"Ad oggi le promesse fatte e gli impegni assunti sono stati totalmente disattesi e non appaiono prospettive di alcun tipo in ordine allo sblocco dei fondi più volte evocati e mai concretizzati".
Con questa motivazione, riguardante il "mancato assolvimento degli obblighi assunti, il 13 dicembre, dai rappresentanti dello Stato, in seguito all'alluvione di due giorni prima che tanti danni aveva causato nel loro territorio, i sindaci dei Comuni di Barcellona P.G., Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Librizzi, Mazzarà Sant’Andrea, Merì, Montalbano, Novara di Sicilia, Oliveri, Rodì Milici, San Piero Patti, Terme Vigliatore, Tripi, Basicò e Montagna Reale hanno deciso di autosospendersi. da responsabili di Protezione Civile, "poiché impossibilitati ad esercitare le proprie funzioni della carica ricoperta, per totale mancanza di fondi, mezzi e personale".
Detti amministratori, costretti a limitare al massimo gli interventi per risollevare le sorti dei loro Comuni disastrati, dopo una sofferta riunione, hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente e si sono autosospesi dalle funzioni di responsabili comunali della Protezione Civile.
E' un fatto grave e tuttavia inevitabile, considerata la impossibilità di rendere efficace l'assunto compito.
E i danni ancora evidenti e non affrontati, a tale proposito, parlano chiaro.
A tale punto, il meno che abbia potuto fare la Provincia à stata la convocazione per il 2 ottobre alle 10 di una riunione di parlamentari messinesi e altri rappresentanti istuituzionali, per discutere sulla gravità della situazione e “promuovere nelle sedi proprie tutte le azioni a difesa del territori interessati”.
1 commento:
Adesso sì,i problemi che ci affliggono saranno risolti in questa prevista riunione dei parlamentari messinesi.Come cittadino mi ribello a queste riunioni farsa.Siamo stanchi di questo andazzo irresponsabile menefreghista.Franz
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