lunedì 6 luglio 2009

FINALMENTE GIUNTI ALLA CHIUSURA DELLA CRISI: IL PRESIDENTE LOMBARDO PROVVEDERA' ALL'ASSEGNAZIONE DELLE DELEGHE


SARA' L'ULTIMA FATICACCIA, PRIMA CHE SI RIPRENDA A TRATTARE I REALI PROBLEMI DELLA NOSTRA ISOLA

Siamo giunti suilla dirittura d'arrivo: il governatore Lombardo - il cognome la dice lunga, sembra che si parli di un pulentun e non d'un terun -
ha in programma in questa settimana l'assegnazione definitiva delle deleghe agli assessori della nuova Giunta siciliana.
Per fare ciò don Raffaele - questo sì che sembra siculo - dovrà procedere alle ultime consultazioni per sapere un pò come effettuare distribuzione ed eventuali ritocchi al già stabilito, in fatto di fiducia, ai propri collaboratori, che com'è noto hanno completato il numero con l'accoglimento di tre nomi nuovi, suggeriti dopo il colloquio a Palazzo Grazioli con il premier nazionale.

Si tratterà di un'operazione un pochino faticosa: un po' come quando il macellaio deve scorticare la coda del macellato:
"Dovrà evitare di dispiacere al Pdl nazionale e a quello regionale, agli amici di Schifani e agli amici di Alfano, agli ex di AN vicini a La Russa e a quelli vicini a Gianfranco Fini. Dovrà inoltre tenere le porte appena socchiuse all’Udc di Pierferdinando Casini che non è proprio la stessa cosa dell’Udc di Totò Cuffaro, ma gli somiglia".

"E ancora, dovrà gestire ogni cosa con fair play: senza urtare la suscettibilità dell’opposizione che deve fare il suo mestiere, senza pretendere che gli arrivino gli applausi. E dopo che avrà fatto tutto ciò ed essersi sottoposto all’ordalia del dissenso organizzato ed avere superato il fuoco amico, dovrà cominciare da dove ha finito il lavoro, governando una regione ingovernabile perché la cultura del governo non l’ha seminata nessuno e la stagione della raccolta è un’attesa virtuale che dura da più di mezzo secolo". "Una visione troppo pessimistica? Certo, lo è, ma è quella che suggerisce il presente corrivo ed il passato indecente."
L'ultima parte, in corsivo, è tratta da "SICILIA INFORMAZIONI": l'abbiamo ripresa perchè c'è piaciuta e c'è piaciuta perchè concorda con la nostra opinione.

3 commenti:

franzsidoti ha detto...

Tutto quello che sanno fare questi sedicenti autonomisti è quello di perpetuare se stessi attraverso quell'istituto autonomistico che dicono di difender nell'interesse dei siciliani.Cinque mln di siciliani alimentano questa classe politica egocentrica e corrotta senza rendersene conto .Neanche un nuovo vespro potrà salvarci.Ci hanno portato sull'orlo del tracollo finanziario economico morale.Su una spesa complessva di 28,8 mld di euro c’è un deficit di5mld,un debito di 5mld una spesa sanitaria di11mld,entrate correnti di 14,9mld(-6,6% rispetto al2007).E una corruzione galoppante.Queste le cifre della corte dei conti regionale.E ogni anno che passa è peggio.Non c’è ravvedimento perché il loro interesse è il potere.I cittadini sono solo vacche da mungere

rino ha detto...

Quando parla di corruzione il Gen. forse si riferisce al corrompimento dell'anima siciliana, quella buona, autentica, nobilmente meticcia, insomma quella intelligente ma senza anticorpi culturali ?

franzsidoti ha detto...

L'affermazione è piena di ambiguità.Rino sa che la cultura ,quella a trecetosessantagradi ,salva.Perchè ci mette in comunicazione col mondo che come noto è rotondo.Simbolismo immaginazione e realtà così vengono cotti nello stesso brodo culturale.Fanno il brodo culturale.E la parte diventa solo quella di un tutto.Diversa ma facente parte di...Se le cose non stanno così,la corruzione dilaga.Non possiamo parlare di politica di POLIS.E' d'accordo?

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