domenica 16 maggio 2010

LA BEFFA E IL DANNO PER I RAGAZZI DEL CIRCOLO "OTTOBRE ROSSO"

saranno comunisti ma non si mangiano i bambini


La prenotazione perduta



QUESTO E' UN EPISODIO CHE HO LETTO SUL SITO DEI GIOVANI DI "OTTOBRE ROSSO"


Mi sembra doveroso riportarlo integralmente, come l'ha raccontato Pasquale, intanto per esprimere tutta la solidarietà di Barcellonablog nei confronti dei protagonisti - sicuramente giovani - che dal Comune sono stati trattati come pezze da piedi, mentre sarebbe stato doveroso andare loro incontro per il duplice motivo che sono cittadini e per giunta giovani, ed hanno il diritto di non essere turlupinati.
Dico a questi ragazzi, che hanno subito un vergognoso sopruso, di non scoraggiarsi, perché prima o dopo la ragionevolezza tornerà nel Palazzo di città, forse addirittura più prima che dopo, perché ormai in quell'ambiente s'è superata ogni misura nell'allentamento del rapporto con la Città, e i cittadini hanno finalmente capito che il declino di Barcellona Pozzo di Gotto dipende soprattuto da siffatto comportamento.
Pasquale, hai fatto bene a rendere noto questo indegno episodio, ma sappi che non è il solo che si potrebbe, anzi dovrebbe, raccontare.

Vivere a Barcellona non è facile, e questo lo sapevamo. Ma non pensavamo di doverci trovare di fronte a meraviglie incredibili anche per prenotare l’uso di una struttura pubblica. Ebbene, oggi, 14 maggio, il Circolo Prc “Ottobre Rosso” aveva in programma una mostra su Peppino Impastato alla sala convegni della Vecchia Stazione di Barcellona. Per andare sul sicuro avevamo prenotato addirittura più di un mese fà, il 2 aprile. Al Comune, firmati i permessi, registrati, prenotazione compiuta, ci dissero semplicemente di andare il giorno prima dell’iniziativa (ovvero ieri) a ritirare la chiave dell’ingresso dell’edificio. Così abbiamo fatto – ci hanno dato la chiave! L’evento era stato ampiamente pubblicizzato, i compagni avevano trasportato i pannelli su cui c’erano le illustrazioni, ma arrivati lì ci siamo accorti che qualcosa non andava. Sul tavolo dei relatori c’erano delle targhe con dei nomi, sul muro erano affissi dei manifesti col programma di un convegno (di cui non specifichiamo il nome perchè non riteniamo che gli organizzatori abbiano particolari colpe), cui partecipava addirittura il sindaco, e che era previsto per ieri ed oggi, dunque quando dovevamo utilizzarla noi. Abbiamo deciso di vederci chiaro e siamo andati oggi, in mattinata, al Comune a chiedere spiegazioni. Nell’imbarazzo generale, gli addetti ai lavori hanno controllato e verificato che effettivamente le autorizzazioni c’erano regolarmente, ma la nostra prenotazione era stata cancellata col correttore! e sostituita con questo convegno di cui abbiamo detto. Così hanno cercato di fornirci delle alternative, impossibili perchè tutte le strutture erano occupate. L’ultimo ridicolo tentativo di riparare il danno. Evidentemente l’utilizzo di strutture “pubbliche” non è uguale per tutti. C’è chi segue la via dei comuni mortali (come noi), fa la fila, firma e controfirma fogli vari, sta appresso a tutti i passaggi burocratici su cui nessuno sa darti delucidazioni, per poi vedersi scavalcato da qualcun altro, magari perchè c’è il sindaco o perchè se n’è interessato il tale assessore. Le cose a Barcellona funzionano così. Se hai conoscenze ti è concesso tutto. Altrimenti perdi i tuoi diritti all’uso del pubblico. E’ una cosa gravissima, e la nostra amministrazione dovrebbe solo vergognarsi dell’ennesimo episodio di malcostume di cui è protagonista.

3 commenti:

Unknown ha detto...

La democrazia non sembra di casa nella nostra città. Se le regole vengono calpestate,l'illegalità emerge e soffoca i diritti.In paesi lontani ma vicinissimi,i tailandesi lottano e muoiono per la libertà.Una madre col figlioletto in braccia ha dichiarato che è pronta a morire per assicurare la libertà a suo figlio.Un'emozione fortissima mi ha attraversato,pensando a quella gente, che sta morendo per ottenere quella stessa cosa per la quale anche noi abbiamo combattuto e ottenuto col sangue versato.E ora dobbiamo assistere alla quotidiana negazione dei diritti conquistati a caro prezzo.
Il sindaco si può riscattare solo spiegando a tutti i cittadini i motivi di quel torto arrecato ai giovani di 'ottobre rosso' e alla città tutta.Pensiamo a una colpevole sbadataggine.Il sindaco ha il 'dovere ' di scusarsi pubblicamente e riparare quel torto insopportabile.
Franz

Anonimo ha detto...

non facciamo di una mera "coglionanza" di qualche dipendente comunale un caso politico, però... perchè siamo fuori strada completamente...

figuratevi se qualcuno vuole colpire il circolo "Ottobre rosso"... a che pro? ma sopratutto, chi sono "ottobre rosso" (non avrai il mio scalpo...)

f.to una voce nel deserto

Lucio ha detto...

voce del deserto, non è che qualcuno voglia colpire.
è più che altro che - per dirla così papale papale - che qualcuno "se ne fotte".
e se ne fotte perché chi è stato colpito è "nuddu miscatu cu nenti" per cui, secondo una certa logica, "è minoranza e quindi non ha diritti".
dici di no?
ipotizza allora che lo stesso comportamento sia fatto - qui a barcellona, città sostanzialmente di destra - nei confronti del pdl. riesci a immaginare che qualcuno lo faccia? io no.

Lucio (che ringrazia l'autore del presente post per il supporto)

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