sabato 26 dicembre 2009

BERLUSCONI PUNTA L'INDICE ACCUSATORE CONTRO LE FABBRICHE DI MENZOGNE


SONO FABBRICHE O SONO CANALI?............FOTO: Il museo delle bugie

Man mano che passano i giorni e si cicatrizzano le ferite, muta l'umore di Berlusconi, e dall'iniziale stato di shock che lo stava portando alla deriva nell'inesplorato oceano dell'amore universale sembra adesso ricondure il cavaliere al porto antico delle sue naturali tendenze: cosicché dal generoso gesto di perdono concesso al suo aggressore, tuttavia corretto dall'auspicio d'un severo giudizio duramente esemplare della magistratura, il presidente rientra senza difficoltà nell'intransigente proponimento di "contrastare tutte queste fabbriche di menzogne, di estremismo e anche di odio".

C'è adesso d'attendere che spieghi chi sono gli amministratori di tali deprecabili fabbriche, che spingono i deboli di mente ad atti inconsulti: come quello di piazza Duomo, di San Pietro in Vaticano e il mancato recente attentato su un aereo americano.
Nella prossima telefonata, punterà il dito accusatore tutto contro i fabbricatori rossi, comunisti, invidiosi e bugiardi?
O, facendo "mea culpa", indicherà pure, come fabbriche menzognere, cinque noti canali televisivi italiani?
Tre dei quali di proprietà e due usurpati?...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

chi fabbrica? basta leggere anche questo blog!!!!!!

Anonimo ha detto...

chi fabbrica? basta leggere anche questo blog!!!!!!

antonio ha detto...

Dopo l’abbuffata mediatica che vedeva protagonista Silvio Berlusconi con il volto ferito dal souvenir della cattedrale di Milano scagliato da Massimo Tartaglia (subito osannato da siti web come l’eroe ammazza leader), i politici rivolgono un accorato appello alla distensione che allontani l’odio fomentato da azioni inconsulte da una parte e l’altra degli schieramenti (non salvo nessuno come non giustifico nessuno tutti responsabili d’un clima avvelenato molto pericoloso). Trascorso qualche giorno dall’accaduto si ritorna prima timidamente poi con esplicita arroganza ad usare ogni pretesto per maltrattare il politico di turno nonché il capo del gorverno, alcune trasmissioni televisive con un zigzagare ironico che quasi giustificano, dicono e non dicono, “ma il sangue sul volto scaturisce da un taglio inferto dopo, forse in macchina”, Rosy Bindi sostiene e si astiene, Di Pietro il “grillo” violento quasi quasi gradisce, ecc. ecc. ecc. Tutti basiti a caldo ma sempre convinti che l’unico modo per abbattere il “tiranno votato dal popolo” è l’uso della demonizzazione. Ho grosse perplessità sull’atteggiamento politico dell’opposizione che non ha indicato un solo punto del loro programma alternativo all’attuale programma di governo se non quello di accusare l’avversario di ogni porcheria possibile vera o falsa che sia ma basta che se ne parli. Poi invece si scopre che di scheletri negli armadi se ne trovano ovunque con un proverbio si potrebbe dire: “u chiu pulitu iavi a rugna”. Allora vorrei rivolgere una domanda ai sostenitori del NO Berlusconi day ed ai sostenitori del NO Bersani day, ma quando ci darete dimostrazione di essere all’altezza dei politici del passato o almeno di quelli che hanno onorato l’appellativo di “onorevole”?

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