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La carica dei 101. E' stata così definita la lettera sottoscritta, su iniziativa di Alessandra Mussolini, da 101 deputati del Pdl, per chiedere a Berlusconi - novello Crudelio De Mon ? - di non porre la fiducia sul famigerato Ddl-sicurezza, che dovrà essere sottoposto al voto del Parlamento. E ciò perchè una gran parte della maggioranza ( secondo la Mussolini sarebbe stata raggiunta la cifra di ben 170 deputati) considera inaccettabili l'introduzione del reato di clandestinità e le norme riguardanti la denuncia dei clandestini da parte dei medici e, secondo i firmatari, anche da parte degli insegnanti.
I parlamentari firmatari (nessuno dei quali è della Lega Nord) aggiungono d'esser certi che il premier si renderà conto «di come questo dettato legislativo vada contro i più elementari diritti umani e, in particolare, dell'infanzia e della maternità». E qui si sbagliano perchè Berlusconi, non gradendo l'iniziativa della Mussolini, ha mandato in avanposto i soliti Cicchitto e Bocchino per fare riprendere i protestatari, bacchettandoli perchè hanno male interpretato il contenuto del ddl Sicurezza, attualmente all'esame delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali.
Il quale però in realtà - come asseriscono i 101 - se approvato così com'è trasformerà la clandestinità in reato e conseguentemente obbligherà i medici, in veste di pubblici ufficiali e tutti gli incaricati di pubblico servizio a denunciare i clandestini. in base agli articoli 361 e 362 del codice penale.
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