venerdì 9 settembre 2011

BASTANO UN'ARANCIATA E UN PANINO PER DIGERIRE IL SEME DELLA DISCORDIA?




Ho trovato, in face book due piccoli commenti alla vessata questione dello spostamento del "seme d'arancia", da piazza Stazione vecchia all'attiguo spazio in via d'arredamento che, quando la stazione funzionava, era occupato dall'annesso scalo merci.
Sono stati scritti da Davide, un barcellonese che manca dalla nostra città da un po' di tempo e li considero significativi per il loro contenuto: tra il serio ed il faceto.
Scrive Davide nel primo commento: "Io mi ricordo quando qualche anno fa su codesto seme comparve la scritta deturpatrice: PADDU SICCU , ricordo grasse risate e per qualcuno motivo d'indignazione, io fui combattuto tra i due stati d'animo, posso dire oggi che non mi è mai piaciuto questo monumento come non ho mai nutrito particolari simpatie per Isgrò, sarei però curioso di sapere in cosa consistono i lavori di riqualifacazione dell'area in questione, essendoci io molto affezionato per ragioni storico adolescenziali . Un abbraccio a tutti, un barcellonese che manca da un pò di tempo ormai. ciao". Nel successivo - ricordando evidentemente la famosa penineria di Fortunato Casdia ubicata appunto nella via Roma in prossimità di piazza Stazione - Davide si esprime con questa inneggiante battuta:"viva i panini casdia, vuoi mettere un panino casdia e spuma contemplando la fantasmagorica opera di Isgrò"
Un buon consiglio, per la miriade di turisti che verrebbero a contemplare il SEME, se ovviamente non sarà rimosso da piazza stazione?
Direi di si, sarebbe davvero gradito un panino imbottito con bevanda. Ma piuttosto che accompagnato dalla spuma, direi meglio da un bel succo d'arance, di quelle preferibilmente prodotte nei nostri agrumeti....in via di estinzione.
Ci sarebbe davvero da godere, se la cosa che si sta portando avanti con tanto fervore lobbistico non amareggiasse.
E' davvero triste una città dove si trova tanto da dire per un seme che si sposta e poco o nulla da fare per affrontare seriamente i gravissimi problemi che assillano quest'ambiente.
E' povera una città, in cui si trova prontissima una casta o pseudotale che s'accanisce in difesa di un seme e non c'è gente coesa disposta a salvare il salvabile.
E non parlo dei ruderi del passato, ma di servizi, istituti, uffici perduti o in via di smantelamento, come il bellissimo Cutroni-Zodda.
Casomai ci siamo voci clamantes nel deserto.
Potrei elencare quanti e quali problemi dovrebbero essere oggetto di reale interessamento, di e mail e cartoline all'amministrazione, di commenti in intermet, ma sarebbe un repetita. Che forse gioverebbe poco, considerata la freddezza di questo nostro ambiente.
Al concittadino emigrato Davide, che chiedeva notizie sulla riqualificazione suggeriamo di cliccare qui sotto:
-Contratto-di-Quartiere-II-sant-Antonino

giovedì 8 settembre 2011

SACCONI CON UNA BARZELLETTA BLASFEMA SUSCITA POLEMICHE E GENERALE RIPROVAZIONE


Anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si cimenta adesso nel racconto di barzellette e lo fa in maniera tale da superare il proprio "maestro" in fatto di gaffe e blasfemità.
Nel corso di un suo discorso ai giovani del PDL, il Sacconi - alla presenza d'un imperterrito segretario generale della Cisl - ha cercato di stigmatizzare il comportamento della Cgil contro la manovra, sfoderando una "parabolina" avente protagoniste suore stuprate, senza curarsi che. con la sua gaffe, stesse evocando "il raccapricciante atto criminale di violenza sessuale che suore martiri hanno subito davvero durante la recente tremenda guerra in 'Kosovo' ".

"In nessun altro Paese del mondo democratico un esponente di governo sceglierebbe la metafora dello stupro - incompatibile con qualunque forma di ironia - per esprimere una sua valutazione politica, svelando la sua visione del rapporto tra donne e uomini". Lo afferma in una nota il Comitato delle donne Senonoraquando commentando la barzelletta, che sta sollevando critiche pesanti anche in area cattolica così come dalle donne della Cgil e del Pd.

Con un Sacconi così non meraviglia che il paese stia diventando (come ha detto il suo docente-premier) un paese di merda.



BUONA PARTENZA DELLA FESTA REGIONALE SEL A VILLA MAZZINI.


Partita di slancio con un dibattito affollato sul Mediterraneo, le rivolte e le migrazioni, con la partecipazione della giornalista del Manifesto, Giuliana Sgrena, La Festa regionale di Sinistra Ecologia e Libertà riapre i battenti oggi pomeriggio a Villa Mazzini alle 17.30 con un incontro con la scrittrice messinese Eliana Camaioni, che si svolgerà nella libreria della festa. Seguirà alle 19 il dibattito: "Un altro Sud per un'altra Italia" con Rita Borsellino(Eurodeputata), Gennaro Migliore (Segreteria Nazionale Sel), Guido Signorino (Docente Università di Messina), Serena Sorrentino (Resp. Meridione CGIL). Modera: Manuela Modica (Giornalista de l' Unità.) La serata prosegue con il rock contest Express Yourself a partire dalle 21.

Tonino Cafeo

mercoledì 7 settembre 2011

QUESTIONE "SEME D'ARANCIA" CINQUE DOMANDE AL SINDACO TRA LACRIME E UNA RISATA



Sono padre e anche nonno e, se al cinema o in tv - anche in una fiction di secondo ordine - mi capita d'assistere ad una scena, in cui il padre abbraccia il figlio, mi commuovo.
E' una reazione istintiva, più forte di me.
Sarà stato per questo mio incontrollabile moto dell'anima che mi sono immedesimato leggendo la lettera di Emilio Isgrò al sindaco Candeloro Nania, oggi in parte riportata dalla stampa.
Lo scritto m'ha colpito nel tratto in cui l'artista barcellonese, rivolgendosi al primo cittadino medico, ha vergato questi due interrogativi:
"Lei - che è pediatra, e per ciò stesso avvezzo ai sentimenti più teneri della vita - può davvero pensare che un artista difenda il proprio lavoro per un puro capriccio? O non è come proteggere la vita di un figlio?"
Sono state parole talmente pressanti che m'hanno stretto il cuore in una morsa.
E per un attimo ho dovuto cessare di leggere, vinto dai lucciconi.
Asciugati gli occhi, ho notato che l'Artista non s'era fermato alla seconda domanda.
Il suo questionario, stavolta rivolto più al primo cittadino che al pediatra, continuava così:
" Glielo dico con tutto il cuore, signor Sindaco: io ho realizzato quell'opera con amore di cittadino. Perché distruggerne il vero significato? Cosa diremo un giorno a coloro che la vedranno nelle cartoline e nei libri e mai più la ritroveranno al suo posto? Vuole essere ricordato come il Sindaco di una città che non esita a estirpare un simbolo dal significato fin troppo chiaro, ormai ampiamente riconosciuto in Italia e fuori d'Italia?"
A questo punto, il cuore s'è messo da parte per dare adito al cervello di reagire.
Ed il cervello istintivamente m'ha fatto ridere.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: UN NOSTRO CONCITTADINO RIACQUISTA LA SALUTE GRAZIE AL TRAPIANTO D'UN RENE DEL TENORE SCOMPARSO


"La morte del tenore siciliano Salvatore Licitra ha già salvato tre vite. Nella notte, infatti all’ospedale Garibaldì di Catania, al cantante, morto ieri per le conseguenze di un incidente stradale, verificatosi la sera del 27 agosto, nel ragusano, sono stati prelevati il cuore, il fegato, i reni e le cornee. La famiglia, nel rispetto della volontà dell’artista, si era subito espressa per la donazione. Il fegato è stato trapiantato all’Ismett di Palermo su un paziente di 53 anni di Catania. Trapiantato pure all’Ismett il rene sinistro assegnato a un 57enne di Palermo. Il rene destro è stato trapiantato al Civico di Palermo su un paziente di 37 anni di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Le cornee sono state depositate alla Banca degli occhi dell’ospedale Cervello di Palermo e saranno messe in coltura per essere poi essere utilizzate nei prossimi giorni". (Il Giornale.it)

Questa notizia mi ha commosso profondamente.
E per l'immatura tragica fine del grande tenore siciliano, sicuro erede dell'indimenticabile Pavarotti, e per la magnanimità del gesto dei suoi cari che consente, grazie al trapianto degli organi donati, di rinascere a nuova vita, a tre persone sofferenti.
Una delle quali è un nostro concittadino, da tempo in lista d'attesa per il trapianto renale.

RUMENO DI 26 ANNI RISTRETTO NELLE CARCERI DI AGRIGENTO SI TOGLIE LA VITA



“ Alla mezzanotte di ieri un detenuto di 26 anni di origine rumena, ristretto nel carcere di Agrigento, si è suicidato impiccandosi nella propria cella con delle strisce di stoffa ricavate dalle lenzuola in dotazione. Questo è il 45° suicidio in cella verificatosi dal 1° gennaio 2011 ad oggi. ”

A comunicare il triste evento e’ il Segretario Generale della UILPA Penitenziari Eugenio Sarno che aggiunge:

“ Ad Agrigento da tempo denunciamo condizioni di grave sovraffollamento e di carenze logistiche. Alle otto di stamani, infatti, nell’istituto agrigentino risultano detenute 482 persone a fronte di una ricettività massima pari a 248. Da segnalare, inoltre, come la Direzione del carcere non possa più garantire ai detenuti nuovi giunti nemmeno la fornitura di primo ingresso (lenzuola, stoviglie, ecc) avendo esaurito i fondi sul capitolato specifico.”

Quanto accaduto ad Agrigento da modo al Segretario Generale della UILPA Penitenziari di richiamare il grido di allarme lanciato dal Presidente della Repubblica Napolitano qualche settimana fa nel corso di un convegno organizzato al Senato.

“Evidentemente il Presidente Napolitano aveva ben ragione di richiamare la prepotente urgenza di ridare costituzionalità e civiltà al nostro sistema penitenziario. Perchè ciò sia possibile – continua Eugenio Sarno – occorre che tutte le componenti politiche e sociali si impegnino sinergicamente per ricercare ed individuare soluzioni possibili e condivise. Per questo ancora una volta sollecitiamo il Parlamento ad una discussione sull’emergenza penitenziaria valutando le indicazioni e le proposte che pur giungono dall’interno dello stesso Parlamento e dagli operatori penitenziari.”

La UILPA Penitenziari si affida alla sensibilità ed alla competenza del Ministro Palma perché voglia calendarizzare un incontro con le OO.SS. per discutere e confrontarsi su un problema, quello penitenziario, che è sempre più una questione sociale, umanitaria, sanitaria e di ordine pubblico.

PERPLESSITA' E PREOCCUPAZIONE PER L'ANNUNCIO D'INTERVENTI CINESI NELL'ECONOMIA DELLA SICILIA


LA NOTIZIA NON PIACE AL FRONTE NAZIONALE SICILIANO

L'annuncio del Governo della Regione Siciliana che" un prestigioso Istituto bancario cinese finanzierà (anche) la realizzazione di un'opera pubblica di primaria importanza a Palermo" è accolto con diffidenza dal Fronte Nazionale Siciliano.
In una nota del segretario politico nazionale Giuseppe Scianò si sostiene che la notizia non entusiasma nè rallegra perchè si tratterebbe "di un evento che rientra nella logica dei rapporti di collaborazione, molto discutibili, intrapresi fra la Regione Siciliana e la Repubblica Confederale della Cina. E costituisce, a giudizio degli Indipendentisti dell'FNS, una ulteriore conferma dell'esistenza del pericolo di una subordinazione coloniale dell'Economia siciliana (complice la sedicente classe politico-dirigente locale) all'Imperialismo commerciale e finanziario della Cina. Tantoppiù che manca, nel panorama politico "regionale" la cultura per una strategia siciliana (autopropulsiva) per l'economia siciliana. Così come manca una proposta politica siciliana per la collaborazione, per la pace, per l'amicizia e per gli scambi fra il Popolo Siciliano ed i Popoli dell'Europa e del Mediterraneo"."A prescindere dalla questione di principio per la quale i continui ricorsi ad indebitamenti non possono e non debbono essere considerati la migliore strada per uscire dall'attuale crisi".
"A prescindere dalla questione di principio per la quale i continui ricorsi ad indebitamenti non possono e non debbono essere considerati la migliore strada per uscire dall'attuale crisi".

Scianò conclude la sua nota con una domanda e una risposta: "Cui prodest tutto ciò?
Forse all'antisicilia. Non certamente alla Sicilia".

martedì 6 settembre 2011

Buona riuscita dello sciopero organizzato dalla CGIL contro le storture della manovra



Sciopero a Messina (foto di Angela Cacciola)



La CGIL, che vanta 6 milioni di iscritti, ha stimato finora un'adesione dei lavoratori al 58% spiegando che il dato è ricavato da un campione di 800 tra aziende, reti, uffici, servizi pubblici e commerciali predisposto da una società specializzata e rappresentativo dal punto di vista statistico. La percentuale del 58% "è molto alta" - commenta Cgil - "perché va letta in relazione all'impossibilità per molti lavoratori di scioperare per garantire i servizi pubblici essenziali".

Sciopero: Camusso, adesione scarsa? Sacconi metta occhiali

Roma, 6 set. - (Adnkronos) - ''Avrebbe bisogno di un paio di occhiali, ma credo possa permettersi una visita oculistica''. Lo ha detto a Sky Tg24 il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, rispondendo al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che aveva parlato di scarsa partecipazione allo sciopero generale di oggi.

''La Cgil chiede lo stralcio dell'art.8 della manovra -ha aggiunto Camusso- ma Sacconi ha fatto sapere che il Governo non intende apportare modifiche. Allora adotteremo tutte le iniziative possibili per cancellare quella norma''.

Anche a Messina l'adesione alla manifestazione è stata notevole.

ATTO DI VANDALISMO A SPINESANTE: SPORCATO E MANOMESSO IL CAMPO DI BASKET NEL LUNGOMARE














NUMEROSI GLI SCEMPI IN CITTA', MA C'E' CHI SE NE ACCORGE SOLO IN QUEST'OCCASIONE




Mentre capita che, a Roma, un vandalo maniaco mutila la fontana del Moro a Piazza Navona, ma tempestivamente viene individuato e arrestato, a Barcellona, pur ripetendosi atti di vandalismo, nessun rsponsabile di ciò si riesce mai a colpire.
L'ultimo dei tanti episodi sfregianti (se non addirittura distruttivi) di strutture pubbliche è stato registrato nel lungomare di Spinesante, dove ripetutamente il campetto di basket, realizzato nel contesto del rinnovo dell'arredo urbano, è stato deturpato e reso inservibile.
Dopo avere, una prima volta, manomeso i canestri e imbrattato parte del campo, mani ignote nei giorni scorsi hanno completato l'azione vandalica sporcando ancor di più il terreno di gioco con liquami untuosi, con l'evidente intento di impedire l'agibilità del campo, dove parecchie squadrette di giovani avevano avuto modo di confrontarsi sportivamente.
Parlare di motivazioni per gesti del genere non è neppure il caso, anche se potrebbe nascere il sospetto che si sia trattato di uno sgarbo vendicativo per chissà quale stizza...
Per questo caso, per il quale pare si sia scomodato un rappresentante sindacale per bacchettare l'amministrazione comunale che non sa predisporre servizi di vigilanza, saremmo curiosi di vedere quali provvedimenti saranno presi da chi, in questa città, ha l'obbligo istituzionale di garantire la protezione del patrimonio pubblico.
Ma meraviglia l'improvviso cipiglio di un sindacalista pronto a sindacare il sindaco, soltanto ora di fronte alla notizia di un'azione deturpatrice, mentre un profondo intorpimento deve avergli impedito di reagire alle molteplici altre precedenti informazioni - fotograficamenrte documentate - di gravi, ripetuti e persino più eclatanti scempi compiuti in questa città.
E mi riferisco brevemente ai numersi specchi parabolici sistematicamente distrutti, alle indecorose imbrattature di prospetti pubblici e persino di chiese, al ludibrio e alle devastazioni interne ed esterne dell'asilo Girasole e del costruendo teatro Mandanici, allo scempio per cumulo d'immondizie nella stessa spiaggia di Spinesante - a tal proposito in gravissimo defaillance nei confronti della ben tenuta spiaggia di Cicerata - e a tanti altri grossi inconvenienti determinati dalla trascuratezza sui marciapiedi e negli angoli della città.
C'è chi l'Amministrazione l'ha bacchettata molto prima di questo signore.

TUTTI IN SEL.LA ALLA FESTA MESSINESE DI S.E.L.


Cinque giorni di festa con dibattiti, musica, arte, cultura e satira. Dal 7 all'11 settembre a Villa Mazzini la II festa regionale di Sel Sicilia. Tra i vari ospiti Rita Borsellino e Giuliana Sgrena.

Secondo anno di festa per Sel Sicilia, in programma iniziative in tutti i maggiori centri della regione. Messina non manca all'appuntamento con cinque giorni di festa, dibattiti, musica, arte, cultura e satira. "Quest'anno per la location non abbiamo nemmeno interpellato la Fiera, visto che il canone d'affitto di un padiglione si aggira attorno a 1000 euro giornaliere, a cui però si devono aggiungere le spese di iva, di occupazione del suolo pubblico e di contribuzione all'Autorità Portuale".

Villa Mazzini sarà dunque lo scenario che accoglierà ogni pomeriggio dal 7 all'11 settembre le iniziative programmate dal direttivo locale guidato dal coordinatore provinciale Salvatore Chiofalo e da quello cittadino Daniele Ialacqua.

Saranno numerosi e variegati gli appuntamenti giornalieri: dal reading letterario al dibattito sociale, dall'animazione alle installazioni artistiche per proseguire sino a tarda serata con l'intervento di 14 gruppi di giovani musicisti che si esibiranno gratuitamente. "E' importante far esibire questi ragazzi - afferma il coordinatore provinciale di Sel Salvatore Chiofalo - in una città che non offre per niente spazio ai giovani".

Saranno inoltre allestiti per l'occasione vari stand, affiancati a un'estemporanea di 12 artisti che proporanno numerose installazioni realizzate con materiale di riciclo. Assieme all'arte e alla musica, quotidianamente verrà riservato uno spazio alla satira con la riedizione del giornale messinese "U Buddaci" che ha interrotto le sue pubblicazioni nel 1925 sotto il regime fascista.

Ai momenti di intrattenimento verrà affiancato anche il dibattito sociale e politico che vedrà la presenza di personaggi di spicco sia a livello locale che nazionale come l'europarlamentare Rita Borsellino (il cui intervento è in programma l'8 settembre alle ore 19) o la coordinatrice nazionale Giuliana Sgrena, ma ancora il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, l'assessore regionale alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo o il giornalista Antonio Mazzeo. Il direttivo locale non smette di sperare nell'arrivo all'ultimo minuto del leader nazionale di Sel Nichi Vendola. Anche se dal coordinamento ci tengono a sottolineare "Sel non è un partito fondato su una leadership di berlusconiana memoria".

Sel, inoltre, invita tutti a partecipare allo sciopero generale indetto per domani "In tutte le piazze - ha concluso Chiofalo - noi di Sel, saremo accanto alla Cgil".

lunedì 5 settembre 2011

CARCERI – SARNO (UIL) : Dopo la morte del detenuto per meningite , a Caltanissetta rischio psicosi


..............................Eugenio Sarno==>


Ricorderete che in un post di venerdì scorso è stata data notizia del gravissimo caso di meningite registrato nel carcere di Caltanissetta, dove ad essere colpito era stato un detenuto 35enne di origine italiana classificato Alta Sicurezza, il auale a causa di ciò veniva ricoverato nell’ospedale cittadino. A seguito di tale ricovero, effettuato con modalità d’urgenza martedì scorso, a tutto il personale penitenziario è stata prescritta terapia preventiva.

Nonostante ogni cura il degente non è riuscito a sopravvivere e, sulla base di questo tristissimo evento, il sindacato Uil Pa Penitenziari interviene per darne notiia, seguita da un commento del segretario generale Eugenio Sarno.

"Dopo il decesso, avvenuto venerdì pomeriggio, del detenuto affetto da meningite nel carcere di Caltanissetta - si legge nel comunicato - si rafforzano le misure sanitarie, ma il vero rischio è la psicosi".

"La salma dello sventurato è ancora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa degli esami autoptici, che si effettueranno oggi pomeriggio".

Sul punto il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari dichiara :

La notizia della morte del detenuto affetto da meningite ci addolora. Purtroppo questo decesso conferma, tragicamente, gli allarmi che da tempo lanciamo rispetto alla situazione sanitaria afferente gli istituti di pena. D’altro canto i circa 130 decessi in cella di detenuti (44 i suicidi) verificatisi da gennaio ad oggi sono la spia di una situazione che va attentamente, urgentemente, attenzionata. Prendiamo atto con favore che presso la Casa Circondariale di Caltanissetta si è tempestivamente provveduto a porre in essere i previsti protocolli in tema di profilassi e disinfenstazione. A tutta la popolazione detenuta ed a tutto il personale è stato dato modo di accedere alle terapie di prevenzione. Ovviamente auspichiamo che sulla situazione si mantenga alta la soglia dell’attenzione anche per evitare il rischio di ingiustificate psicosi, che finirebbero per determinare ulteriori problemi all’operatività del contingente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere nisseno. Nelle ultime quarantotto ore, infatti, si è provveduto a trasportare in ospedale due detenuti, stante la sintomatologia dichiarata. I tempestivi rilievi e le analisi effettuate hanno, fortunatamente, escluso qualsiasi patologia infettiva con particolare riguardo alla meningite. Considerato quanto accaduto a Caltanissetta e i tanti casi di TBC , pediculosi, scabbia ed epatiti in moltissime realtà penitenziarie riteniamo che il Ministro Palma e il Capo del DAP Ionta debbano attivare un approfondito monitoraggio sullo stato della sanità penitenziaria che, tra l’altro, in Sicilia non ha ancora concluso l’iter del trasferimento delle competenze dal Ministero della Giustizia al Ministero della Sanità”

LIBERARE MESSINA E REGGIO CALABRIA DALLA “SPADA DI DAMOCLE” DEL PONTE–IATTURA


Comunicato del movimento indipendentista messinese
"Gli Indipendentisti du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” ( Comitato Messinese del Fronte Nazionale Siciliano –“Sicilia Indipendente”) considerano l’appuntamento calendarizzato a Roma per il prossimo martedì, 6 settembre c.a. l’ennesimo tentativo politico-burocratico di “bypassare” le necessità e le intenzioni delle Popolazioni Siciliane e Calabresi in larghissima parte contrarie al PONTE –IATTURA. Crediamo che il vertice romano potrebbe essere l’occasione per ufficializzare finalmente la definitiva conclusione dell’Affaire Ponte. Né aggiungono o chiariscono qualcosa dal punto di vista politico le polemiche alimentate, sul versate siciliano e messinese, da alcuni consiglieri della Provincia Regionale di Messina. Costoro nella loro polemica fotografano certo una parte di verità come quando affermano, apertis verbis, citiamo dalla stampa messinese : “ […] le scelte e le decisioni, avvenissero ed avvengano all’interno di stanze chiuse, nelle quali per i “soliti noti”e sicuramente più facile pianificare interessi di vario genere lasciando fuori invece cji ha mandato democratico ad esercitare ruolo di controllo oltre che di rappresentanza istituzionale degli interessi delle comunità messinesi […]”. Ora è,comunque, per Noi chiaro ed evidente che la polemica innescata dai Consiglieri Provinciali, due del Pd uno dell’IdV e un altro del Prc riguarda più che il NO AL PONTE in sé, il mancato accesso e controllo degli atti presi in quelle “stanze chiuse” di cui riporta, citando le dichiarazioni dei Consiglieri Provinciali la stampa locale messinese. Noi Indipendentisti du Cumitatu Missinisi du F.N.S. andiamo oltre la “querelle” politicopartitocratica messinese e proclamiamo che si debba procedere, senza più indugi, a tirarsi fuori da questo “PASTICCIACCIO BRUTTO” del Ponte. Altro che ACCORDO DI PROGRAMMA! Se il PONTE SULLO STRETTO venisse realmente realizzato si tratterebbe di ratificare l’ATTO DI DIPARTITA ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO per la gloriosa, nobile ed antica Città Siciliana di Messina . E’ una “sciagura” che DEVE E PUO’ ESSERE EVITATA secondo senso e buon senso!

INVITIAMO DUNQUE I “PARTECIPANTI” ALLA PROSSIMA RIUNIONE DI ROMA A NON VERGARE ALCUN “NUOVO” ACCORDO DI PROGRAMMA E DI INIZIARE FINALMENTE A PENSARE AL FUTURO DI MESSINA I MESSINESI, E DI REGGIO CALABRIA I REGGINI. UN FUTURO CHE PUO’ E DEVE ESSERE SENZA PONTE, MA APERTO AI BISOGNI REALI E CONDIVISI DELLE POPOLAZIONI DELLE DUE SPONDE. SE PROPRIO PENSATE, POI, DI RAPPRESENTARE I CITTADINI SICILIANI E CALABRESI ALLORA INDICETE UN REFERENDUM POPOLARE, DATE VOCE AL POPOLO ELETTORE, USCITE DA UNA AUTOREFERENZIALITA’ ANTICA. NOI INDIPENDENTISTI DU CUMITATU MISSINISI E CON NOI L’INTERO F.N.S.SIAMO E RESTIAMO PER UN NO DECISO E COERENTE AL PONTE!" Messina 04/09/2011
Il Delegato alla Comunicazione ed alle P.R.
Del Cumitatu Missinisi du FNS

domenica 4 settembre 2011

NON SOLO L'AUTOSTRADA 20 MA ANCHE LA STRADA STATALE 113 NEL LIBRO NERO DEI MORTI SU STRADA


Poco dopo le sei di stamattina, disturbato dagli spari di qualche cacciatore, mi stavo alzando dal letto quando ho cominciato a sentire un grande trambusto di sirene che m'è sembrato giungesse dalla vicina autostrada. Solo più tardi, mentre cercavo di recarmi a Falcone, poco distante dalla mia residenza estiva, ho potuto capire che, non nell'autostrada ma sulla Strada Statale 113, era successo qualcosa di molto grave. Un gravissimo incidente, in prossimità di Falcone, aveva coinvolto due automezzi: un fuoristrada Nissan Pajero, guidato da un settantaquattrenne, ed una Ford Fiesta , con a bordo due donne, s'erano scontrati frontalmente con conseguenze gravissime per gli occupanti.
E' morta sul colpo Maria Pantè, 65 anni, nata a Furnari e residente a Falcone, mentre la conducente della Nissan, una giovane di 27 anni, ha riportato ferite e contusioni per le quali è stata ricoverata nel vicino ospedale di Patti.
Il conducente del fuoristrada, anch'egli ferito, è stato trasportato in autambulanza per essere ricoverato in un ospedale di Palermo.
La strada è stata preclusa al traffico per diverse ore, per le operazioni di soccorso e per i successivi accertamenti di legge, affidati ai Carabinieri della Compagnia di Barcellona, dalla Procura del Tribunale della città del Longano.

"FIAT LUX" : LA LUCE: BENE PREZIOSO nella poesia domenicale di Carmelo Famà


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