domenica 7 novembre 2010

LA REGIONE METTE IN CANTIERE LA "SALUTE" DELLA PROVINCIA DI MESSINA, LASCIANDO FUORI STECCATO L'OSPEDALE CUTRONI ZODDA

SCONCERTANTE LA SCARSISSIMA CONSIDERAZIONE DELLA REGIONE
VERSO LE ESIGENZE DI BARCELLONA


Nei giorni scorsi è stata diffusa una notizia riguardante il rilancio del piano sanitario in provincia di Messina, che nel corso del prossimo triennio mirerebbe ad assicurare un'adeguata copertura finanziaria al fine di migliorare l’offerta di salute sul territorio consentendo agli operatori di lavorare in condizioni più agevoli grazie ad una migliore sistemazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico ospedaliero..
Praticamente s'intenderebbe concentrare lo sforzo finanziario dell’Assessorato regionale alla Salute su alcune realtà ospedaliere e a tal fine in commisssione sanità è stata accolta la proposta di utilizzare un finanziamento di 50 milioni di euro, già impegnato, per favorire il completamento e l’ammodernamento degli ospedali di Sant’Agata di Militello, Patti, Lipari, Milazzo e dell’ospedale Piemonte di Messina.
I finanziamenti, nello specifico, riguarderebbero: 1) la costruzione di un nuovo ospedale a Sant’Agata di Militello, in contrada Cuccubello, con contestuale alienazione di tutti gli immobili attualmente utilizzati (20 milioni); 2) un servizio di radioterapia all’ospedale di Patti (3 milioni 400 mila); 3) attrezzature tecnologiche per ospedali di Sant’Agata Militello (Tac, risonanza, mammografo), Milazzo (angiografo e apparecchiature varie) e Lipari (5 milioni); 4) ospedale Piemonte di Messina (12 milioni); 5) adeguamenti PTA in provincia Messina (5 milioni).
Quest'ultima somma consentirebbe di assegnare qualche briciola a Barcellona, in vista della programmata destinazione a PTA del Cutroni Zodda.
Si tratterebbe insomma di un significativo passo in avanti per gli altri nosocomi e un ulteriore sfregio per quello di Barcellona, che i direttori generali dell’Asp di Messina e il direttore del Papardo-Piemonte dovrebbero avallare mediante l'integramento di loro schede progettuali, rientranti nel programma pluriennale 2010/2012, con una previsione di finanziamento per il 95% a carico dello Stato, ed il restante 5% a carico della Regione.
Se le cose stanno realmente così, c'è davvero da sospettare che la considerazione dimostrata dalla Regione nei confronti di Barcellona è davvero commisurata al rapporto di stima e d'amicizia che lega don Raffaele e l'assessore Russo con chi amministra la nostra città.

2 commenti:

Agapito ha detto...

Evidentemente, tutte le proteste, che finora sono state fatte per il cutronizodda non sono valse a nulla: in questa nostra terra ciò che conta è la forza della raccomandazione che ovviamente nasce dalla natura del rapporto di chi raccomanda e di chi deve recepire tale sollecitazione. Aveva ragione l'autore del gattopardo: tutto cambia per restare come prima.

Unknown ha detto...

E' veramente sconcertante,non sembra vero.Eppure avevo sentito voci diverse di speranza.Ci deve essere qualcosa che non sappiamo e che produce tanta disattenzione per la nostra Barcegotto.Possibile che un conflitto personale abbia la meglio sull'interesse generale? Sono meccanismi che non capisco e che mi sconcertano.
franzsidoti

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