martedì 29 settembre 2009

Per la Federazione dei Liberali e' giunta l'ora di finirla con le diatribe e le spartizioni RAI e di aprire un dibattito serio sul ruolo dell'Azienda

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...




La federazione dei Liberali, in riferimento alle polemiche sorte sulla RAI, accentuate dopo l'invito di giornali vicini al Pdl di non pagare l'annuale canone, hanno emesso un comunicato in cui si chiede
"al PDL e al PD di assumere sulla RAI un comportamento coerente."
"Una RAI così - si afferma - è ormai diseducativa e non serve più a nulla. Se la RAI vuol essere servizio pubblico, occorre che svolga un'informazione obiettiva su cui far crescere il senso critico, respingendo l'idea di farsi veicolo di propaganda di parte (per cui la pluridecennale ripartizione in tre aree partitiche è superata e non rivitalizzabile)."
"Se invece la RAI vuole svolgere un ruolo commerciale autonomo esercitando la sua funzione nei confronti del mercato dei gusti degli utenti - suggeriscono i Liberali - deve formalmente rinunciare al canone e poi trasformare il suo azionariato adottando una progressiva sostanziale privatizzazione".
"Viceversa, Popolo della Libertà e Partito Democratico adottano comportamenti ambigui ed irresponsabili, tesi solo a difendere i propri interessi di bottega anche a costo di sfiorare il ridicolo e senza preoccuparsi di affrontare una riforma indilazionabile".
"Anche nel campo della RAI, però, è indispensabile ed urgente che il dibattito politico porti a scegliere un indirizzo chiaro e coerente, per risanare questa piaga del paese".

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