giovedì 14 maggio 2009

QUANTO SCIUPIO PER PROTEGGERE UN CESSO PUBBLICO: Una sgangerata recinzione dovrebbe impedire ulteriori vandalismi nell'eterno costruendo "Mandanici"


SCONSOLANTE VISIONE DI UN'OPERA MANGIADENARO

Ieri, mentre aspettavo che uscissero dalla Scuola Media i ragazzi, col compito di accompagnare a casa una mia nipotina, per non stare a "bearmi" di tutte le scritte che imbrattano la facciata del plesso, ho cercato di trascorrere i pochi minuti d'attesa nella vicina villa comunale.
Ho percorso il vialetto interno - l'unico invero esistente - fino in fondo senza incontrare anima viva.
Doveva essere l'ora a rendere vuote quelle panchine ormai arrugginite, per cui non mi sono meravigliato tanto di quel deserto.
Come non avrei dovuto meravigliarmi della visione che m'ha offerto, in quello spennacchiato parco, un inutile recinto di lamiere sganherato attorno all'ormai abbandonata costruzione che, nelle intenzioni dei nostri antichi e nuovi amministratori, dovrebbe o avrebbe dovuto sostituire il distrutto teatro Mandanici.
Non direi niente di nuovo se riferissi in che miserevole stato è ridotto quel posto, divenuto ormai ricettacolo d'ogni peggiore frequenza umana e disumana, più volte documentato anche da altri siti e giornali. Quel che però m'ha fatto specie, lo voglio dire: è stata proprio la formalissima recinzione con la quale altrettanto formalmente si sarebbe voluto proteggere quel "cesso" dall'assalto di quanti preferiscono frequentare posti divenuti ormai sordidi e impraticabili.

17 commenti:

salvo ha detto...

Caro professore lo vada a dire a quella onorarata Commissione Prefettizia che da circa un anno deve ancora decidere l'apertura del cantiere già appaltato, e per via di un semplice ricorso amministrativo( peraltro già vinto)si aspetta con ansia l'inizio dei lavori.

barcellonablog ha detto...

Salvo, questa è una storia vecchia che ormai sembra addirittura rancida. Io da qui lo dico non a te soltanto o a Candeloro, ma a tutto il mondo: visto che mi giungono segnali di visitatori da tutti i Continenti. Il signor Prefetto, se non lui drettamente, chi per lui, puoi stare tranwquillo che lo leggerà e probabilmente leggerà pure il tuo commento. Saluti cordiali.

salvo ha detto...

Speriamo che lo legga, veda prof. tutto questo succede perchè il nostro Sindaco al contrario di quello che dicono i falsi puritani moralisti, la cosa pubblica la gestisce in modo solare e trasparente."A da ven1 Brunetta" ( il mio romanaccio non è perfetto).

slavo ha detto...

Ho l'impressione che Brunetta se ne va: Pareche sia entrato in contrasto con Tremonti...

franzsidoti ha detto...

Lo squallore di quella villa,tutto compreso,fa male al cuore.Ma la responsabilità è sempre di altri.Mi domando che ci sta a fare l'amministrazione comunale.Anche i tigli di via Falcone sono in un stato di potatura penoso.Gli è stata tolta l'anima. Non fanno ne ombra nè bellezza verde.Niente.Ma quelli sono tigli?E i platani di via del mare ,anch'essi ridotti a moncherini irriconoscibili,a che servono? La colpa è della provincia? SEmbra che qualcuno abbia fatto legna per venderla e lucrarci sopra.Ma che potatori abbiamo.La colpa è della provincia ,lo sappiamo.

salvo ha detto...

Generale,pure di potatura se ne intende, ma va ognuno col proprio mestiere.

Ninu ha detto...

Sabbaturi, ma chi penzi cu generali non pot'avìri un mostru di campagna undi si fa rimundari quattru arbiri e ci sapi stari attentu a comu i puta u rimundaturi? o Sabbaturi, mancu tu mi pari! E puru sacciu chi tindi ntendi di campagna! Ninu

SALVO ha detto...

Caru don Ninu u" prufissuri" per questo dico, che i platani sono alberi con radici fittonanti cioè le radici crescono in verticale,mentre se sono radici fascicolate esse si espandono in modo orizzontale,per questo hanno bisogno di una potatura chiamata "intestata".Ma siccome io sono polemico, è vado a mettere il dito nella piaga le aggiungo che i famosi amministratori degli anni sessanta,non solo hanno piantato alberi di grande fusto su una strada larga solo 8 metri, mettendo a rischio la vita dei pedoni, più quella dei automobilisti, ma lei penserà sicuramente che allora non c'erano macchine, per questo le dico che questa città è stata costruita senza anima ma sopratutto senza progresso futuristico.Infine chiedo venia se vi ho annoiato con questi piccoli approfondimenti agrotecnici, del resto sono un AGROTECNICO.

salvo ha detto...

Dimenticavo,i tigli di via Falcone,le radici la sono fascicolate, infatti il marciapiede insieme all'asfalto e già saltato.Ma la sono stati gli amministratori scenziati degli anni novanta.Mi diceva allora un vecchietto, che abitava li vicino ricordo pure il nome, mastru Nicola, sti gingneri, sti prufussuri,sti avvocati, tutti stuiti sunnu, ma no sannu chi cianni a dumandari sempri a l'omu da strada, di chiddu channa a fari.Difatti dopo 18 anni i tigli piantati hanno fatto il suo percorso naturale,cioè si sono mangiati strada e marciapiede.

u zù Ninu ha detto...

Sabbaturi, grazzi pu prifissuri chi mi facisti addivintari. Ora vurria sapiri i pini davanti o palazzettu e nta strata pi santavennira chi radici hannu? fasciculati o no? vadda comu ficiru sautari banchini e strata.Chi fci chiantari? ne misiru pi ccasu i scienziati ngigneri e acronumi du municipiu, chi sunnu sempri i stissi da trentanni? Picchì ne caccia u nostru sinducu dill'uttimi sett'anni? Ciau, viti chi iò ti canusciu bbonu...

sergio ha detto...

ragazzi, non dimenticate che il teatro Mandanici andò bruciato nell'era Santalco e che le promesse di allora non sono state mantenute. forse oggi si apre uno spiraglio, burocrazia permettendo, quindi non imputiamo ai figli le colpe dei padri anzi cerchiamo di sollecitare e sostenere il più possibile questa amministrazione che finalmente sembra interessata al completamento di un'opera cavallo di battaglia di antiche competizioni elettorali. Quindi da quanti anni quel "cesso" esiste, da quando qualcuno ha inteso farlo diventare un ricettacolo di promesse politiche, mai mantenute,
che si rinnovavano ad ogni evenienza elettorale.

salvo ha detto...

Amico SERGIO costoro scriventi, spesse volte dimenticano, le grandiose malfatte gestioni amministrative del tempo. Ora che più di qualcosa si incomincia a muovere, cercano di far passare nell'imagginario collettivo che tutto e fermo che niente si muove. Certo bisogna fare ancora molto, ma sono certo, anzi certissimo che la nostra CITTA' con i suoi pregi e difetti riuscirà a venir fuori, ma sopratutto con la collaborazzione di tutti i suoi cittadini.

Anonimo ha detto...

Caro Salvo sarai pure un bravo agrotecnico, ma con l'italiano qualche problemino cel'hai.

Difatti dopo 18 anni i tigli piantati hanno fatto il suo percorso naturale,cioè si sono mangiati strada e marciapiede.

salvo ha detto...

Caro anonimo sapientone anche tu zoppichi in lingua italiana, difatti non si scrive "cel'hai" ma "ce l'hai". Comunque anche se il mio italiano ha bisogno di qualche stampella, quello che conta è la capacità di interagire con gli amici del blog attraverso idee, opinioni e non soltanto attraverso sterili battute.

Anonimo ha detto...

Alti livelli. Complimenti.

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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