mercoledì 10 febbraio 2010

UNA NUOVA REGOLA PER OSCURARE I PROGRAMMI RAI D'APPPROFONDIMENTO




NEL MESE PRECEDENTE LE ELEZIONI REGIONALI SARANNO CONSENTITE SOLTANTO TRIBUNE POLITICHE PAR CONDICIO


ROMA — Dal 28 febbraio al 28 marzo, cioè fino alle elezioni, non potranno andare in onda le più popolari trasmissioni di approfondimento così come le conosciamo. Probabilmente salteranno: da Porta a porta a Ballarò, da Annozero a In mezz’ora. Lo ha deciso ieri la commissione di Vigilanza Rai che ha votato il regolamento della par condicio. La norma è stata varata dal centrodestra col voto del relatore Marco Beltrandi, radicale eletto nelle liste Pd. Netta l’opposizione del Partito democratico che ha abbandonato i lavori. La norma di fatto assimila alle regole della comunicazione politica anche le trasmissioni politiche. È la prima volta che una simile disposizione viene varata.

Sostiene Beltrandi: «Le nuove regole stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere. O ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. In ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune». Dal Corriere della sera

Si tratta di una notizia che potremmo definire utile, dove l'utilizzatore finale è sempre lui.

A togliersi dalle scatole Anno Zero, Ballarò, In mezz'ora, Che tempo che fa, ci aveva pensato ma senza riuscirci, e non solo perchè si tratta di contenitori concorrenziali con share altissimo a tutto danno di Mediaset, ma anche e soprattutto perchè troppo rompiscatole nei confronti della sua politica.

Ma si dirà: "La nuova disposizione penalizzerà pure Porta a Porta, ponendo Vespa sulla stessa graticola in cui verranno arrostiti Santoro, Floris, Fazio. Come la mettiamo?"

La poniamo così: "Vale la pena sacrificare un tordo se ci consente di mettere in gabbia quattro uccelli rapaci"


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