
Larga partecipazione  e vivo interesse al convegno, organizzato  da “La Nostra Città” al palacultura di Barcellona P.G., sul tema: “Gli effetti della riforma  sanitaria sui presidi ospedalieri”, con particolare riferimento aigli ospedali di Barcellona P.G. e Milazzo. Al convegno,  presieduto da Amedeo Gitto, hanno preso  parte diversi rappresentanti politici ed istituzionali, quali l’On.Giovanni  Ardizzone, l’On.Giuseppe Laccoto, il Dott. Giuseppe Stancanelli, il  vicesindaco di Milazzo Dott. Antonino Cusumano, il sindaco di Barcellona  P.G. Dott. Candeloro Nania ed il Sen. Gianpiero D’Alia; sono inoltre  intervenuti il dott. Paolo Calabrò componente del comitato e responsabile  della UIL Medici di Barcellona, il direttore sanitario del presidio  ospedaliero di Milazzo Dott.ssa Francesca Parrinello ed il direttore  sanitario del presidio ospedaliero di Barcellona P.G. Dott.Domenico  Sindoni. Prima di iniziare il dibattito è stato osservato un minuto  di silenzio per onorare le vittime, ad un mese di distanza, di Giampilieri  e Scaletta Zanclea.
La discussione, accentrata sulle conseguenze della riforma sanitaria in Sicilia  , in riferimento ai presidi di Barcellona P.G. e Milazzo, ha fatto emergere la necessità di potenziare ,anzicché accorpare o ridurre, i servizi  alle utenze che nell’hinterlad risultano essere circa 200.000. L’Ing.Amedeo  Gitto ha sottolineto l’aumento delle malattie di tipo  oncologico ed oncoematologico nei comuni  di Milazzo e Barcellona P.G., aree  ad alto rischio ambientale 
.Sono state affrontate inoltre le questioni riguardanti le scelte politiche fatte proprio sulla sanità e se davvero ci sia la necessità di effettuare tagli di bilancio proprio nell'importante settore, rischiando così di colpire le persone più deboli ed indifese.
Qualora questi tagli non si potessero evitare che si facciano almeno potenziando le professionalità in modo da ottenere dei servizi di qualità elevata, dai quali purtroppo si è ancora molto lontani.
Il sindaco .Candeloro Nania ha espresso la necessità di dare un ruolo privilegiato, nella gestione dei presidi ospedalieri locali, ai sindaci, i quali conoscono le effettive esigenze della popolazione; D'accordo con lui, su ciò, il vicesindaco di Milazzo, Antonino Cusumano. Il Dott. Stancanelli, ex direttore generale ASL5 di Messina, ha duramente criticato la riforma, illustrandola dettagliatamente e specificando come dovranno avvenire gli accorpamenti e le riduzioni di posti letto e quali sono le problematiche cui si va incontro. L’on. Ardizzone ha sottolineato l'urgenza di fronteggiare il grosso buco di bilancio nel settore. Sulla stessa lunghezza d’onda è stato l’on. Laccoto che, in qualità di presidente della Commissione Sanità all’ARS, ha ricordato di aver sollecitato più volte l’Assessore alla Sanità On. Russo, affinché siano azzerate tante remore sociali, quali per esempio i lunghissimi tempi di attesa per le visite specialistiche presso qualsiasi ASL. Molto apprezzati sono stati anche gli interventi del dott. Paolo Calabrò, che ha evidenziato le difficoltà cui andrebbero incontro i medici a seguito della riforma, del dott. Domenico Sindoni e della dott.ssa Francesca Parrinello, che hanno parlato delle poche risorse a disposizione difficilmente gestbili.. Il sen. D’Alia ha concluso i lavori ribadendo la necessità che l’assetto definitivo della riforma sanitaria sia concertato con i soggetti politici e sociali presenti nel territorio.
1 commento:
La sanità regionale è un buco nero senza fondo.La riforma è stata fatta soprattutto per razionalizzare il servizio e ripianare il grosso deficit di bilancio.Ma per fare ciò era necessario tagliare la clientela politica che vi lievitava intorno.La gestione doveva passare di mano,dalla politica al merito alla professionalità.Ma questo non è stato fatto, e la riforma non potrà dare grandi frutti.Bisogna avere coraggio e cambiare mentalità cultura politica e civile .Invece qui c'è ancora qualcuno che suggerisce di ''dare un ruolo privilegiato,nella gestione dei presidi ospedalieri locali,ai sindaci''(!!!).IL bene comune passa attraverso il coraggio della moralizzazione della pubblica amministrazione con meno politica e più merito.Questo convegno è stato inutile.Da esso non verrà nulla di buono ai fini del bene comune.
FRanz
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