Se non fosse stato per il loro Dna, a quest'ora Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, i due stranierii in un primo momento accusati di stupro della Caffarella, resterebbero a marcire in carcere, con un marchio fin troppo crudele.
Adesso il loro posto tocca a due rumeni Oltean Gavrila, 27 anni, e Jean Ionut Alexandru, 18, fermati venerdì scorso, grazie alle tracce telefoniche ed incastrati dal Dna.
Entrambi, al momento dello stupro, erano a Roma.
Per arrivare all’arresto di Gavrila e Ionut Alexandru gli inquirenti hanno seguito la pista di una serie di rapine tutte avvenute in parchi della zona sud di Roma, tutte perpetrate con lo stesso modus operandi, sempre ai danni di giovani coppie, e nell’arco temporale tra il 13 ed il 15 febbraio.
Rapine troppo simili per non pensare che dietro ci fossero sempre le stesse persone.
Ed anche lo stupro della Caffarella era cominciato con una rapina.
Mettere in relazione gli elementi è stato immediato, laborioso invece risalire all’identità dei responsabili.
Il gip Guglielmo Muntoni, su richiesta del pm Vincenzo Barba, ha formalizzato l’accusa contro i due per la rapina e lo stupro avvenuti nel parco romano della Caffarella il 14 febbraio scorso. Ionut Jean Alexandru, soprannominato ‘il moro’, assomiglierebbe molto a Karol Racz, mentre Oletan Gavrila sarebbe simile a Alxandru Isztoika Loyos. Entrambi hanno confessato ammettendo le proprie colpe in relazione a quanto accadde nel parco romano. Il più giovane ha raccontato tutto agli inquirenti in un italiano più che comprensibile, l’altro si è invece avvalso di un interprete. I due sono stati riconosciuti dalla coppia di fidanzatini. Inoltre, per quanto riguarda i primi due accusati, il giudice del Riesame ha stabilito che non ci sono sufficienti indizi di colpevolezza per trattenere ulteriormente Karol Racz, che così è stato scarcerato di stasera, scagionato anche per l'episodio di Primavalle.
Domani il tribunale del Riesame dovrà anche analizzare il caso dell’altro giovane arrestato inizialmente, Alexandru Isztoika Loyos, attualmente detenuto per calunnia, autocalunnia e favoreggiamento dopo la sua confessione successivamente ritrattata.
Adesso il loro posto tocca a due rumeni Oltean Gavrila, 27 anni, e Jean Ionut Alexandru, 18, fermati venerdì scorso, grazie alle tracce telefoniche ed incastrati dal Dna.
Entrambi, al momento dello stupro, erano a Roma.
Per arrivare all’arresto di Gavrila e Ionut Alexandru gli inquirenti hanno seguito la pista di una serie di rapine tutte avvenute in parchi della zona sud di Roma, tutte perpetrate con lo stesso modus operandi, sempre ai danni di giovani coppie, e nell’arco temporale tra il 13 ed il 15 febbraio.
Rapine troppo simili per non pensare che dietro ci fossero sempre le stesse persone.
Ed anche lo stupro della Caffarella era cominciato con una rapina.
Mettere in relazione gli elementi è stato immediato, laborioso invece risalire all’identità dei responsabili.
Il gip Guglielmo Muntoni, su richiesta del pm Vincenzo Barba, ha formalizzato l’accusa contro i due per la rapina e lo stupro avvenuti nel parco romano della Caffarella il 14 febbraio scorso. Ionut Jean Alexandru, soprannominato ‘il moro’, assomiglierebbe molto a Karol Racz, mentre Oletan Gavrila sarebbe simile a Alxandru Isztoika Loyos. Entrambi hanno confessato ammettendo le proprie colpe in relazione a quanto accadde nel parco romano. Il più giovane ha raccontato tutto agli inquirenti in un italiano più che comprensibile, l’altro si è invece avvalso di un interprete. I due sono stati riconosciuti dalla coppia di fidanzatini. Inoltre, per quanto riguarda i primi due accusati, il giudice del Riesame ha stabilito che non ci sono sufficienti indizi di colpevolezza per trattenere ulteriormente Karol Racz, che così è stato scarcerato di stasera, scagionato anche per l'episodio di Primavalle.
Domani il tribunale del Riesame dovrà anche analizzare il caso dell’altro giovane arrestato inizialmente, Alexandru Isztoika Loyos, attualmente detenuto per calunnia, autocalunnia e favoreggiamento dopo la sua confessione successivamente ritrattata.
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