martedì 16 febbraio 2010

SAN FRATELLO: GRAVISSIMO E' LO SCONVOLGIMENTO IN DUE ZONE DEL PAESE.IL FENOMENO SEMBRA PARTIRE DALLA PROFONDITA' DEL SUOLO

....................................................................................................IL SINDACO SIDOTI PINTO


SEMBRA CHE LO SCONVOLGIMENTO SI STIA RIPETENDO IN POSTI GIA' FRANATI NEL SETTECENTO E NON NEL SITO CHE SUBI'ANALOGO FENOMENO NEL 1922.


La giunta regionale di governo siciliana, nel corso di una riunione straordinaria convocata in nottata per affrontare le problematiche connesse al grave dissesto idrogeologico del comune di San Fratello, ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamita' per il comune dei Nebrodi e per gran parte del territorio della provincia di Messina. Lo stesso provvedimento riguarda anche parte della provincia di Palermo interessata da fenomeni di dissesto.
Finora, oltre al rappresentante provinciale della Protezione civile, Bruno Manfrè, al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che della protezione civile è Commissario regionale, ai Vigili del Fuoco, ad un gruppo d'esperti del suolo e sottosuolo, per venire incontro alle esigenze della popolazione in grande ambascia, si sono visti numerosi volontari. Ognuno ha cercato di fare e continua a fare la propria parte per dare una mano d'aiuto e cercare anche di capire ciò che sta realmente succedendo nelle due contrade di Riana e Fontana Nuova, colpite da un inesorabile sommovimento del sottosuolo. Dai primi accertamenti di esperti vulcanologi accorsi, pare che l'origine di tanto dissesto sia in profondità, a circa 500 metri nel sottosuolo, e che della durata del fenomeno non si riesca ancora ad avere contezza.
Intanto, mentre pare lontana la possibilità di un intervento diretto del Governo centrale - Berlusconi e Bertolaso hanno intanto altri problemi d'affrontare - e nessuno finora s'è mosso per cercare di stabilire dove ospitare le trecento famiglie sfrattate dal gravissimo evento, il sindaco dello sfortunato paese dei Nebrodi, Salvatore Sidoti Pinto, non sapendo davvero a che Santo votarsi, lancia un appello allo Stato, dopo averlo fatto ai colleghi dei paesi vicini - anche loro in brutte acque - perchè autorevolmente possa trovare il modo di ospitare quanti attualmente si trovano provvisoriamente alloggiati presso parenti, amici e addirittura sulle auto.
IL problema è davvero grosso e se non s'interviene immediatamente per affrontarlo c'è da temere che anche per questa tragedia si abbia un esito sconfortante. Come d'altronde c'insegna l'esperienza sugli esiti dei dissesti idrogeologici recenti e meno recenti di questa nostra Isoila.

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