mercoledì 27 gennaio 2010

LA POLITICA DEI DUE FORNI PUO' DIVENTARE LA POLITICA DELLE BOLGE



Che la politica sia opportunismo non è certamente una novità.
Un esempio eclatante: l'opportunismo del doppio fornismo casiniano, che può addirittura diventare triplo, come lo stesso Casini celiando ha sottolineato nel momento in cui ha annunciato che in Puglia l'Udc si presenterà con un proprio candidato - la Poli Bortone - a Governatore della Regione.
Questa terza forma di opportunismo - subito apparso come un ripiego per non danneggiare la candidatura di Vendola per il Pd - avrebbe messo sul chi va là il cavaliere che di opportunismi se ne intende, tanto da fargli apparire affrettato lo slancio con cui Fitto ha annunciato la candidatura di Rocco Palese per il Pdl.
Un annuncio non del tutto condiviso e ritenuto una "scelta solitaria" di Raffaele Fitto, da Berlusconi, cui non dispiacerebbe invece la Poli Bortone, che è stata ministro nel suo primo governo.
E siccome costei corre con l'Udc, quasi quasi il cavaliere preferirebbe un'alleanza con i centristi a cominciare dalla Puglia.
Ciò pare che stia creando malcontento nel Pdl pugliese dove si teme che Palese rischi di perdere il treno per il quale Fitto gl ha già comprato il biglietto.
Di fronte a tale spiraglio, ecco che a Casini sorge la tentazione di aprire uno dei suoi forni per consentire a Berlusconi di concretizzare il suo apprezzamento per la Poli Bortone, facendo confluire i voti Pdl in favore dell'ex sua ministra ora centrista.
Intervistato su Canale Cinque, Casini dice:
"In Puglia il dialogo è aperto con tutti e ci mancherebbe che non lo fosse con il Pdl, che in questi anni è stato come noi all'opposizione in consiglio regionale" "Il nostro - aggiunge Pierferdinando - non è un candidato qualunque, e davanti a un Vendola che con il suo populismo è forte, la Poli Bortone è l'unica che può batterlo. Il Pdl dovrebbe riflettere, in questo caso credo che non ci sia un candidato più forte. Invito tutti a una riflessione pacata, vediamo se si può realizzare una convergenza sulla Poli Bortone. Io sarei disponibile, ben venga".
Altro che forni: qui si tratta di bolge....

fra' Galdino

5 commenti:

Unknown ha detto...

Qualcuno direbbe : è la politica ,bello mio!e che politica!Quando c'entra la Chiesa-UDC la politica può diventare pantano,o bolgia.Non ce ne libereremo mai.Il centro politico italiano purtroppo non è quello tedesco,e la Merkel non è Casini.In Puglia, il casino centrista-papalino alzerà il prezzo del suo appoggio dichiarato o meno che sia.Fa il furbo ,come Craxi, ma abbiamo visto com'è finita.
Franz

Anonimo ha detto...

Vede caro prof. e caro Sig.Francesco,la politica che Casini sta facendo, sta sparigliando finalmente le carte ad un biporalismo con tendenza al bipartitismo che si è rivelato nefasto per la ns.democrazia per i seguenti motivi:
- annullamento delle ideologie che
hanno guidato la ricostruzione
dell'Italia del dopoguerra;
- mortificazione del sistema
democratico che ci consegna un
parlamento di nominati con
conseguente delegittimazione
dello stesso;
- Politica spettacolo;prende
consensi chi riesce meglio a
"bucare " il video.Siamo alla
politica del "grande fratello;
- Squilibrio dei poteri dello
stato a favore del potere
giudiziario,come conseguenza
dell'indebolimento della
"politica".Ormai i giudici
utilizzano il loro potere per
fare carriera politica.
Quanto a Craxi caro Sig.Franz egli non usò mai la politica dei due forni,che semmai è di andreottiana memoria,ma rivendicò la essenzialità dei socialisti negli equilibri politici italiani.
E Craxi finì come finì per la scandalosa gogna mediatica organizzata da chi voleva impadronirsi dell'Italia con la finta rivoluzione giudiziaria.

francesco cilona ha detto...

Ognuno la pensa a modo proprio.Io la penso così: lo scopo vero di Casini non potrà mai essere quello di sparigliare, ma caso mai quello di parigliare:perchè sta dimostrando di allinearsi alla teoria del "Questo o quello per me pari sono". Da palcoscenico lirico. E una politica del genere è peggiore di qualsiasi altra, perchè ci riconduce al tanto vetuperato qualunquismo.

Unknown ha detto...

Non ho specificato la politica di craxi come politica dei due forni.Egli mise un ricatto sulla governabilità dell'Italia con il suo potere di coalizione,che usò malamente per il potere e l' arricchimento.Riccardo Lombardi che fu il padrino di Craxi,portandolo alla segreteria, sconfessò la politica craxiana come non socialista.''La finta rivoluzione giudiziaria'',non c'entra.Egli cadde e trascinò nella polvere il nobile PSI .Casini è nelle mani della Chiesa-politica,che impedisce la modernizzazione della società,intervenendo dogmaticamente nella politica nazionale e nella nostra vita.La chiesa di Gesù,figlio e Dio , è un'altra cosa.Il suo insegnamento non è seguito dalla chiesa-politica.

Anonimo ha detto...

La politica è potere.E questo vale per chiunque lo eserciti.
Craxi mise in crisi il compromesso storico strisciante tra la D.C. ed il P.C.I. e diede dignità ed autonomia ad un P.S.I. che era divenuto ruota di scorta del P.C.I.-Il revisionismo storico di Craxi e le sue intuizioni
politiche per la riforma dello Stato si scontrarono con il conservatorismo dei due più grandi partiti D.C. e P.C.I. che avevano monopolizzato la politica italiana del dopoguerra.Con tutto il rispetto che ho di Lombardi, per la sua storia e la sua limpida vita politica,credo che su questo abbia sbagliato valutazione.
Craxi aveva a cuore il movimento socialista internazionale,cui diede un sostanzioso contributo di idee e non "solo" (vedi il Cile di Pinochet,il movimento Solidarnosc di Lech Walesa etc.)
Se l'Italia,ha avuto il socialista Sandro Pertini presidente della Repubblica in un periodo molto delicato della storia repubblicana
lo si deve a Bettino Craxi.
La politica estera di Craxi presidente del consiglio nello scacchiere medio-orientale ricercava una pace che considerasse anche le ragioni dei palestinesi.E questa era o no una politica socialista?.
La politica economica del governo Craxi fu molto attenta alla redistribuzione del reddito ed alla difesa del potere di acquisto dei cittadini,nonchè alla difesa del Welfare-state ,che oggi si sta completamente smantellando.E questa era o no una politica socialista.
Avere impedito la svendita della SME di proprietà dello Stato e quindi dei cittadini,al finanziere
De Benedetti,editore di Repubblica/L'espresso era o no una politica socialista.
Quanto alla panzana dell'arricchimento di Craxi,la vita semplice che condusse negli anni del suo esilio ad Hammamet dovrebbe far riflettere i suoi detrattori.
E' inutile che si ripetano sempre le stesse cose .i finanziamenti illeciti ai partiti interessavano tutti compreso il PCI che prendeva i soldi anche dall'Unione Sovietica.Il PSI è stato trascinato nella polvere non già da Craxi,ma da chi lucidamente ha organizzato la gogna mediatico-giudiziaria,che si accanì contro Craxi e contro tutti i dirigenti
socialisti.
Credo che con Berlusconi stiano usando gli stessi metodi che tanto bene hanno funzionato contro Craxi ed il PSI.

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