giovedì 19 marzo 2009

CONVOCATO PER LUNEDI' IL CONSIGLIO COMUNALE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO


E' stato convocato per lunedì, 23 marzo, il Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, per la trattazione di un nudrito ordine del giorno, comprendente argomenti proposti da diversi consiglieri, alcune varianti edilizie e la relazione semestrale del Difensore Civico.
Il consigliere Munafò, oltre ad una mozione riguardante l'aggiornamento alla normativa vigente del regolamento comunale di determinazione delle aree pubbliche per l'esercizio del commercio, ha firmato, assieme ad altri colleghi, la proposta d'inserire nei lavori consiliari un o.d.g. avente per oggetto la paventata chiusura o trasformazione dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario “Madia”. Altre mozioni, da discutere, si riferiscono alla spesa pubblica, a modifiche e formulazione di regolamenti, tra cui quello per l'accesso dei consiglieri agli atti comunali.
Una mozione, che potrebbe sembrare curiosa, ma che in effetti non lo è, perché riguarda la realizzazione di qualcosa già attuato in diversi altri Comuni, ha per oggetto l'Istituzione di un regolamento per la realizzazione di orti sociali a favore degli anziani.
Ma vediamo che cosa potrebbero essere questi orti sociali, sempre che ci fosse la disponibilità di terreno pubblico:

"Gli orti sociali sono appezzamenti di terreno da coltivare ad orti, posti all’interno di aree di proprietà pubblica che vengono concessi a cittadini anziani, pensionati e invalidi, in uso gratuito, con l'obiettivo di favorire un impegno a carattere ricreativo del tempo libero.
I requisiti per l'assegnazione di orto sociale generalmente sono stati così stabiliti, la dove s'è ritenuto di attuare quest'iniziativa sociale:
* essere residenti nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto
* essere pensionati e non svolgere alcuna attività lavorativa;
* aver compiuto 60 anni di età (il limite di età decade in caso di invalidità);
* non essere in possesso di alcun appezzamento di terreno, né di avere la disponibilità di altro terreno da coltivare sul territorio comunale o in zone limitrofe nel raggio di 10 km;
* non avere nel proprio nucleo familiare nessun componente che sia in possesso di appezzamenti di terreno, né abbia la disponibilità di altro terreno da coltivare sul territorio comunale".
Quanto scritto sopra potrebbe essere di base per la formulazione del regolamento richiesto dal consigliere Munafò ed altri.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tra orti per gli anziani e mercato per gli ortolani, quale credete che nascerà prima in questa città, dove non alligna niente di nuovo?

Anonimo ha detto...

Si tratta di un'inziativa straordinaria.Ma chi istruirà gli anziani senza esperienza? Entrare in contatto con madre terra e i suoi frutti,seguirne gli esiti dalla piantagione alla raccolta,passando attraverso il buono e il cattivo tempo con gli occhi rivolti al cielo,finalmente! è estremamente eduacativo e vivificante.Dà sapore e significato al connubbio terra-uomo,connubbio che ha posto le basi della civiltà umana .Se le forze fisiche non mancano e la salute è buona ,che c'è di meglio per un anziano di questo impegno agricolo nel suo tempo libero?

Anonimo ha detto...

Correggo...connubio...con una b.

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