Mentre Gianfranco Fini, con comprensibile cautela, sembra volersi defilare in vista del ritorno alla Camera della legge bavaglio ( rimarcabile quel sembra), c'è chi - sempre nell'ambito della maggioranza - si riaffaccia sulla scena politica e, con esternazioni senza peli sulla lingua, si esprime in maniera critica nei confronti delle due imponenti operazioni - bavaglio e manovra finanziaria - in procinto d'essere varate.
Il personaggio è molto noto e stimato per avere avuto ruoli importantissimi durante la leadership di Berlusconi: si tratta dell'ex ministro Beppe Pisanu, il quale ormai da tempo s'è reso conto che non sono tutte rose quelle che fioriscono nel giardino di Silvio.
Intervenendo sulle due questioni politiche che attualmente animano il dibattito, Pisanu sostiene che la legge sulle intercettazioni non deve "indebolire un prezioso strumento investigativo né limitare la libertà di informazione". Mentre la manovra potrebbe "non essere sufficiente". A suo giudizio, serve un governo di "solidarietà nazionale", pilotato da Silvio Berlusconi ma allargato alle forze di opposizione, per affrontare l'emergenza.
Beppe Pisanu non usa mezzi termini. Spera che il testo sugli ascolti cambi alla Camera. E avverte che questa fase presenta molte analogie con quella vissuta negli anni '70. "L'altro ieri - spiega - ho votato doverosamente la fiducia condividendo la necessità di bloccare sì gli abusi ma non il rischio di indebolire questo prezioso strumento investigativo e di limitare la libertà di informazione".
Beppe Pisanu è stato Ministro per l'Attuazione del programma di Governo, dall'11.06.2001 al 03.07.2002 e successivamente Ministro dell'Interno dal 03.07.2002 al 17. 05.2006.
Intervenendo sulle due questioni politiche che attualmente animano il dibattito, Pisanu sostiene che la legge sulle intercettazioni non deve "indebolire un prezioso strumento investigativo né limitare la libertà di informazione". Mentre la manovra potrebbe "non essere sufficiente". A suo giudizio, serve un governo di "solidarietà nazionale", pilotato da Silvio Berlusconi ma allargato alle forze di opposizione, per affrontare l'emergenza.
Beppe Pisanu non usa mezzi termini. Spera che il testo sugli ascolti cambi alla Camera. E avverte che questa fase presenta molte analogie con quella vissuta negli anni '70. "L'altro ieri - spiega - ho votato doverosamente la fiducia condividendo la necessità di bloccare sì gli abusi ma non il rischio di indebolire questo prezioso strumento investigativo e di limitare la libertà di informazione".
Beppe Pisanu è stato Ministro per l'Attuazione del programma di Governo, dall'11.06.2001 al 03.07.2002 e successivamente Ministro dell'Interno dal 03.07.2002 al 17. 05.2006.
Nemmeno a Gianfranco Fini il
testo della legge sulle intercettazioni, piace. «Ci siamo fatti male da soli»
Il presidente della Camera, in un colloquio con alcuni suoi collaboratori ha espresso le sue perplessità sul ddl intercettazioni e annunciato che se proprio lo si vorrà votare entro l’estate non si opporrà, ma farà lavorare la Camera anche ad agosto, perché prima c’è da esaminare la manovra economica. «Non mi pare sia stato un capolavoro politico», tuttavia riconosce pur che
esiste «un uso distorto» delle intercettazioni che va regolamentato. Ma è il metodo scelto dalla maggioranza per arrivarci che non gli è piaciuto: un metodo pasticciato».
testo della legge sulle intercettazioni, piace. «Ci siamo fatti male da soli»
Il presidente della Camera, in un colloquio con alcuni suoi collaboratori ha espresso le sue perplessità sul ddl intercettazioni e annunciato che se proprio lo si vorrà votare entro l’estate non si opporrà, ma farà lavorare la Camera anche ad agosto, perché prima c’è da esaminare la manovra economica. «Non mi pare sia stato un capolavoro politico», tuttavia riconosce pur che
esiste «un uso distorto» delle intercettazioni che va regolamentato. Ma è il metodo scelto dalla maggioranza per arrivarci che non gli è piaciuto: un metodo pasticciato».
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