sabato 20 marzo 2010

L'OSPEDALE CUTRONI ZODDA NON DOVRA' FARE LA FINE CHE IL PREGIUDIZIO INTENDE IMPORRE


SAREBBE DA IRRE
SPONSABILI SE PER RICATTO POLITICO SI TRASCURASSE LA SALUTE D'UN'INTERA COMUNITA'-

IL SINDACO DI BARCELLONA SI APPELLA AGLI AMMINISTRATORI DELL' HINTERLAND E INVOCA LE DIMISSIONI DI RUSSO E DI GIUFFRIDA


" A Sant'Agata, dopo ca rubbaru ci misuru i porti i ferru".
Mi sembra che si stia facendo così per l'ospedale Cutroni-Zodda che, derubato fino alla spoliazione, adesso si cerca di mettere al riparo con un'alzata di scudi, ferrea come gli ormai tardivi cancelli di sant'Agata.
Da anni s'era temuto quello che sta adesso accadendo in danno del nostro ospedale, e per anni - un po' protestando un po' attendendo speranzosi - s'era creduto che il peggio non sarebbe avvenuto.
Adesso s'è giunti ad un punto che, pur apparendo di non ritorno, chiediamo addirittura le dimissioni dell'assessore reo e del direttore correo di tanto sfacelo.
Sì, il Cutroni-Zodda sembra destinato a chiudere i propri battenti e sorge il sospetto che, appunto per questa sua infelice destinazione pregiudizialmente imposta, non sia stata mai completata la sua magnifica complessa struttura.
Queste preoccupazioni l'avevamo espresse più volte: e non soltanto noi, ma anche quella parte politica locale (Udc) che a Barcellona riusciva a parlare diversamente dei suoi omonimi regionali ( Cuffaro e La Galla ) e dei successivi alleati (Lombardo e Russo), i quali sempre si sono dimostrati ostili all'esistenza del Cutroni Zodda , con la stessa intensità di adesso che è vivo il rancore tra chi governa la Regione e chi viene ritenuto il referente politico di questa città. . Quindi, a nostro modesto parere, l'accampare motivi di rancore personal-politico qui non regge. Tutt'al più potrebbe essere stata la goccia che fa traboccare il vaso.
Il sindaco Candeloro Nania, che sempre s'è battuto in difesa dell'ospedale "Cutroni-Zodda" adesso giustamente reagisce e chiama a raccolta quanti - tra sindaci, forze sociali, medici, cittadini - si ritengono danneggiati dall'amara prospettiva offerta da un assessore
poco attento ai reali bisogni della nostra gente e dall'ubbidiente di turno, che non ha saputo o voluto difendere una propria bozza di progetto che avrebbe contentato i fautori del Cutroni-Zodda.
Ma è proprio vero che a "rendere antipatico" il Cutroni Zodda e a penalizzare la città di Barcellona e il suo hinterland abbiano giocato i nuovi equilibri di maggioranza che si sono determinati alla Regione? O è invece più esatto riconoscere che da sempre, anche quando non c'era alcuna rottura tra gli alleati della Regione, sì è parlato della gallina bianca e della gallina nera: visto che nera è sempre stata la prospettiva del nostro ospedale?
Comunque, adesso ci muoviamo e lo faremo con la maggiore rabbia possibile, invitando alla protesta quanti effettivamente ancora credono che si possa difendere la salute difendendo e dignitosamente attrezzando una struttura che varrebbe la pena di ultimare e di mantenere come fiore all'occhiello di un intero territorio, fin troppo trascurato e spesso ingiustamente etichettato.

Francesco Cilona


2 commenti:

Vanni ha detto...

Si potrebbe privatizzare il nostro Ospedale cedendolo ad una struttura organizzata come il S. Raffaele di Milano.
Una operazione simile è già stata fatta a Cefalu'.
Per gestire l'ospedale G.Giglio di Cefalù la Regione Sicilia ha costituito la fondazione S.Raffaele G.Giglio assieme al comune di Cefalù l'Istituto S.Raffaele di Milano e l'ASL nr.6 di Palermo,realizzando così, in via sperimentale, una partnership pubblico-privato di eccellenza.
E' un vero delitto sacrificare una struttura,peraltro ancora incompleta come il nostro nosocomio.
Per una cosa di questo tipo vale la pena fare una battaglia che punterebbe a portare la qualità nel servizio sanitario del nostro comprensorio.
Credo però che ciò non sarebbe gradito a quelle lobbyes dei baroni universitari,che da sempre hanno fatto il bello ed il cattivo tempo negli ospedali di provincia.
Se i nostri ospedali fossero un modello di efficienza e qualità chi avrebbe interesse a farsi curare dagli illustri "accademici"
della ns.università?.

Anonimo ha detto...

In questi giorni, per necessità d'un intervento operatorio ad un congiunto, ho dovuto sperimentsre che cosa significa ospedale, a <Barcellona Pozzo di Gotto. Devo confessare che ho avuto una sensazione nettamente positiva, per l'ordine, la puntualità e l'accoglienza ricevuta dal degente, sia pure a livello di DH.

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