

IL PREMIER E' DIVENTATO UN CICLONE DOPO LA BOCCIATURA DEL LODO ALFANO
VISTO CHE HA INTENZIONE DI TORNARE A MESSINA, SI CALMI, PERCHE' QUI LA GENTE E' ORMAI SFINITA A CAUSA DEL DILUVIO
" Gli Italiani vedranno di che pasta sono fatto".
E' una delle espressioni - forse la più grintosa - che il cavaliere ha snocciolato in reazione alla bocciatura del Lodo Alfano. E sarà stata senza dubbio una frase meditata, anche se scaturita da comprensibile rabbia.
Tra le tante battute - sfuggite dalla sua bocca o meditate - una sicuramente c'è sembrata inadatta ad un premier: quella - tra l'altro scopiazzata - sferrata nei confronti di Rosi Bindi, ieri sera, nel corso di una sua telefonata a Porta a Porta: "Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce". Una battuta da cortile, che la dice lunga sull'attuale stato dei nervi del Presidente del Consiglio.
A parte il fatto che si tratta del "riciclo" di una "sgarbata" di Sgarbi, è sempre il segno di un momento divenuto ormai difficile per chi l'ha presa in prestito per offendere un'avversaria.
Ed è stata sicuramente tale da fargli meritare in pieno la risposta data dalla persona "insultata. "Presidente - ha risposto Rosi Bindi - evidentemente io sono una donna che non è a sua disposizione".
Ma perchè se l'è presa con la Bindi?
Semplice: perchè la "donna" aveva avuto la "spudoratezza" di scuotere la testa dicendo che era grave quanto Berlusconi stava dicendo nei confronti dell'operato del presidente della Repubblica: che cioè Napolitano non aveva espletato fino in fondo il suo ruolo per la difesa del lodo Alfano
"Il presidente della Repubblica - si lamentava esplicitamente Berlusconi - aveva garantito con la sua firma che la legge sarebbe stata approvata dalla Consulta, posta la sua nota influenza sui giudici di sinistra della Corte".
E poiché Rosi Bindi commentava scuotendo la testa: "E' gravissimo... quello che dice è gravissimo". Il premier è subito scivolato sulla battuta sulla bellezza e l'intelligenza.
Subito dopo anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha giudicato "un'accusa inaccettabile" nei riguardi di Napolitano le parole del premier.
"Non accuso il capo dello Stato - ha risposto Berlusconi - prendo atto di una situazione in cui c'erano certi suoi comportamenti e sappiamo tutti quali relazioni intercorrano tra i capi dello Stato e i membri della Consulta. Sono da anni in politica, so quali siano i rapporti che intercorrono".
1 commento:
Lo spot si commenta da solo.Non è necessario aggiungere altro.Franz
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