In questi giorni, s'è tornato a parlare della villetta Liberty di via Roma, in seguito ad una proposta, avanzata dall'Associazione Genius Loci al sindaco Nania, mirata a fare inserire la struttura ( ora in comodato d'uso al Comune di Barcellona) in un progetto per la valorizzazione dei beni culturali cittadini. A giudizio del proponente, la villetta - una volta restaurata - potrebbe benissimo diventare la sede di un museo di storia urbana, nel quale si potrebbero raccogliere tutte le testimonianze (storiche, politiche, sociologiche ed artistiche) reperibili a Barcellona. Un suggerimento intelligente e senza dubbio fattibile, che il sindaco in linea di massima ha accolto con grande disponibilità, tanto da avere dato una risposta favorevole, ovviamente con la riserva che - quando sarà - l'idea dovrà preventivamente essere vagliata dalla Giunta e dal Consiglio Comunale.
Particolare, questo, piuttosto formale, anche se non trascurabile, per rispetto dell'iter democratico che ogni decisione importante di pubblico interesse deve seguire.
A parte ciò, poichè quando si pone un problema bisogna che lo si affronti concretamente, volendo stare coi piedi per terra mi sembra logico che si badi a che punto si trovi l'evolversi della situazione di questa magnifica villetta, che per anni è rimasta in stato di abbandono e la cui precarietà potrà essere superata con una serie d'interventi che interessano la Sovrintendenza ai Beni Culturali, la Provincia e dulcis in fundo il Comune.
La Sovrintendenza ha il compito di esprimere il proprio parere e concedere il nulla osta per le necessarie opere di salvataggio della struttura;
la Provincia s'è preso l'impegno - d'altronde ad essa spettante - di produrre la progettazione dei lavori da eseguire;
al Comune spettano in fine l'onere di sostenere la spesa e il compito d'indire la gara o le gare d'appalto per la ristrutturazione.
Il sindaco dott. Nania, per quanto riguarda il benestare della Sovrintendenza, ci ha riferito che gli è stato assicurato, proprio in questi giorni, che può considerarsi concesso, e che inoltre gli ingegneri della Provincia quanto prima esiteranno la parte progettuale, che dovrà consentire all'Amministrazione Comunale d'indire le necessarie gare d'appalto.
Qua, ovviamente, le previsioni si fanno più nebulose, non tanto per il finanziamento che non costituisce il problema prioritario, quanto per l'iter burocratico, che, com'è noto, ha spesso presentato intralci in altre occasioni. "Comunque - ha detto fiducioso il sindaco - poichè si tratterà di lavori speciali, l'assegnazione dei lavori potrebbe essere resa meno problematica, in quanto non dovrebbero essere numerose le imprese concorrenti. E ciò facilita molto l'espletamento delle gare".
Aspettiamo, quindi, lo svolgersi degli eventi, ed intanto cerchiamo in questa città, "contraddittorio puzzle", come la chiama l'architetto Marcello Crinò, di trovare i beni culturali e artistici occultati.
Francesco Cilona
Particolare, questo, piuttosto formale, anche se non trascurabile, per rispetto dell'iter democratico che ogni decisione importante di pubblico interesse deve seguire.
A parte ciò, poichè quando si pone un problema bisogna che lo si affronti concretamente, volendo stare coi piedi per terra mi sembra logico che si badi a che punto si trovi l'evolversi della situazione di questa magnifica villetta, che per anni è rimasta in stato di abbandono e la cui precarietà potrà essere superata con una serie d'interventi che interessano la Sovrintendenza ai Beni Culturali, la Provincia e dulcis in fundo il Comune.
La Sovrintendenza ha il compito di esprimere il proprio parere e concedere il nulla osta per le necessarie opere di salvataggio della struttura;
la Provincia s'è preso l'impegno - d'altronde ad essa spettante - di produrre la progettazione dei lavori da eseguire;
al Comune spettano in fine l'onere di sostenere la spesa e il compito d'indire la gara o le gare d'appalto per la ristrutturazione.
Il sindaco dott. Nania, per quanto riguarda il benestare della Sovrintendenza, ci ha riferito che gli è stato assicurato, proprio in questi giorni, che può considerarsi concesso, e che inoltre gli ingegneri della Provincia quanto prima esiteranno la parte progettuale, che dovrà consentire all'Amministrazione Comunale d'indire le necessarie gare d'appalto.
Qua, ovviamente, le previsioni si fanno più nebulose, non tanto per il finanziamento che non costituisce il problema prioritario, quanto per l'iter burocratico, che, com'è noto, ha spesso presentato intralci in altre occasioni. "Comunque - ha detto fiducioso il sindaco - poichè si tratterà di lavori speciali, l'assegnazione dei lavori potrebbe essere resa meno problematica, in quanto non dovrebbero essere numerose le imprese concorrenti. E ciò facilita molto l'espletamento delle gare".
Aspettiamo, quindi, lo svolgersi degli eventi, ed intanto cerchiamo in questa città, "contraddittorio puzzle", come la chiama l'architetto Marcello Crinò, di trovare i beni culturali e artistici occultati.
Francesco Cilona
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