domenica 10 gennaio 2010

"Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel '94. Con due sole aliquote."



Domani Berlusconi tornerà a palazzo Grazioli per riprendere, rinfrancato, la sua attività governativa.
E assieme ad essa ripiglierà quella mediatica, che sicuramente gli è maggiormente congeniale e gradita, visto che, approssimandosi la campagna elettorale per le regionali, avrà grandi spazi a sua disposizione.
Già nei giorni scorsi, in linea preparatoria, ha lanciato il primo annuncio su un argomento che, nelle precedenti campagne elettorali, gli aveva fruttato larghi consensi.
"Nel 2010 procederemo ad un taglio delle imposte" ha detto, mentre era ancora a riposo, e nonostante il suo portavoce , per non allarmare Tremonti, abbia smentito che l'avesse detto, ieri il premier, dopo essersi consultato con lo stesso ministro dell'Economia, ha smentito lo smentitore, asserendo che il suo sogno è ridurre a due le aliquote irpef.
"Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel '94. Con due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità per realizzarla"
"Silvio Berlusconi, scrive il Messaggero,vuole impostare una tabella di marcia per arrivare al più presto, e non a fine legislatura, ad una riforma fiscale che, a suo giudizio, inevitabilmente dovrà portare ad una riduzione della pressione fiscale.
Il «sogno» di Berlusconi, sarebbero le due aliquote (23 e 33) con un’ampia detax-area. L’annuncio Berlusconi lo fece a Verona nel maggio del ’99 e lo ribadì nell’ormai famoso contratto con gli italiani del 2001".
”Meno tasse per tutti”, quindi: lo stesso slogan con il quale nel 2001 vinse le elezioni, dovrebbe fargli recuperare, nelle votazioni del prossimo aprile, i consensi perduti, a causa delle mancate promesse..
E possiamo star certi che il popolo bravo tornerà ad abboccare all'amo del populista di classe.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Le solite chiacchiere preelettorali.Ma la gente gli crede ancora?
Franz

franco genovese commerciante ha detto...

Certamente meglio credere a BERLUSCONI,perchè VISCO e la sua banda di sanguisughe hanno fatto già danno loro, che le meduse sparse sul mar tirreno in estate.Ma generale LEI si preoccupa cosi tanto se un PREMIER dice di volere abbassare le aliquote?Ma lasci che lo faccia, veda le tasse sono come chi combatte la MAFIA cioè, non hanno nessun colore politico,non sono ne di destra ne di sinistra percui chi attua una riforma del genere sicuramente sarà popolare al contrario sarà certamente impopolare.Sia ottimista qualche volta,non si nasconda dietro il palo dell'odio verso BERLUSCONI ne vale per LEI e per tutta la collettività.

Unknown ha detto...

Egregio Genovese,sarei felicissimo se Berlusconi realizzasse la riduzione delle tasse per tutti,come dice lui.Ma non ci credo ,perchè il debito pubblico il Pil la crisi la spesa statale lo spreco pubblico non ce lo consentono.Così egli si fa pubblicità a spese nostre della nostra credulità.Chi conosce i dati macroeconomici la nostra bilancia dei pagamenti non può credere alla sua favola.Io sono un ottimista della prima ora ma la ragione mi dice...Non conosco l'odio ma la ragione critica,sì.Sento il dovere di dissentire dalle sue bugie.Il dissenso è democratico e necessario ,l'odio fa male a tutti.Questa storia dell'odio e del partito dell'amore l'ha messa in giro tanti anni fa il povero Baget Bozzo, e lui adesso l'ha ritirata fuori ,facendola girare tutti i giorni nei suoi rotocalchi nei suoi giornali nelle sue televisioni.E a furia di sentirsela ripetere la gente pensa che sia vera.Quel venticello della diceria oggigiorno gira alla velocità della luce e fa società,società disinformata.MI dispiace.Ma sentirmi dire che parlo per odio mi rattrista,perchè vuol dire che questi miei commenti non sono chiari e vengono equivocati.Cercherò di essere più chiaro,spero.
Franz

antonio ha detto...

sono solidale con quanto affermato da franco genovese, chi non esercita una libera attività non può comprendere gli sforzi sostenuti per tirare avanti!

Anonimo ha detto...

sinora le bugie le ho ascoltate dalla sinistra. loro si che fa campagna elettorale quando oggi sostengono l'abolizione degli studi di settore che hanno cancellato l'equità fiscale. la gente non dimentica chi ha imposto tale iniquità!

SALVO ha detto...

Carmelo Genovese,CONDIVIDO tutto quello che TU in sintesi, e logicamente facendoti capire da tutti la tua analisi lineare e concreta che hai effettuato sull'argomento posto dal blog.

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