mercoledì 29 aprile 2009

NIENTE ALLARMI PER LA "SUINA", MA CAUTELA



Febbre suina, tre casi accertati in Germania
"Stamani in Messico sono salite a 159 le morti sospette per la febbre suina. Il virus è arrivato in Germania, dove sono stati accertati tre casi, il primo di questi in Baviera. Casi sospetti anche in Francia e Portogallo, attualmente all'esame delle autorità sanitarie. Le carni italiane "sono sicure - afferma oggi il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia -, la pandemia è solo mediatica". (Rassegna.it)


Riunione d'emergenza UE

L'Unione europea ha convocato per giovedi' una riunione d'emergenza dei ministri della Salute dei Ventisette per valutare l'evolversi della diffusione dell' influenza suina che sta tenendo in allarme praticamente tutti i paesi. La Commissione Europea è pronta "a prendere tutte le decisioni appropriate" per rispondere ad ogni eventuale emergenza e invita i cittadini ad evitare i viaggi nono essenziali nei paesi più a rischio. Intanto in Spagna è stato confermato il primo caso umano di febbre suina mentre in Italia sono negativi i primi test effettuati su una donna di 31 anni, rientrata da San Diego in California ricoverata all'ospedale di Venezia per sintomi sospetti. Un caso sospetto anche ad Hong Kong. Negli Stati Uniti, dove è stato decretato lo stato di emergenza sanitaria, resta alta l'attenzione (La 7.it)


Il Ministero degli Esteri raccomanda comunque cautela a chi intende o ha necessità di uscire dall'Italia; soprattutto a quanti devono raggiungere il Messico o altre zone in crisi per la diffusione dell'influenza suina.
Intanto, qui da noi, dove si dice che la minaccia d'una pandemia sembra lontana, ci si chiede tuttavia che cosa si stia facendo per una giusta prevenzione, al fine di proteggere da un eventuale rischio.
Insistiamo col ricordare che una delle maggiori esposizioni ad un ipotetico pericolo potrebbe essere facilitata dalle gite scolastiche, che, com'è noto, vengono organizzzate in questo periodo.
Finora però, almeno dalla scarsità dei commenti in questo blog ed in altri siti della nostra provincia, da parte delle famiglie degli studenti, si dovrebbe evincere che tale problema non esista o per lo meno non sia pressante, a meno che non si stia sottovalutando la probabilità di un rischio, maggiormente determinato dalle gite all'estero, dove - vedi Spagna, Germania - già qualche caso è stato registrato. Comunque bisogna chiedersi se sia giusto il silenzio o se possa essere opportuno qualche commento - positivo o negativo - per un sereno dibattito sull'argomento, che col trascorrere dei giorni, sembra diventare di crescente impatto mediatico.
Cosa dite, siete d'accordo su ciò, amici del blog?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

NIENTE ALLARMI PER LA "SUINA", MA CAUTELA....

ma dalle notizie di questa sera non mi pare che sia proprio così:

http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial1555240.html

Bye.

Francesco Cilona ha detto...

Se ci cauteliamo, l'allarmismo non potrà che attenuarsi. Preoccuparsi sì, ma non vivere nella paura. L'importante è sapersi regolare e prevenire. Qui la maggiore cura dovrebbe essere interessarsi per evitare occasioni di rischio, di cui poi doversi pentire. Per questo faccio appello perchè si attenzioni la questione delle gite scoolastiche soprattutto fuori d'Italia, ma mi pare che ancora siano pochi coloro che mettano mente a questo problema.

franzsidoti ha detto...

Sono d'accordo.Meglio prevenire,e i suggerimenti sono giusti.Comunque attendiamo i risultati della riunione UE di oggi.Non bisogna attenuare la giusta tenzione in merito.Grazie Cicciu.

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