tutti i mezzi a motore che, a migliaia, scendendo dalla via Roma non possono transitare davanti alla Chiesa, perchè in quel trattino di strada è stata piantata una vascaccia che vorrebbe essere il simbolo di un'isola pedonale... fantasma?
Che valore può avere quella breve preclusione, quando l'atmosfera resta ugualmente ammorbata dai gas di scarico emessi dai mezzi che, per evitare cento metri di via Roma, ne devono percorrere cinquecento di via Carducci, via Alfieri e via Dante?
Quanti litri di carburante in tantisimi anni, da quando è entrata in vigore questa deviazione, si sono sciupati? E quanti se ne consumeranno ancora?
Ah, già, la linea dell'Amministrazione della Città è quella d'estendere a tutta la via Roma la pedonabilità. Non ci avevo pensato!
Evidentemente questo mio parere è del tutto controcorrente.
Quindi posso parlare soltanto per fare "sputazza".
Lo so, spesso, anche quando si crede di dire cose sensate, il parlarne diventa soltanto "arte leggera".
Così diceva la
bonanima quando scrivevo qualcosa che non gli garbava.
Francesco Cilona

BARCELLONA = COSA ASPETTA IL PD PER PREPARARSI ALLE CONSULTAZIONI DI MAGGIO NESSUNO LO SA

IL CONCLAVE PROVINCIALE CONTINUA A FUMARE NERO, E SEMBRA VOGLIA RAGGIUNGERE IL PRIMATO NELLA PERDITA DI TEMPO

Quando mai s'è detto che, dalle nostre parti, la pentola in comune sia riuscita a bollire.
 E' proprio vero: a pignata ncomuni non bugghi mai.
 Ed è prova evidente di ciò quanto sta accadendo al Pd di Barcellona per essersi avventurato a seguire le direttive di Francantonio Genovese che - se la vede lui perché - pare voglia estendere il proprio controllo politico sulla città del Longano, almeno per quanto concerne il Pd.
Ma lasciamo stare le vicende di questo partito che, nato gracile a Barcellona, continua a non crescere perché malnutrito; e vediamo che cosa sta succedendo a suo discapito in un momento in cui ogni forza politica locale ha tutto l'interesse di mobilitarsi, in vista delle prossime elezioni amministrative.
Dopo mesi e mesi di sbadigli in un forum del centrosinistra, organizzato assieme ai partiti minori, il Pd ad un tratto - ligio a direttive esterne - anzicché porsi in testa ai possibili alleati, ha deciso di  affidarsi ad una manovra inattesa e, con improvvisa sterzata, è uscito dal forum per aleggiare in provincia accanto a possibili nuovi legami.
Ed è così che da mesi s'è impelagato in trattative con il terzo polo e l'MpA, lasciando in disparte i primi possibili alleati, a compattarsi tra loro e procedere verso quelle primarie che - com'è noto - sono state affrontate e risolte qualche settimana fa, con la scelta di Maria Teresa Collica,  per la candidatura a sindaco.
Intanto che il tempo trascorre e si accorcia la distanza con le elezioni di maggio, la pentola in comune ( Pd, MpA, Udc, Fli) non riesce neppure a "spisiddiari": e ciò perchè, una volta attizza uno, un'altra volta attizza un altro ed il fiuoco dell'accordo non riesce a "sbampari".
Quando ieri sembrava che finalmente stessero per alzarsi le prime bollicine con  l'adesione e l'accoglienza unanime del nome Trifilò a rappresentare l'ibrida coalizione- ecco che il fuoco si spegne e svanisce l'ipotesi d'un candidato sindaco marcato Udc.
Ma perchè quella pentola non bolle mai?
 Per un fatto molto semplice: perché, non appena è in procinto di "scaldarsi", si sfascia il muscarolo e il fuoco langue.

lunedì 5 marzo 2012

AL 99% SARA' GIUSEPPE TRIFILO' IL CANDIDATO DELLA COALIZIONE PD-TERZO POLO-MPA

Giuseppe Trifilò
Il lungo tormentato iter, che a livello provinciale i partiti di centro hanno affrontato assieme al Pd e al MpA, alla ricerca di un'intesa necessaria per far fronte alle elezioni amministrative della prossima primavera a Barcellona, potrebbe essere giunto alla sua conclusione.
La coalizione per affrontare le prossime amministrative sembra fattibile, essendo ormai divenuta unanime, tra i convenuti, la propensione a candidare sindaco la persona indicata dal terzo polo: il consigliere comunale udc a Palazzo Longano Giuseppe Trifirò.
Per averne la certezza matematica basta attendere qualche ora, fino a quando cioè il candidato proposto scioglierà il riserbo, che egli stesso ha  ritenuto necessario per disciplina nei confronti del partito. Che ovviamente ha inteso consultare prima di decidere.
Giuseppe Trifirò, più che altro, s'è finora trincerato dietro la massima discrezione, per accertarsi cautelarmente sulla consistenza del consenso, oltre che all'interno del proprio partito, anche e soprattutto da parte di tutti gli altri chiamati a comporre la coalizione.
Per questo si era riproposta una giornata di riflessione.
Adesso che Trifilò viene da tutti riconosciuto l'elemento più idoneo a rappresentare  una coalizione in grado di attrarre più forze possibili da contrapporre in  alternativa alla destra uscente, resta solo da mettere una firma. E il gioco sarà fatto.

IL PONTE DI VIA ROMA, IN ATTESA DI MIGLIORE DESTINO, E' STATO INTANTO RESO PIU' IDONEO AL TRANSITO

A volte, leggendo qualche commento chiaramente di parte, mi viene da sorridere, specie se si cerca di ironizzare nei confronti di barcellonablog, sol perché ha per motto "promuovere la conoscenza dei problemi cittadini e invitare gli amministratori ad affrontarli".
PONTE ROMA PRIMA....
E sorrido, benevolmente s'intende, soprattutto se mi accorgo che non sempre  si riesce a fare intendere agli amministratori  l'importanza di  talune segnalazioni sulle carenze e sulle esigenze della città.
.....E  DOPO LA CURA
Se poi, invece m'accorgo che putacaso qualcosa di evidenziato ha avuto un seguito positivo, perché l'intervento di chi dovere è entrato in sintonia con la segnalazione, allora sì che, nel mio piccolo, sento il bisogno di fare come colui che dice "si non mi vantunu  l'autri mi vantu ieu".
Scherzi a parte, mi fa piacere davvero potere constatare che è stato finalmente eseguito il lavoro necessario per ripristinare il piano del ponte sul Longano all'altezza della via Roma, che era stato notevolmente danneggiato dall'esondazione del 22 novembre scorso e tuttavia continuava ad essere sottoposto al logorio del transito, reso inevitabile dalla mancanza di percorsi alternativi.

Il 22 febbraio scorso - esattanente a tre mesi dalla fatidica data dell'alluvione - barcellonablog  aveva documentato tale carenza con la foto che riproponiamo, per porla a confronto con l'altra accanto, scattata in questi giorni, a dimostrazione che finalmente il lavoro riparatorio - anche se provvisorio - è stato fatto. 
Con grande utilità per l'utenza cittadina e compiacimento di chi ha potuto fotografarlo.


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