venerdì 18 settembre 2009

IL LICEO SCIENTIFICO "ENRICO MEDI" DI BARCELLONA DA DUE GIORNI HA APERTO I BATTENTI

MA I CANCELLI SONO TROPPI E IN CASE SPARSE NELLA CITTA'

.............................................................................Studenti dello scientifico davanti alla "sede centrale"

Ancora un anno di disagi per docenti e studenti del liceo scientifico "E. Medi" di Barcellona. Di novità, quasi nessuna, tranne che il dirigente, Elio Parisi, che ha retto la scuola lo scorso anno, s'è trasferito a Messina e, a sostituirlo, è arrivata una collega, proveniente dalla scuola media di primo grado, la dott.ssa Domenica Pipitò.
Immobilismo assoluto, invece, sul piano della fattibilità per garantire, finalmente, all'istituto una sede decente che possa raccogliere le "sparse membra" di una scuola che merita di essere tenuta nel massimo conto dalla Provincia Regionale, cui spetta l'impegno di garantire un'adeguata sistemazione.
Attualmente - lo ripetiamo orrmai da anni - l'istituto "Medi", in mancanza di una sede propria, distribuisce le sue classi in ben cinque sedi diverse, di cui quattro adattate in edifici privati, distanziati, e una ospitata nel plesso scolastiico dell'istituto Professionale di Stato, nel rione Sant'Antonino. Per cui abbiamo, il cosiddetto Plesso Centrale, che è anche sede della dirigenza, il cosiddetto Plesso Recupero, il cosiddetto Plesso Miano, il cosiddetto Plesso Bauro e il Plesso S. Antonino. Tranne quest'ultimo che è un vero edificio scolastico, tutti gli altri sono in affitto con notevole dispendio di denaro per la pubblica amministrazione, cioè per la Provincia. La quale da anni ha assunto l'impegno di procurare il finanziamento necessario a togliere il "Medi" dallo stato di sconcezza e di disagio che abbiamo più volte descritto: aule inadeguate, in edifici male adattati e sparpagliati in più punti della città. Un paio d'anni fa, era stato assicurato che la Provincia aveva avviato una pratica per l'acquisizione d'un leasing finanziario immobiliare per la costruzione del nuovo liceo. Ed era quindi nata la speranza di potere finalmente arrivare ad una soluzione. Sennonchè è avvenuto - e non soltanto per Barcellona, ma anche per Patti - che, a causa di un errore d'impostazione, era necessario modificare il bando di gara collegato alla pratica bancaria. Un intoppo, che non si sa se la Provincia sia riuscita a superare. Per uscire da tanta nebulosità, sarebbe opportuno che qualcuno - Sindaco, Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Dirigente Scolastico - si muovesse, non solo per saperne di più. ma soprattutto per sollecitare la soluzione di un problema che, ormai da quarant'anni, affligge la nostra Scuola.

fra' Galdino

1 commento:

Unknown ha detto...

D'accordo,Cicciu, è una vera sconcezza.In tutti i sensi.Sperperi menefreghismo disorganizzazione inefficienza in un settore ,la scuola ,che dovrebbe essere simbolo e speranza di civiltà e di futuro.Sarebbe veramente interessante capire il perchè di tanto lassismo.Esso sta nella burocrazia ? Nella politica? in entrambi ? Quale grumo di interessi c'è sotto? Ma la magistratura civile penale conta -bile ha contezza di questi oscuri fatti? Il nostro sindaco non mette lingua in un fatto della provincia che ha grosse ricadute negative sulla nostra città ?A chi bisogna appellarsi?Il cittadino non ha rappresentanti istituzionali che possano aiutarlo? Il senatore Nania non può fare niente per sbloccare la situazione e risolvere il problema? Attendiamo fiduciosi.Franz

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