sabato 9 ottobre 2010
IL GOVERNATORE DELLA SICILIA ANNUNCIA LA STRATEGIA DELLE GRANDI INTESE E GLI INDIPENDENTISTI LO CRITICANO
Giovedì scorso, nella sede romana della Regione siciliana il presidente della Regione Raffaele Lombardo e la China Development Bank hanno siglato un memorandum di intenti mirato a coprire una serie di esigenze finanziare riguardanti la realizzazione di grandi infrastrutture in Sicilia -
Sarebbe il primo passo di una strategia di attrazione degli investimenti stranieri in Sicilia.
La China Development Bank viene definita dallo stesso Governatore "l'interlocutrice più titolata a coprire una serie di esigenze finanziare essendo considerata una delle più importanti banche cinesi che ormai da tempo investe in Europa, anche come Istituto creditizio principe nell'investimento finanziario, e in particolar modo nel finanziamento di infrastrutture.
Le basi dell'accordo preliminarmente erano state gettate durante la missione siciliana all'Expo 2010 di Shanghai, condotta ad agosto da una delegazione costituita dall'assessori pro tempore Armao e Centorrino, dal dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Campo e dal direttore delle Relazioni europee e internazionali della Presidenza della Regione, Attaguile.
Secondo quanto più volte ha affermato il presidente della Regione, da tempo si sta operando per cercare di rendere la Sicilia centro strategico nel Mediterraneo e quindi snodo importante dei rapporti commerciali tra i paesi d'Europa e quelli che si affacciano sul Mare Nostrum.
Per la messa in atto tale strategia, la Regione ha puntato l'interesse sul ruolo che potrebbe avere un buon rapporto con la banca cinese nella “elargizione” di crediti finanziari e investimenti a medio-lungo termine per lo sviluppo dei trasporti e della logistica.
LE REAZIONI
"A fronte delle notizie su accordi e trattati fra la Regione Siciliana e le Banche e le “Istituzioni” della Repubblica Cinese - si legge in un comunicato - l’FNS “Sicilia Indipendente” lancia l’allarme rosso. Anzi l’allarme “giallo”. Non si associa al trionfalismo manifestato dal Governo Regionale e dai rappresentanti dei Partiti italiani, autonomisti e non, dominanti in Sicilia, tutti d’accordo, in modo inciuciato e trasversale, nel fingere di cantare vittoria per il fatto che il DRAGO CINESE, in versione capitalistica ed imperialistica, estenderà il proprio potere anche in Sicilia. E sulla Sicilia. A cominciare dal finanziamento delle grandi opere pubbliche. E dall’USO del territorio siciliano."
"GLI INDIPENDENTISTI DI LU FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU RIBADISCONO IL PRINCIPIO CHE LA SICILIA DEVE ESSERE ESSA STESSA PRODUTTIVA. E DEVE AVERE UNA PROPRIA POLITICA ED UNA PROPRIA STRATEGIA PER L’ECONOMIA. NON PUÒ ESSERE SUBORDINATA ALLE MANOVRE DELL’ESPANSIONISMO CINESE NEL MEDITERRANEO"
In un altro passo del comunicato l’F.N.S. precisa, altresì, che "non vorrebbe parlare male della CINA (e, per la verità, neppure bene), ma che non può tacere di fronte alla realtà dell’INVASIONE della Sicilia, “PROGRAMMATA”, “ORGANIZZATA” e ricca di COMPLICITÀ LOCALI.
L’F.N.S. ci tiene inoltre a PUNTUALIZZARE che NESSUNO è LEGITTIMATO a TRADIRE o, peggio, a vendere (o a SVENDERE) la Sicilia ed i … Siciliani, con i rispettivi DIRITTI, con la loro DIGNITÀ, con le proprie speranze".
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1 commento:
Tutti gli stati sono tributari di Pechino in fatto di finanza,in primis gli USA. I soldi hanno sempre fatto girare il mondo.L'importante è non rimanerne schiavi. Si diventa schiavi, se si prende senza dare.Ora il fatto è che noi siamo in condizione di offrire tecnologia in cambio di investimenti cinesi in sicilia/Italia.
Franzsidoti
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