Si apprende che il direttore della Filiale Messina 2 delle Poste Italiane, dott. Donato La Viola, ha rassicurato l'Amministrazione Comunale di Barcellona che l'attuale stato di carenza determinato particolarmente dalla chiusura degli uffici postali di Calderà e di S. Antonio, sarà presto superato con la riapertura d'entrambe le sedi.
Per quanto riguarda l'Agenzia di base di S.Antonio, la ripresa dell'esercizio avverrebbe non appena sarà completato l'impianto per la messa in sicurezza dell'ufficio. Inoltre sarebbe prossima l'apertura di nuovi locali relativi all'altra agenzia postale, chiusa anch'essa per rapina, temporaneamente non operante nell'ambito del territorio di Calderà. Quanto sia rassicurante la notizia non si comprende, in mancanza d'informazioni meno generiche sui tempi previsti per le riaperture e sull'ubicazione della nuova sede che, con l'approssimarsi dell'estate, dovrebbe svolgere una notevole mole di lavoro nella vasta zona balneare di Barcellona. Nella sua lettera, il direttore La Viola, nel respingere "quanto sostenuto da chi strumentalizza le conseguenze di episodi delittuosi", assicura che intendimento dell'Azienda "non è quello di ridurre l'offerta dei servizi di Poste Italiane nella città di Barcellona, ma quello, diametralmente opposto, di ampliarla ulteriormente". Sulla base di tale assicurazione, l'utenza barcellonese dovrebbe aprire il cuore alla speranza che non continui più, soprattutto nell'inadeguata sede postale del Centro (via Roma), la snervante disumana prolungata (non meno di due ore) attesa degli utenti - spesso anziani pensionati - dietro gli sportelli di quella centralissima Agenzia. Proprio su questo, sarebbe bene che la dirigenza di Poste Italiane si pronunciasse. In maniera inequivocabile e una volta per tutte.
Fra Galdino
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