Il problema degli ospedali di Barcellona e di Milazzo è stato affrontato, in questi giorni, dall'Associazione Consumatori Siciliani, che tramite lo Sportello del Cittadino della città del Longano, affidato alla responsabilità di Giuseppe Rizzo, ha emesso un comunicato in cui si esprime "disappunto" per quanto di grave sta accadendo in fatto di assistenza sanitaria nel vasto territorio servito dai due importanti nosocomi della provincia.
L'A.C.S. ritiene giustamene che tale situazione a tutto danno dei cittadini e, soprattutto, dei più deboli e indifesi, scaturoisce da scelte errate della Regione, che sarebbero state fatte "stando seduti a una scrivania e senza spesso conoscere né il territorio, nè soprattutto le reali esigenze sanitarie dell’utenza”.
te de"La vicenda degli ospedali di Barcellona e Milazzo - si legge nella nota - unitamente a quella dei nosocomi di Mistretta, Sant’Agata Militello e Patti è la chiara dimostrazione della volontà politica di depotenziare il servizio sanitario in provincia di Messina e nella stessa città a vantaggio di altre province. È una vergogna quello che sta accadendo e soprattutto riteniamo che oggi occorra unire le forze per difendere il diritto alla salute della gente messo a rischio da scelte scellerate".
"Purtroppo ci stiamo abituando -dichiara il presidente Regionale Nicola Calabria - a scaricare sulla gente gli errori, gli sprechi, il clientelismo, il favoritismo che la stessa Corte dei Conti ha denunciato già l’anno scorso nella sua relazione, senza che gli autori, siano essi politici siano dirigenti, paghino in prima persona".
"Un territorio così vasto come quello di Barcellona e Milazzo richiede un’attenzione diversa che punti a creare una struttura di eccellenza per un bacino di utenti, che è dopo la città di Messina, per numero di persone assistite, e che quindi merita un’attenzione particolare.Comunque - assicura Calabria -l’associazione sarà in campo a difesa del diritto alla salute della gente di questo territorio".
“Un territorio così vasto come quello di Barcellona e Milazzo richiede un’attenzione diversa – prosegue Nicola Calabria – puntando a creare una struttura di eccellenza per un bacino di utenti che è dopo la città di Messina per numero di persone assistite e che quindi merita un’attenzione particolare. Comunque l’associazione sarà in campo a difesa del diritto alla salute della gente di questo territorio”.
“Da anni assistiamo a tagli di posti letto, di chiusure di reparti - ricorda in fine il presidente regionale dell’Associazione Consumatori Siciliani – a trasferimenti di competenze da un ospedale all’altro, ma tutto ciò non è servito a nulla! Soprattutto vorremmo sapere quali tagli la Regione Siciliana ha operato nei confronti dei baroni della sanità privata”.
Secondo l’Associazione Consumatori Siciliani, sarebbe opportuno che i due ospedali di Barcellona e di Milazzo non fossero messi l’uno contro l’altro, ma operassero in sintonia contro lo spreco di eventuali doppioni per un effettivo miglioramento del servizio sanitario.
L'A.C.S. ritiene giustamene che tale situazione a tutto danno dei cittadini e, soprattutto, dei più deboli e indifesi, scaturoisce da scelte errate della Regione, che sarebbero state fatte "stando seduti a una scrivania e senza spesso conoscere né il territorio, nè soprattutto le reali esigenze sanitarie dell’utenza”.
te de"La vicenda degli ospedali di Barcellona e Milazzo - si legge nella nota - unitamente a quella dei nosocomi di Mistretta, Sant’Agata Militello e Patti è la chiara dimostrazione della volontà politica di depotenziare il servizio sanitario in provincia di Messina e nella stessa città a vantaggio di altre province. È una vergogna quello che sta accadendo e soprattutto riteniamo che oggi occorra unire le forze per difendere il diritto alla salute della gente messo a rischio da scelte scellerate".
"Purtroppo ci stiamo abituando -dichiara il presidente Regionale Nicola Calabria - a scaricare sulla gente gli errori, gli sprechi, il clientelismo, il favoritismo che la stessa Corte dei Conti ha denunciato già l’anno scorso nella sua relazione, senza che gli autori, siano essi politici siano dirigenti, paghino in prima persona".
"Un territorio così vasto come quello di Barcellona e Milazzo richiede un’attenzione diversa che punti a creare una struttura di eccellenza per un bacino di utenti, che è dopo la città di Messina, per numero di persone assistite, e che quindi merita un’attenzione particolare.Comunque - assicura Calabria -l’associazione sarà in campo a difesa del diritto alla salute della gente di questo territorio".
“Un territorio così vasto come quello di Barcellona e Milazzo richiede un’attenzione diversa – prosegue Nicola Calabria – puntando a creare una struttura di eccellenza per un bacino di utenti che è dopo la città di Messina per numero di persone assistite e che quindi merita un’attenzione particolare. Comunque l’associazione sarà in campo a difesa del diritto alla salute della gente di questo territorio”.
“Da anni assistiamo a tagli di posti letto, di chiusure di reparti - ricorda in fine il presidente regionale dell’Associazione Consumatori Siciliani – a trasferimenti di competenze da un ospedale all’altro, ma tutto ciò non è servito a nulla! Soprattutto vorremmo sapere quali tagli la Regione Siciliana ha operato nei confronti dei baroni della sanità privata”.
Secondo l’Associazione Consumatori Siciliani, sarebbe opportuno che i due ospedali di Barcellona e di Milazzo non fossero messi l’uno contro l’altro, ma operassero in sintonia contro lo spreco di eventuali doppioni per un effettivo miglioramento del servizio sanitario.
2 commenti:
La sinergia fra Barcegotto e Milazzo è indispensabile e giusta.Anzicchè tirare la corda dall'una parte e dall'altra ,come l'asino di Burano con il paraocchi,sarebbe stato meglio fin dall'inizio l'accordo sinergetico.L'asino morì perchè non seppe decidere se mangiare prima l'avena o bere l'acqua.Le decisioni importanti si prendono senza paraocchi.Speriamo che lo capiscano.Gli asini erano due legati per la gavezza,e ognuno vedeva una sola cosa.
Accrdo e conoscenza rendono la vita migliore.
franzsidoti
Chiaramente si tratta dell'asino di Buridano non di burano.
franz
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