
La caffeina è in grado di ridurre in modo significativo i livelli ematici e cerebrali di una proteina, la beta amiloide, notoriamente molto elevati nella malattia di Alzheimer. Questo effetto, e un parallelo miglioramento dei sintomi, è stato dimostrato nei topi da un gruppo di ricercatori della University of South Florida che illustra la propria ricerca in due articoli pubblicati sul "Journal of Alzheimer's Disease".
I ricercatori, diretti in entrambi gli studi da Huntington Potter, avevano iniziato a interessarsi ai possibili effetti benefici della caffeina dopo che, alcuni anni fa, uno studio portoghese aveva riportato che i pazienti affetti da Alzheimer in genere avevano consumato meno caffeina nel corso dei due decenni precedenti rispetto ai soggetti che non soffrivano della malattia neurodegenerativa. Da allora diversi studi non controllati avevano suggerito che un moderato consumo di caffeina potesse rallentare il declino della memoria durante l'invecchiamento.
In questo nuovo studio controllato, basato sull'uso di topi geneticamente modificati in modo da sviluppare deficit mnemonici simili a quelli che si riscontrano nell'Alzheimer, è stato invece possibile isolare gli effetti della caffeina sulla memoria, distinguendoli da quelli legati ad altri stili di vita come la dieta e l'attività fisica.
3 commenti:
Vuoi vedere che se riescono a far fumare questi topi ci diranno che anche la nicotina ha effetti positivi? E allora tutti caffè e sigaretta.
Almeno ci consoliamo. D'altronde si sa che la nicotina è usata come medicina in alcuni casi.
quello che stavo cercando, grazie
Posta un commento