mercoledì 22 settembre 2010

NASCE IL QUARTO GOVERNO LOMBARDO


GIUNTA COMPOSTA DA TECNICI CON RIFERIMENTI...POLITICI


Tra le urla e gli insulti provenienti dai banchi del Pdl («Ribaltonista!») col governatore che ribatteva «bravi...ma bravi non mi fermate col chiasso e la violenza», Raffaele Lombardo, dopo una lungo e teso confronto politico cominciato all’inizio dell’estate, ha dato vita al suo quarto governo in due anni.

"Il nuovo governo - ha dichiarato tra l'altro don Raffaele - dovrà puntare ad alcune riforme essenziali e radicali, a partire da noi stessi. Vale a dire la Regione, che è un immenso motore immobile che pretende di regolare, autorizzare o negare tutto. Piena zeppa di leggi e regolamenti, circolari e decreti. Dobbiamo dimagrire questa regione, dobbiamo decentrare sul serio. Un decentramento effettivo perché non si sostituisca a un centralismo statale un centralismo regionale. Si tratta quindi di esaltare le nuove responsabilità dei Comuni".

"Poi l’altra grande riforma di una risorsa preziosa, enorme e costosa: quella del personale per una migliore efficienza. Governando anche il nodo del precariato. E ancora la riforma delle tante aree industriali e degli innumerevoli enti, riducendo anche i componenti dei consigli di amministrazione. Basta enti in rosso con troppo personale".

"E poi l’agricoltura, anche qui c’è da disboscare enti che dilapidano risorse che devono essere reindirizzate verso la qualità, la ricerca, la tracciabilità, i controlli, la promozione e la conquista dei mercati, intaccando lo strapotere della grande distribuzione. Spazio anche alle energie alternative, puntando in particolare sul fotovoltaico".

Raffaele Lombardo ha poi letto la lista degli assessori: Massimo Russo, Piercarmelo Russo, Mario Centorrino, Marco Venturi, Caterina Chinnici, Gaetano Armao, Gianmaria Sparma, Andrea Piraino, Letizia Diliberti, Sebastiano Messineo, Elio D’Antrassi, Giosué Marino.

Dopo aver presentato ieri la giunta che ha escluso gli assessori politici, questa mattina Raffaele Lombardo si sottopone al dibattito dell'Assemblea regionale, ma il voto finale è atteso per martedì prossimo.
Tornando all'incarico assessoriale destinato a Letizia Di Liberti, s'è appreso che, quasi certamente la signora, che alla Regione ricopre un ruolo dirigenziale, è disposta a rinunciare, per sospetto d'incompatibilità.
In base alle disposizioni del ministro Brunetta, il dirigente regionale che assume un incarico politico, qual
è quello assessoriale, rischierebbe infatti di non potere più ricoprire il ruolo dirigenziale, a conclusione del mandato.
Analoga la situazione dell'altro dirigente regionale, Gianmaria Sparma, incluso nella nuova giunta.
Raffaele Lombardo, a tale proposito ha assicurato: "Stiamo verificando; nel giro di pochi giorni capiremo come agire".

Comunque Letizia Diliberti sembre propensa a non entrare nella giunta.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io nun capisco 'e vvote che succede
e chello ca se vede nun se crede
è nato nu criaturo è nato niro,
e 'a mamma 'o chiamma Ciro, sissignore, 'o chiamma Ciro.

Giuseppe ha detto...

Basta con il fango in politica
Anziché prendere a modello il Circo Togni, sarebbe auspicabile che la politica italiana tornasse ad essere seria. Lo chiediamo perché siamo ormai ai livelli minimi. Dopo di questo c’è solo il Colosseo coi gladiatori e le belve.

Unknown ha detto...

Giuseppe lo temo anch'io ma spero di no.
Franz

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