mercoledì 8 luglio 2009

Quanto son bravi questi Salesiani!



RICORDI D'INFANZIA: DI QUANDO BAMBINI FREQUENTAVAMO L'ORATORIO

Quando ieri ho assistito all'arrivo di quella numerosa truppa vociante e festosa che, scodellata dai pullman, s'è riversata sulla spiaggia e ho capito che erano i ragazzi del Grest salesiano, mi si è risvegliata la sopita nostalgia del tempo in cui anch'io, come loro, frequentavo l'oratorio San Michele Arcangelo, allora ospitato in un'antica costruzione donata dal commendatore Salvatore Cattafi.
Erano tempi diversi, quelli d'allora: e l'oratorio poteva essere frequentato soltanto dai maschietti.
Erano altri tempi, ma anche se i sacerdoti erano altri, non erano diversi per umiltà, carità cristiana, intuito psicologico di quelli che operano adesso nella mirabile istituzione creata da Don Bosco.
Avrei da ricordare tanti piccoli episodi, di quando frequentavo, e a giocare con noi c'erano giovanissimi sacerdoti, che si chiamavano don Farina, don Giarratano, don Zambuto, e per raggiungere l'Oratorio bisognava attraversare il letto del Longano.
Che tempi allora e che fame!
Ricordo che, potevo avere sei anni, e i più grandi, che s'eran presi l'impegno di vigilarci e metterci in fila per raggiungere la cappella - al primo piano - ad ascoltar Messa, erano non più di due: uno si chiamava Aldo, l'altro si chiamava...(il nome non lo dico e capirete in seguito perchè).
Dicevo che era tempo di magra, il tempo in cui i nostri genitori per farci sbarcare il lunario si ...imbarcavano per l'Abissinia.
Una domenica mattina, prima di spedirmi all'oratorio, la mamma mi diede un pezzo di pane e per companatico una bella zolla di zucchero, avvolti in un pezzo di carta: allora, per chi non lo sapesse, dirò che c'era lo zucchero anche a zolle belle grosse.
Giunto all'oratorio, dovetti mettermi in fila con gli altri compagnetti; e chi c'era a far da capo squadra? Il giovane che non ho voluto nominare.
Aveva un cipiglio severo, come sempre, e vedendo che avevo in mano un fagottino disse: "Eh, no! In chiesa non si entra con questo in mano. Là bisogna pregare. Dammi quel coso che te lo conservo io. Te lo restituirò dopo la messa".
E me lo tolse di mano.
Finita la messa, cercai il caporione per farmi restituire la mia colazione.
Sapete cosa fece quel giovanotto? Negò che m'aveva tolto il pane e lo zucchero.
Io, protestai, andai piangendo da don Farina, ma il giovane negò con sussieguo e mi chiamò bugiardo.
Don Farina, vedendomi piangere e forse anche avendo capito dov'era finita quella misera colazione - dove pensate voi ? - cercò di rabbonirmi, mi condusse sopra in cucina e mi fece sedere ad un tavolo - mentre io singhiozzavo per rabbia mista a fame - aprì la dispensa e prese un tocco di pane e una magnifica pera, tanto buona e grossa che ancora la ricordo.
Mi disse: "Prendi, questo te l'ha portato l'angelo".
E siccome continuavo a singhiozzare, per farmi sorridere prese un coltello e una forchetta e sapete che cosa fece? Una cosa che davvero mi fece sorridere: pizzicando con la lama i denti della forchetta fece emettere dei suoni, una specie di musichetta che m'invogliò subito a ficcare i denti nella pera.
Oh, don Farina, don Farina, quanto t'ho voluto bene, quanto t'abbiamo voluto bene!
Smetto perchè adesso mi son venuti i lucciconi, come quando persi il pane e la zolla di zucchero.
Prima di chiudere, vorrei fare una proposta agli amici del Blog: "Avete qualche episodio da raccontare sui Salesiani? Scrivetelo e mandatelo per Gmail, non più lungo di questo: nei limiti del possibile ne pubblicheremo qualcuno. Se brevi, potete raccontarli nei commenti".

Francesco Cilona

16 commenti:

Salvatore ha detto...

mitico don Farina, don Enzo, Don Paolo,don Callari...quanti bei ricordi per un ragazzo del 1976!!!
lontano da Barcellona non so come va adesso ma spero che i salesiani continuino a formare persone come da sempre...SALVATORE

salvo ha detto...

Avevo 6 anni quando varcai per la prima volta l'Oratorio Salesiano, era il 1972 e se n'era andato in cielo da pochi mesi Don PAPPALARDO. Non ebbi il tempo di conoscerlo, ma quelli che ne hanno avuto la possibilità, non lo scorderanno mai.La mia frequentazione all'Oratorio la voglio dividere in due fasi.La prima, quella della fanciullezza, vissuta assieme al più grande educatore dell'oratorio barcellonese: Don PALACINO. Mi emoziono, ancora oggi, quando penso al suo sorriso gioioso, a quel modo di fare comunità passando per i vari quartieri rionali raccogliendo centinaia di bambini con la voglia matta di fare quel vero sociale di cui, oggi, tutti si riempiono la bocca ma che nei fatti poco si concretizza. Mentre LUI, senza fondi economici pubblici, portava avanti progetti seri e soprattutto faceva divertire tutti noi, piccoli fanciulli che estasiati vedevamo in LUI una vera guida morale e spirituale.La seconda fase va dai primi vagiti della gioventù fino al diciottesimo anno di età,trascorsi accanto ad un altro grande educatore: Don SOLARINO.Salesiano,dirrompente innovatore sempre vicino alle problematiche e ai bisogni degli adolescenti

Anonimo ha detto...

si...daccordo... ma ora vogliamo sapere chi era quel caporione mariuolo? Forse qualcuno che in seguito è diventato un pezzo grosso e magari s'è costruito una bella fabbrica dello zucchero a grosse zolle?

FRANCESCO ha detto...

NEPPURE SE TU TI RIVELASSI CON TUTTI I DATI D'IDENTITA' TE LO POTREI E VORREI DIRE: ORMAI NON C'E'PIU', PACE ALL'ANIMA SUA.
D'ALTRONDE QUELLI ERANO BRUTTI TEMPI D'ANTEGUERRA E NON ERA DIFFICILE PERDERE UNA ZOLLA DI ZUCCHERO. MA IO ERO TROPPO PICCOLO PER RENDERMI CONTO, E HO PIANTO.
E QUEL PIANTO M'E' STATO PROFICUO, GRAZIE ALLA GENEROSITA' DI DON FARINA, CHE COME MOLTI BARCELLONESI - ANCHE TRA I GIOVANI- RICORDERANNO,E' TORNATO NEL NOSTRO ORATORIO PER TRASCORRERE GLI ULTIMI ANNI DELLA SUA SANTA ESISTENZA.

Edua ha detto...

E' il sapore mieloso di quel tempo ormai trascorso e lontano che non ritrovo più, quando getto lo sguardo indietro è come se stessi contemplando una foto consunta e ingiallita, cerco un affondo nella memoria nella quale indugio volentieri ma a volte con l'amaro in bocca, un ricordo però, molto vivo in me anche adesso, mi tocca particolarmente, è il ricordo di un uomo, di un mèntore fidato, consolatore che mai ho potuto sostituire, mi ha dato molto così come ha dato tanto a tutti coloro che gli sono stati vicino, il suo sguardo vivo ti penetrava e la sua energia ti si liquefaceva dentro, da tempo non so dove sia ma sono certo che dovenque sia stato, dovunque si trovi non può che aver fatto altro bene. Dal profondo del mio cuore un grazie sincero, grazie Don Palacino!

francesco ha detto...

Bravo, Eduardo: Io, personalmente, di don Palacino conservo una fortissima memoria: tra le tantissime sue opere buone devo annoverare quanto fece Lui per risolvere una mia preoccupazione. Un cane aveva morso la mia figlioletta e non riuscivamo ad identificarlo. A cercarlo si mosse generosamente don Palacino e tanto indagò, tanto cercò che riuscì a risalire al proprietario e a chiarire quali erano le condizioni di salute dell'animale. Fortunatamente era vaccinato: tutto era in regola e don Palacino fu veramente felice di averlo scoperto. Io penso che a quest'ora LUI è san Palacino, non può essere diversamente per chi crede.

gcf ha detto...

Caro Francesco, io ricordo con immensa gioia Don Farina.
Ero abbonata a Mondoerre, come tanti altri bambini a quell'epoca. E lui portava a me e ad altri compagni di scuola la copia che ci spettava. Facevo le scuole elementari e poi le scuole medie. Ma spesso, per motivi che conosci bene, mi trovavo a Genova, dove stavo per lunghi mesi senza tornare giù in Sicilia. Don Farina mi scriveva delle lettere e le allegava alla mia copia di Mondoerre. Le ricevevo con infinita gioia, ma anche con tristezza per la mia lontananza forzata da Barcellona Pozzo di Gotto e da mia madre.
Amavo il suo modo di toccarmi la spalla e di chiedermi come andavano le cose quando tornavo qui in paese. Mi sentivo rassicurata. Come ricorderai lui era alto, ed io piccina piccina. Mi ricordo ogni singola mia partenza, lui veniva in classe con il suo passo inconfondibile e poi mi dava un bacetto e mi diceva che nulla dovevo temere se credevo in Lui e nel suo amore per me.
Sono anche queste le occasioni, insieme a molte altre, che mi fanno pensare alla mia infanzia non con tristezza, ma con un po' di gioia. Don Farina mi è stato vicino moltissime volte, con gesti e parole importanti per la mia crescita (come per quella di moltissimi altri bambini).
Ricordo, infine, che durante un mio ritorno breve a Barcellona, sono "corsa" (si fa per dire!) all'oratorio dei Salesiani, gli avevo comprato un libro da regalargli. Lui non c'era più, per sempre.
Ma è stato un ometto e un salesiano che mai dimenticherò. Ho ancora il libro da regalargli a casa. Si trattava del Giornalino di Gian Burrasca ;-) Lo so, lo so... Io che volevo regalare Gian Burrasca a Don Farina è proprio comico, ma è così! :-)) Se sapesse quanto sono diventata monella da adulta!! ;-)

Un abbraccio,
Giulia Carmen Fasolo

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.