
Resta alta la tensione nella maggioranza sul fronte della giustizia. Per tutto il giorno si è atteso che venisse depositato il provvedimento, annunciato dalla maggioranza dopo l'intesa tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini per rendere più veloci i processi. Ma fino alla tarda serata di questo testo, negli uffici di Palazzo Madama, ancora non c'era traccia. Margherita Boniver (Pdl) ha invece intanto presentato un ddl costituzionale per reintrodurre l'immunità parlamentare.
Fini: l'intesa regge se si gioca a carte scoperte. L'accordo sul processo breve è destinato a reggere?, è stato chiesto a Fini «Sono convinto di sì, a meno che il testo che verrà presentato non sia diverso nei principi su cui ieri abbiamo concordato, vedremo...», ha risposto il presidente della Camera a Otto e mezzo su La 7. «Se è in contraddizione lo dirò con la stessa schiettezza con cui l'ho detto ieri», ha aggiunto Fini. Si deve giocare a «carte scoperte. Che non si possa dar corso ad una amnistia di fatto è pacifico. Da parte mia non c'è nessuna minaccia... mi è capitato più di essere minacciato che di minacciare», ha continuato il presidente della Camera. «La prescrizione breve, che comporterebbe la prescrizione non tanto dei processi quanto dei reati, sarebbe una sorta di amnistia mascherata».
fonte: IL MESSAGGERO.IT
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