l'Udc resta fuori, Armeni vice presidente La delega alla sanità resta al governatore-commissario Gli assessori sono 13, restano vuote per i centristi 2 poltrone
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«Dalla formazione della giunta, annunciata da Renata Polverini, emerge un dato incontestabile: quando l'Udc si allea con la Pdl e vince con quell'alleanza, viene umiliata ed esclusa».(Così in una nota Bruno Astorre, presidente del consiglio regionale Lazio uscente).
Per completare il nuovo governo, manca qualche piccolo tocco, proibabilmente in attesa di risolvere una specie di contenzioso nato con l'Udc, che al momento resta fuori giunta. Comunque appare confermato l’appoggio esterno dell’Udc che chiedeva tre assessorati e la vice presidenza della giunta. Renata Polverini, dopo tante promesse, ha proposto due assessori ponendo il veto su Teresa Formisano (ex assessore della giunta Storace per cinque anni) accogliendo invece Luciano Ciocchetti che con l'attuale leader della Destra ha governato il Lazio per 9 mesi.
Il veto su Teresa Formisano ha bloccato la trattativa sulla quale si è impegnato molto proprio Francesco Storace nelle vesti di sarto: la ricucitura però per il momento non c’è.
La nuova giunta regionale è formata da 13 assessori: 6 ex Forza Italia, 4 ex Alleanza nazionale, 2 della Lista Polverini, 1 della Destra. La delega alla sanità resta al presidente Polverini mentre restano due deleghe nel cassetto, a disposizione dell'Udc in caso di ripensamento.
La giunta è per ora formata da 11 uomini e 3 donne (compresa il presidente) quindi mancano all'appello due donne per rispondere ai dettami dello Statuto. La giunta è composta da due assessori in meno rispetto a quella di Piero Marrazzo. Subito polemica nel Pdl. «Purtroppo la formazione della giunta Polverini è in controtendenza con le indicazioni del presidente Berlusconi in campagna elettorale. Questo perché le indicazioni fornite dai vertici locali del Pdl fanno pensare più ad una scelta tesa a difendere rendite di posizione di taluni potentati che una scelta basata sul lavoro, sull'esperienza e sull'affidabilità. Speravamo in una gestione più collegiale e rappresentativa di tutte le forze che hanno contribuito alla fantastica vittoria del presidente Polverini al momento della formazione della giunta». Lo dichiara in una nota Luca Gramazio, consigliere comunale di Roma del Pdl. Freddo Cesa. «Auguri e buon lavoro»: è questo il laconico commento di Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, all'annuncio della composizione della Giunta di Renata Polverini. Un commento stringato con il quale, secondo quanto si apprende, si conferma l'intenzione del partito di Pier Ferdinando Casini, di dare un appoggio esterno alla Giunta della Polverini, dalla quale risultano esclusi i centristi.
Il veto su Teresa Formisano ha bloccato la trattativa sulla quale si è impegnato molto proprio Francesco Storace nelle vesti di sarto: la ricucitura però per il momento non c’è.
La nuova giunta regionale è formata da 13 assessori: 6 ex Forza Italia, 4 ex Alleanza nazionale, 2 della Lista Polverini, 1 della Destra. La delega alla sanità resta al presidente Polverini mentre restano due deleghe nel cassetto, a disposizione dell'Udc in caso di ripensamento.
La giunta è per ora formata da 11 uomini e 3 donne (compresa il presidente) quindi mancano all'appello due donne per rispondere ai dettami dello Statuto. La giunta è composta da due assessori in meno rispetto a quella di Piero Marrazzo. Subito polemica nel Pdl. «Purtroppo la formazione della giunta Polverini è in controtendenza con le indicazioni del presidente Berlusconi in campagna elettorale. Questo perché le indicazioni fornite dai vertici locali del Pdl fanno pensare più ad una scelta tesa a difendere rendite di posizione di taluni potentati che una scelta basata sul lavoro, sull'esperienza e sull'affidabilità. Speravamo in una gestione più collegiale e rappresentativa di tutte le forze che hanno contribuito alla fantastica vittoria del presidente Polverini al momento della formazione della giunta». Lo dichiara in una nota Luca Gramazio, consigliere comunale di Roma del Pdl. Freddo Cesa. «Auguri e buon lavoro»: è questo il laconico commento di Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, all'annuncio della composizione della Giunta di Renata Polverini. Un commento stringato con il quale, secondo quanto si apprende, si conferma l'intenzione del partito di Pier Ferdinando Casini, di dare un appoggio esterno alla Giunta della Polverini, dalla quale risultano esclusi i centristi.
1 commento:
A Casini, bene gli sta. Anche se - starete a vedere - finirà con l'accontentarsi dei due posti in giunta concessigli.
L'UDC ha mantenuto il suo comportamento anti PD, probabilmente anche su incoraggiamento del vaticano, e così ha fatto vincere una parte che a parole Casini e compagni dicono di avversare. Ora si contentino delle briciole, come Lazzaro faceva sotto il tavolo dell'Epulone.
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