sabato 8 maggio 2010

L'ECONOMIST RIDISEGNA LA MAPPA DELL'EUROPA E SISTEMA L'ITALIA DA ROMA IN GIU' IN UN "BORDELLO"


Questa è una fanta-cartina dell'Europa, inventata dal settimanale "Ecomomist", secondo cui il vecchio continente andrebbe ridisegnato, in base alle affinità economiche, sociali e linguistiche dei vari Paesi.
E' una specie di gioco, abbastanza crudo, che per certi aspetti sa di leghismo bossiano, soprattutto per quanto riguarda l'Italia.



Non è l’Europa che conosciamo quella disegnata in questa mappa, ma quella che “dovrebbe essere”. Almeno secondo il settimanale inglese “ The Economist” che pubblica oggi una fanta-cartina del vecchio continente che più si avvicinerebbe alla situazione attuale degli Stati secondo le diverse “antipatie o simpatie” tra i popoli e le nuove e future affinità che si verranno a creare.
La proposta, fa parte di un programma inedito dal titolo “Redrawing the map” (ridisegnare la cartina geografica), una radicale risistemazione dell’Europa in base alle affinità economiche, sociali e linguistiche tra i Paesi.

Nella nuova mappa la prima ad essere “sistemata come merita" sarebbe la Gran Bretagna che, colpita al cuore dalla crisi, si troverebbe più a suo agio con i Paesi sud-europei «che si trovano in condizione analoga». Potrebbe, insomma, essere “trasferita” in una nuova posizione, in prossimità delle Azzorre».
Il posto della Gran Bretagna potrebbe essere occupato dalla Polonia,.
Andrebbe meglio a Francia e Germania, che resterebbero saldamente al loro posto, mentre l’Austria dovrebbe prebdere il posto della Svizzera», traslocata invece nell’area dei Paesi Scandinavi.
L’Italia verrebbe divisa in due parti. Un po' come vorrebbe la Lega:«una nuova alleanza regionale». Il Nord, promosso a pieni voti, si unirebbe a Germania, Francia, Austria, Slovenia e Croazia per costituire una confederazione che, nella fanta-politica del giornale, dovrebbe essere guidata «da un Doge di Venezia».
Nessuna pietà invece per il nostro Mezzogiorno: da Roma in giù, tale parte della penisola andrebbe unita alla Sicilia, così da formare un nuovo Paese, chiamato ufficialmente il Regno delle Due Sicilie». Ma con un soprannome tutto italiano:«Bordello».
La sprezzante fanta-cartina addirittura, nei confronti del Mezzogiorno d'Italia, inventa una sorta di riedizione della grande Grecia classica, con tanto di Magna Grecia nell’Italia meridionale. Una vera derisione toponomastica dove ad essere prese in considerazione non sono le radici culturali ma le analogie economiche tra il nostro Sud e la Grecia contemporanea, sprofondata nella crisi delle Borse. Per allentare la crisi dell’Europa e dell’euro, l'Economist libererebbe i paesi migliori dal fardello delle "due Sicilie -Bordello" dando al sud una sola chance: «formare un'unione monetaria con la Grecia».

Dalle nostre parti, intanto, lo sprezzante articolo dell’Economist arriva proprio nei giorni in cui si stanno tenendo le celebrazioni dei 150 anni dell’ Unità. E ciò appare come un insulto, a quanti non la pensano come Bossi. Da Roma e dalla Sicila immediate scattano le repliche: «La definizione di “bordello” data al Sud da Economist è particolarmente offensiva» commenta la senatrice Adriana Poli Bortone, presidente nazionale di Io Sud. «Tutta L’italia dovrebbe mostrare uno scatto di orgoglio e reagire...».
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, commentando l’articolo sul suo blog , indignato scrive: «Sarà pure humor inglese, ma assomiglia tanto ad un proclama violentemente antimeridionale» «Evidentemente il newsmagazine britannico aggiunge Lombardo - espressione tradizionale dei poteri forti di quella globalizzazione senz’anima che sta distruggendo l’economia mondiale assieme alle radici storico-culturali dei territori - non conosce la storia. Infatti il Sud, al tempo del Regno delle Due Sicilie, poteva vantare un sistema industriale in grado di competere con quelli di Inghilterra e Francia ed un’economia florida che fu depredata dopo l’Unità d’Italia». «La massoneria e la finanza inglesi - afferma il Governatore - non furono estranee, inoltre, alla spoliazione delle cospicue riserve auree del Banco di Sicilia e di quello di Napoli a favore delle esangui casse dei Savoia».

6 commenti:

Unknown ha detto...

Non capisco lo scandalo.SE lo dice Dante che l'italia intera non solo quella sud è un bordello ,diciamo che è poesia.Se invece lo dice l'economist ,apriti cielo. Economist che peraltro ha sistemato a dovere anche la gran bretagna.Nessuno scandalo .Cerchiamo di darci una rassettata e guardiamo in faccia la realtà.
P. S. in questa realtà ci sono tradimenti continui dei nostri diritti da parte dell'amministrazione pubblica. E' nostro diritto avere la città pulità e ordinata,è nostro diritto avere mare e spiaggia puliti.Ma questi diritti sono sistematicamente traditi.La democrazia si basa sui diritti.Essi non ne sono un optional ne sono l'essenza.A barcegotto non c'è democrazia. Sindaco è lei il nostro sindacato il nostro tutore.Non ci tradisca,ci dia quello che ci deve.Altrimenti non pagheremo più le tasse,perchè non ci sentiamo più rappresentati nei diritti.
Franz

Agapito ha detto...

Si, ma Dante Alighieri parlava pure di Firenze, che adesso non è messa da Economist nel "bordello". E allora?

Unknown ha detto...

Non sottilizziamo.Teniamo presente che la Gran Bretagna fa parte dell'ue e che ha tutti i diritti a criticare i paesi che si comportano male e impediscono un'europa migliore in un concerto più efficiente approfondito ed efficace.Ma i paesi del nord europa hanno la pretesa di essere migliori di noi,più affidabili più efficienti più organizzati.In sostanza sono diversamente razzisti.Hanno molti pregiudizi negativi nei confronti dei Pigs.Così la vera unione non si farà mai.Anche la Lega ha ragione quando critica il sud sperperone e inefficiente sporco e mafioso.L'unità diventa difficile se ognuno non fa il proprio dovere.Ma la Lega sbaglia quando è contro l'unità nella diversità.Federalismo solidale sì,disunione e razzismo no.

P.S.
Ricordo al sindaco i suoi doveri che sono i nostri diritti.Il mare e la spiaggia puliti e la città pulita bellamente arredata e ordinata e la raccolta differenziata sono nostri diritti.Sindaco, la legalità è uno dei punti fondamentali del suo programma. Svolgere bene i propri doveri è la prima legalità la prima fedeltà agli impegni presi.Se no ,prima che illegalità c'è tradimento.

Franz

Vanni ha detto...

Il governatore Lombardo ha risposto bene all'Economist quando parla di espoliazione del sud da parte dei
"piemontesi" dopo l'unità di Italia.
Però è anche vero che la classe politica regionale, negli
ultimi settanta anni dal dopoguerra, ha contribuito
e non poco al degrado politico-sociale e culturale dell'isola.
E' bene difendersi dagli attacchi esterni,ma è anche giusto fare una seria ed impietosa autocritica dei nostri errori,e soprattutto imprimere una inversione di tendenza, se vogliamo riabilitarci agli occhi del mondo.

Unknown ha detto...

quello che fa piu' impressione -leggendo i commenti nelle varie sezioni del blog -è scoprire quante persone seguono con apprensione il susseguirsi delle notizie in città, e come ad esse NON viene data alcuna risposta (anche negativa) alle varie richieste all'autorità comunali di dare seguito alle promesse pre-elettorali con le quali si è convinti i cittadini a farsi votare.
per esempio la pulizia delle strade e della spiaggia (che -tra l'altro- renderebbero piu' appetibile a noi turisti un prolungato soggiorno nella località) non ottiene alcuna risposta, almeno nel blog, come se
fosse una cosa di secondaria importanza.
lo sanno tutti che il turismo porta lavoro... o no?

Unknown ha detto...

Bravo Giancarlo! Ma qui c'è qualcuno importante che non lo sa o se lo sa non fa molto di spicciolo per dimostrarlo.E' dedito alle grandi opere, necessarie ma senza trascurare le cose basilari per la vita cittadina quotidiana e che fanno immagine e futuro,specie per chi viene da fuori.
Franz

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.