
I presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, si sono recati al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Al termine del colloquio, in una nota congiunta, hanno "dato atto al Capo dello Stato del suo rigoroso rispetto della Costituzione", esprimendo "l'auspicio che tutti gli organismi istituzionali e di garanzia agiscano per determinare un clima di leale e reciproca collaborazione nell'interesse esclusivo della nazione".
2 commenti:
La seconda e la terza carica dello stato insieme e all'unisono aggiustano quello che il presidente del consiglio avventatamente guasta.Meno male,così ci sentiamo tranquillizzati.Però resta il fatto che quell'uomo e il tribuno della plebe Di Pietro hanno offeso il capo dello Stato che si è sempre dimostrato superpartes e difensore delle istituzioni repubblicane, in armonia con la Costituzione.Di Pietro in particolare non ha capito che il presidente Napolitano non è più terzo fra governo e parlamento,il quale, così come stanno le cose,a causa del porcellum ,è indiretta emanazione del governo che ha vinto le elezioni.Il parlamento è stato declassato da diretta espressione del popolo che sceglie i suoi rappresentanti a indiretta emanazione dei due schieramenti contrapposti.Con il premio di maggioranza il parlamento non si distingue più dalla volontà del governo in carica .Se Napolitano non firma una legge/decreto,il parlamento gliela rinvia,e Lui fa la figura del pirla,perchè deve firmare.Invece Lui firma e fa note e applica la moral suation,e così qualcosa l'ottiene.Franz
good start
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