
Sarà che son vecchietto, sarà quel che sarà, ma so che devo stare attento dove metto i piedi, soprattutto se mi capita di dovere camminare sui marciapiedi del centro urbano.
(Parlo del centro e non della periferia, non per fare discriminazioni, ma per il semplice fatto che, nei rioni periferici, è difficile trovare marciapiedi.)
Chiusa questa parentesi, torno al centro e che vi trovo sulle banchine della città?
Un po' di tutto, dalla sporcizia alla invasione di auto, dalle cartacce ed escrementi canini alle bancarelle, i gazebi e le verandine, ma soprattutto basoli corrosi e mattonelle sgangherate che ti fanno temere d'inciampare, da un momento all'altro.
In diversi posti, una delle passate amministrazioni aveva provveduto - così un po' alla carlona - a intagliare gli scivoli per l'accesso delle eventuali carrozzelle dei disabili: sono risultati inutili per chi ne abbia bisogno e nello stesso tempo pericolosi per i pedoni che hanno la possibilità di muoversi con le loro gambe.
Insomma abbiamo un vero e proprio "fritto" misto per cui si deve scendere spesso nella strada per procedere, con il rischio di finire sotto qualche macchina.
Si è tanto parlato di nuovo arredo urbano, s'è fatta parecchia pubblicità elettrorale sul rinnovamento di centinaia di strade, si parla di fogne nuove in periferia, ma nulla si fa per migliorare la pavimentazione delle "banchine".
A meno che non stiamo sognando, la condizione di questa città, per taluni aspetti, poco si discosta da quella di paesi del terzo mondo.
P.S. La foto è stata scattata ieri in via Operai, sul marciapiede antistante il nuovo numero civico 101, di fronte alla villa Liberty...
fra' Galdino
1 commento:
Frà Galdino, forse voleva dire città da terzo mondo.
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