Abrogato l'emendamento che voleva imbavagliare Internet
L'articolo proposto dal senatore D'Alia è stato bocciato: il Web evita la censura, almeno per questa volta.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::FOTO: il senatore messinese Giampiero D'Alia==>
Internet non sarà imbavagliata: il famigerato emendamento che introduceva l'articolo 60 nel ddl 2180, proposto dall'onorevole Gianpiero D'Alia è stato abrogato durante la riunione delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia.
La proposta del senatore prevedeva l'oscuramento, ordinato dal Ministero dell'Interno, dei siti in cui si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere, senza necessità d'intervento da parte dell'autorità giudiziaria.
Con la scusa di "ripulire la rete, e in particolare il social network Facebook, dagli emuli di Riina ... e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora s'è dato irresponsabilmente spazio" si sarebbero aperte le porte alla censura.
Invece, grazie in particolare al lavoro del già noto Roberto Cassinelli - insieme alla collega Barbara Mannucci - questo pericolo è stato scongiurato.
2 commenti:
Ma questo D'Alia è un senatore PDL?Non lo conosco ma dalle proposte che fa,sembra di sì.Vedi un pò cosa fa una L in più.
Gianpiero D'Alia è presidente dei senatori Udc,caro Franz. Come vedi, tutti alla corte del cavaliere senza pudore.
Posta un commento