L'importante, per i politici al governo regionale, è che la sanità in Sicilia non sia stata penalizzata dal Governo centrale col commissariamento. Così come è avvenuto per altre tre regioni in collasso economico in tale campo.
Se poi il rientro della spesa sia avvenuto in maniera da penalizzare più il povero che il ricco, ciò in definitiva conterebbe poco.
Eppure per la gente comune sarebbe valso parecchio se a difendere i poveracci - e poveracci per noi sono i nostri ospedali di provincia e le altre magre strutture sanitarie disponibili, personale compreso - se a difendere costoro, dicevo, ci fossero stati i personaggi politici cui abbiamo dato il voto e che, tuttavia, delle nostre esigenze si sono dimenticati. Ecco perch+ adesso dobbiamo leggere ciò che correttamente ha scritto sulla Gazzetta di oggi il collega Saverio Vasta,riferendosi alle carenze del Cutroni Zodda, accentuate dal recente accorpamento di reparti per mancanza di personale. Problemi ormai da anni agitati, divenuti sempre più incancreniti, ma che ormai per la Regione nostra lasciano il tempo che trovano. Per Russo basta che i colpi d'accetta siano stati dati e che il ministro della salute che in Italia non esiste li abbia approvati.
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