
C'era da attenderselo:non ha avuto esito positivo il tentativo di far ricredere il direttore generale dell'Asp, dott. Giuffrida, dopo il mancato rispetto della bozza concordata con i sindaci del comprensorio.
Come si suol dire, il massimo responsabile della sanità messinese, alle proteste del sindaco di Barcellona e degli omologhi che l'hanno accompagnato, ha risposto picche, facendo capire chiaro e tondo che non c'è motivo per essere scontenti, anzi...
Una vera e propria janchiatina di mano, che dice tutto sull'interesse e la stima che il direttore generale dell'ASP Messina nutre nei confronti dell'ospedale Cutroni Zodda e di quanti lo difendono.
Non sappiamo se tanta tiepidezza derivi da mancanza di conoscenza delle reali esigenze della gente che vive nel territorio servito dal nosocomio barcellonese o da altri fattori meno generali.
Nè conosciamo se a giustificazione dell'esito da lui definito congruo abbia offerto la ragione, fatto sta però che Candeloro Nania e i sindaci che l'hanno accompagnato, dopo l'incontro, fortemente delusi dall'esito dell'incontro, si sono detti decisi ad andare fino in fondo per far sì che sia reso il giusto ad un ospedale che, anzitutto, ha l'esigenza di superare la vergogna di non essere stato ancora strutturalmente ultimato.
Quindi completamento del rustico e riequilbrio delle funzioni, in armonia con quelle dell'ospedale gemello di Milazzo, perchè la cosa più corretta, oltre che umana, è ottimizzare le prestazioini consentendo complementarietà e simbiosi nei due ospedali, che non sono stati costruiti per farsi stupida concorrenza, ma per interagire, a tutto vantaggio della salute pubblica.
Perchè ciò avvenga è chiaro che, per prima cosa, si esca dal'inveterata routine politica, che gioca per avvantaggiare i raccomandati di parte, e dalle influenze lobistiche, che purtoppo nella sanità riescono a trovare humus più che altrove.
Intanto s'attende l'esito dell'incontro del vicepresidente dell'Ars Santino Formica con don Raffaele, puntato per oggi per chiarimenti sempre sulla incresciosa situazione determinata negli ospedali della nostra zona, a causa della rimodulazione progettata dal Governo Lombardo, d'intesa con il giudice-assessore alla sanità Massimo Russo.
Nessun commento:
Posta un commento