mercoledì 22 luglio 2009

FINALMENTE SEMBRA CHE SI VOGLIA PARTIRE PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI


Ieri l'altro a Palazzo dei Normanni è iniziato il travaglio di quel parto più volte annunciato, che dovrebbe dar vita alla riforma degli ATO.
A fare da levatrice don Raffaele coadiuvato dall'intero staff della sua Giunta-bis.
Per prima cosa, il presidente-ginecologo si sta ponendo il problema della riduzione, da 28 a 10, degli Ambiti Territoriali incautamente definiti Ottimali. Nove, distribuiti uno per provincia, più un altro riservato alle isole minori.
E' lapalissiano che la riduzione del numero dei "carrozzoni" è intesa come fatto necessario per un risparmio economico, che dovrebbe costituire giusto rimedio alla sperimentata deriva finanziaria in cui quasi tutti gli ATO siciliani sono incappati.
Tuttavia c'è chi asserisce con convinzione che un'eventuale riduzione degli ambiti potrebbe risultare controproducente, a causa del forte aumento del numero dei comuni obbligati a fare parte di ciascuna società costitutiva.
Per studiare il da farsi, la Giunta Lombardo, ad inizio settimana, per prima cosa ha affrontato il problema nella sua parte prelminare, che riguarda appunto il concentramento del numero degli ATO, per poi potere stabilire su quali mezzi e metodi puntare per risolvere il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.
A conclusione della riunione, il presidente Lombardo ha fatto sapere che il Governo intende pivilegiare le nuove tecnologie. A cominciare dalla dissociazione molecolare: riduzione dei rifiuti in misura notevole a impatto ambientale zero, con relativo svuotamento dei siti-discarica.
Al fine di accelerare i tempi di attuazione, il Governo ha presentato all'Assemblea un disegno di legge sul tema rifiuti, di un solo articolo.
Questo per fare presto, mentre la legge nel suo complesso sta marciando in Commissione. Tale articolo riguarda la riduzione da 27 Ato a 9, piu’ uno per le isole minori. Tutti e dieci andranno sotto la diretta gestione dei sindaci..

2 commenti:

giovanni ha detto...

Vedere per credere.......

rino ha detto...

Mi chiedo: se già gli attuali ambiti territoriali, come sono stati perimetrati, dimensionati e organizzati, fanno acqua da tutte le parti, come pensa il Presidente Lombardo che riducendo il numero degli ambiti si renda la macchina della spazzatura più efficiente ? In una realtà come la provincia di Messina, che possiede un territorio frastagliato e disomogeneo, come si possono ridurre i costi concentrando i servizi e togliendo i siti destinati alle discariche, ovvero negando l'aumento dei termovalorizzatori che potrebbero riciclare e convertire in energia il rifiuto ? Come tutti, speranzoso, auspico ...

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