
Come si può constatare, siamo al "punto e a capo", con il gravissimo impiccio dell'accumulo dei rifiuti solidi urbani in ogni angolo della città.
Sembra che ormai si stia creando - soprattutto in quanti dovrebbero contribuire alla soluzione del problema, ma direi anche in molta parte della popolazione - una pericolosa assuefazione, accompagnata da un'inconcepibile rassegnazione, in grado solo di farci apparire gente da quarto mondo.
Da che cosa possa dipendere questo incomprensibile progressivo disinteresse di fronte a tanto imbarbarimento, faremmo bene a spiegarcelo.
Dipende dal fatto che non ci sono fondi per affrontare l'accavallarsi delle emergenze?
Dipende dalla scarsa capacità di amministrare i fondi disponibili?
Se non addirittura dall'iniziale sperpero di denaro?
Dipende soltanto dagli amministratori o anche dagli utenti?
Particolarmente da quegli utenti che finora sono riusciti ad evadere - chi per protesta, chi per furberia - il pagamento delle bollette emesse dall'ATO?
Probabilmente dipende da tutte insieme le "questioni" sopra poste.
Ma non solo da esse: visto che esiste a monte la causa principale di tutto ciò: ed è il permanere della ormai obsoleta strategia di porre la mondezza sotto il tappeto.
Quando ovviamente, per uso del tappeto, s'intende il ricorso alle discariche che non solo sono costose - e quindi fonte d'affare -, ma pure destinate a moltiplicarsi e quindi difficilmente gestibili sul piano ecologico.
Eppure rimangono tuttora privilegiate, appunto perchè costose da un lato e remunerative dall'altro.
1 commento:
Ormai da anni le strade della nostra città vivono una situazione di degrado e abbandono davvero brutto da vedere. Malgrado le numerose proteste e gli inutili esposti i cittadini stanchi e arrabbiati, che non accettano una simile realtà, le risposte dagli organi competenti continuano a non arrivare. Così tutto, come spesso accade, muore tra l'indifferenza generale, cartacce, scatoloni, sacchetti di ogni genere, vetri rotti e altro ancora permane indisturbato in strada, nel silenzio delle Istituzioni, offrendo uno scenario imbarazzante e destando un senso di assoluta incuria degno di una città del terzo mondo
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