mercoledì 19 maggio 2010

TOGHE ROSSE PER TE....TORNA IL RITORNELLO CONTRO LA MAGISTRATURA



Nell'affair Anemone, c'è un collaboratore di Giustizia. E' l'architetto Angelo Zampolini, collaboratore del costruttore Diego Anemone, che per non finire in carcere ha scelto di vuotare il sacco, ammettendo d'essersi prestato ad aiutare l'imprenditore romano , finito in manette per essere ritenuto il presunto corruttore di importanti uomini di governo, tra cui Bertolaso e Scajola, per il quale - " senza che questi lo sapesse" - avrebbe contribuito con 900.000 euro, nell'acquisto di una casa che si affaccia sul Colosseo.
Una questione ormai arcinota, che ha indotto il ministro dello sviluppo a dimettersi "per difendersi meglio" o come ingenuamente ha dichiarato la moglie "per non compromettere altri molto più su di lui".
Un'ingenuità che l'ex ministro Scajola s'è premurato di correggere, smentendo che in lui ci fosse alcun proposito di protezione nei confronti di chicchesia.
Comunque gli accenni sfuggiti alla moglie dell’ex-ministro, incappata in una intervista, devono avere fatto sobbalzare parecchi a Palazzo Chigi.
E forse questo spiega perché, Scajola, che in seguito alle dimissioni era apparso tenuto a distanza da Berlusconi e dai suoi discepoli, in questi giorni è stato riagganciato, tanto da essere stato invitato a cena con il premier a villa d'Arcore.
" Fatto in sé significativo.- si legge su La Stampa - Chi inviterebbe nel proprio salotto un personaggio del quale dubita sul piano morale? Vuol dire che questi dubbi, se mai erano esistiti, ora non sussistono più (tesi accreditata nel giro di Scajola)".
Mentre rifà capolino un altro sospetto: che si stia continuando a tramare contro il Pdl e il suo fondatore e che, in questo complotto, ci sia sempre lo zampino delle toghe rosse...

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