
IL TAGLIO DIPENDE DALLA CARENZA DI PERSONALE INFERMIERISTICO
Dopo che s'è parlato del piano di dimensionamento negli ospedali, presentato dal direttore generale dell'ASP di Messina, dott. Giudffrida, e ci si era in qualche modo consolati registrando che, per il Cutroni-Zodda di Barcellna, almeno in alcuni reparti essenziali, quale quello di medicina, s'era almeno badato a mantenere l'esistente numero dei posti letti, ecco giungere la sorpresa: nell'unità di medicina - appunto in essa - il proclamato numero viene dimezzato.
A determinare ciò sarebbe una necessità obiettiva: l'insufficienza di personale infermieristico, una carenza ormai fossilizzata, visto che si sa da anni che l'organico del Cutroni Zodda non è stato mai adeguato alle reali esigenze del nosocomio.
Ho parlato di sorpresa, ma devo correggermi per non farmi fischiare addosso: per il semplice fatto che il processo di spoliazione nei confronti del Cutroni Zodda è divenuto talmente usuale che nessun taglio di nessun genere potrà mai apparire una novità.
Quindi niente di sorprendente, ma soltanto constatazione della persistenza d'un inveterato progetto: togliere di mezzo un ospedale che ha il difetto d'essere ubicato a Barcellona Pozzo di Gotto.
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