

Eh, no! Passi la spazzatura che si accumula sui marciapiedi, passi la parata dei sindaci che scrivono una lettera alla Serit per appoggiare una richiesta di denaro avanzata da un ATO ME 2 con le pezze al culo, passi l'intervento dei sindacati che sostengono gli operatori ecologici nella loro agitazione per il tardato pagamento dei salari. Tutto può passare, tranne che si debba ripetere ogni sabato lo sconcio di piazza Mercato, dove, a conclusione della parata settimanale delle bancarelle degli ambulanti, il suolo pubblico viene lasciato coperto da ogni genere di rifiuti - scatolame, scarti vegetali, cartacce, plastica e quant'altro resta da buttare - disseminati, senza tenere conto che in quella zona ci abitano famiglie e, in quella piazza, vorrebbero andare a giocare i ragazzini di quelle famiglie.
Al Comune si sapeva che - a causa dello stato d'agitazione dei netturbini - anche oggi sarebbe mancato l'intervento degli spazzini, e ciò avrebbe dovuto suggerire un sollecito interessamento della civica amministrazione per un intervento d'emergenza, possibilmente ricorrendo all'ausilio di qualche cooperativa, organizzando una squadra di precari se non addirittura chiedendo l'aiuto di volontari. Ma queste cose, a Barcellona, diciamolo pure, hanno un sapore assurdo, come assurda appare la reazione estrema del solito signor Bruno che, più arrabbiato che mai, invia esposti alla magistratura e lettere al sindaco e al prefetto, per raccontare la solita solfa dell'indecente stato in cui viene lasciata ogni fine settimana la piazza maggiore di un popoloso quartiere cittadino.