
STRETTA LA STRADA CHE SI STA PERCORRENDO PER LA SCELTA DEI DICIASSETTE MANAGER E DEI DIRETTORI DEI VARI ISTITUTI SANITARI DELLA NOSTRA REGIONE
Finite le ferie agostane, riuscirà l'Assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, a portare a compimento la "sua" riforma sanitaria?
Il problema è giunto alla fase "clou": quella dell'assegnazione degli incarichi manageriali nelle Aziende Sanitarie Locali e direttoriali negli istituti e ospedali dell'Isola. E secondo l'intento dell'assessore-magistrato, la strada giusta sarebbe quella di un radicale rinnovamento dei quadri dirigenti.
Ma a quanto pare si tratta di "strada" molto stretta ed accidentata, a causa di un nodo pregiudiziale, prettamente politico, che suggerisce come logica una selezione che consenta di non mandare a casa i "direttori" che hanno assolto in maniera "virtuosa" il proprio compito.
E ciò rende "ruppusa" la stessa "logica", perchè la verifica delle benemerenze finirebbe con l'essere legata al gioco delle parti politiche: nel senso che le varie anime della composita maggioranza avrebbero singolarmente i loro "virtuosi" da difendere, a fronte della decisione netta dell'Assessore alla Sanità e alle preferenze personali dello stesso presidente Lombardo. Insomma una gatta da pelare per Massimo Russo e un motivo in più per sollevare le critiche delle minoranze. Che richiedono a viva voce trasparenza e prontezza nel risolvere l'importante impresa, la cui tardata attuazione sta mettendo in tilt l'intera organizzazione sanitaria, visto che in direttori uscenti, non avendo contezza su quale potrà essere il loro avvenire, in massima parte hanno posto in stand-by la loro mansione.
Per cui attualmente, negli ospedali e negli altri istituti sanitari, si procede a tentoni, senza che nessuno si prenda responsabilità per iniziative riguardanti le strutture che potrebbero essere affidate ad altri.
Per la designazione dei manager, la Giunta presieduta da Lombardo dovrebbe intanto riunirsi martedì prossimo. La scelta dovrà cadere su diciassette "personaggi" da proporre alla Commissione Affari Istituzionali dell'Ars, per il vaglio che precede la presentazione della relativa lista all'Assemblea, dove avverrà l'approvazione definitiva.
Che i tempi possano essere così rapidi, però, nessuno ci metterebbe la firma.
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